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Concetti Chiave

  • Eraclito e Parmenide criticano la fiducia nei sensi, considerandoli ingannevoli e propongono la filosofia come un'alternativa aristocratica e religiosa.
  • Eraclito promuove l'idea del flusso universale, sostenendo che tutto è in costante movimento e cambiamento, con il fuoco come simbolo di trasformazione.
  • Il lògos, secondo Eraclito, è la ragione che permette di comprendere l'interdipendenza degli opposti, accessibile solo ai saggi.
  • La scuola degli Eraclitei critica la religione popolare e sostiene un sapere rivoluzionario, con Eraclito e Senofane come figure chiave.
  • Gli Eleati, seguaci di Parmenide, credono nell'essere immutabile e unico, rifiutando il mondo sensibile in favore della ragione e della verità.

Indice

  1. Filosofia e sensi ingannevoli
  2. Eraclito e il flusso universale
  3. Il lògos e la legge dei contrari
  4. Gli Eleati e Parmenide
  5. Zenone e la difesa del maestro

Filosofia e sensi ingannevoli

Secondo Eraclito e Parmenide, non possiamo avere completamente fiducia nei nostri sensi perché spesso possono essere considerati come “cattivi testimoni”. Eraclito sostiene che il mondo è drammaticamente lacerato da una serie contraddittoria di elementi, mentre, secondo Parmenide, i sensi ci ingannano al punto da farci percepire una realtà disarticolata e frammentata, senza offrire un’immagine coerente dei dati assorbiti. Entrambi, quindi, contrappongono la filosofia con la mentalità comune del popolo e concepiscono la filosofia come aristocratica e religiosa; invece, le significative differenze tra i due sono il grado di unità del mondo e le diverse modalità di considerare la realtà circostante.

Eraclito e il flusso universale

Eraclito (nato circa tra il 550 e il 500 a.C. ad Efeso) è presentato dalla tradizione come discendente da stirpe reale, aristocratico ed altezzoso, forte oppositore dei valori della democrazia. Le sue convinzioni si possono sintetizzare in due nuclei tematici:

• Il flusso universale: secondo Eraclito, tutto nel mondo è in costante movimento e niente si ferma in uno stato di quiete, per quanto riguarda la vita cittadina (discussioni tra classi sociali diverse), la natura (dove vi è continuo conflitto tra elementi contrari), ma, soprattutto, l’uomo che muta costantemente (l’uomo non potrà mai bagnarsi due volte in un fiume perché la seconda volta sarà un uomo diverso → “pànta rèi”). La sostanza in continua trasformazione è il fuoco, mutevole e distruttrice per eccellenza.

Il lògos e la legge dei contrari

• Il lògos e la legge dei contrari: Eraclito sostiene che l’ordine razionale delle cose è visibile solo agli uomini “saggi”, e non ai “dormienti”. Questo perché è necessario il lògos, la ragione, per riuscire a cogliere le relazioni vincolanti tra gli elementi contrari, l’interdipendenza degli opposti. Gli Eraclitei sono i compagni della scuola di pensiero di Eraclito, sorta ad Efeso, città originaria del filosofo. Egli, insieme a Senofane (nato probabilmente tra il 580 e il 565 a.C. a Colofone), critica la religione popolare, cioè i sacrifici e i riti, e rappresenta la prima opposizione alla mitologia passata e l’approvazione al sapere rivoluzionario del futuro.

Gli Eleati e Parmenide

Gli Eleati sono i seguaci della scuola di pensiero di Parmenide, nato attorno al 515-510 a.C. a Elea, da una famiglia aristocratica. Il pensiero del filosofo è molto influenzato da credenze religiose, ma i messaggi rimangono caratterizzati da argomentazioni filosofiche e razionali. I maggiori esponenti del pensiero della scuola di Elea sono:

• Parmenide: dichiara che bisogna seguire la via della ragione che conduce alla verità, cioè che il “non essere” non è e non può essere pensato mentre “l’essere” è ed è immutabile e immobile, ingenerato ed imperituro, unico, eterno e finito. Inoltre, sostiene che bisogna abbandonare il mondo dei sensi e delle opinioni;

Zenone e la difesa del maestro

• Zenone (nato nel 489 a.C. ad Elea) difende la tesi del maestro e argomentando che chi si fosse opposto a ciò, sarebbe caduto in una serie di contraddizioni (tecnica della riduzione all’assurdo delle opinioni altrui, cercando di smentirle). Sostiene, quindi, che l’essere sia unico, cioè un’opposizione all’essere molteplice di Pitagora, ed immutabile, cioè un’opposizione all’essere in movimento di Eraclito.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Eraclito riguardo al mondo e alla realtà?
  2. Eraclito crede che il mondo sia in costante movimento e che tutto sia in continua trasformazione, rappresentato dal concetto di "pànta rèi" e dal fuoco come sostanza mutevole.

  3. Come Parmenide concepisce l'essere e il non essere?
  4. Parmenide sostiene che l'essere è unico, immutabile e eterno, mentre il non essere non può essere pensato né esistere, invitando a seguire la via della ragione.

  5. Qual è il ruolo del lògos secondo Eraclito?
  6. Il lògos, per Eraclito, è la ragione che permette di comprendere l'ordine razionale delle cose e l'interdipendenza degli opposti, visibile solo agli uomini "saggi".

  7. Chi sono gli Eleati e qual è la loro filosofia principale?
  8. Gli Eleati sono i seguaci di Parmenide, che sostengono l'idea di un essere unico e immutabile, opponendosi al concetto di molteplicità e movimento.

  9. Quali sono le differenze principali tra Eraclito e Parmenide?
  10. Le differenze principali risiedono nel grado di unità del mondo e nelle modalità di considerare la realtà: Eraclito vede un mondo in flusso continuo, mentre Parmenide vede un essere immutabile e unico.

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