madison_al_smith_
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Parmenide attribuisce all'essere caratteristiche di perfezione, escludendo tutti i difetti segnalati dal "non".
  • Secondo Parmenide, il mondo percepito dai sensi, con movimento e cambiamento, è imperfetto e quindi non esiste realmente.
  • L'essere è una realtà immutabile e perfetta, opposta al mondo imperfetto degli enti materiali.
  • La famosa affermazione di Parmenide "l'essere è e non può non essere" esprime l'immutabilità e la perfezione dell'essere.
  • Parmenide sostiene che il pensiero veritiero deve concentrarsi solo sull'essere, poiché è immutabile e invariabile.

Indice

  1. L'ossessione di Parmenide per il non
  2. La concezione dei sensi secondo Parmenide
  3. Il pensiero immutabile di Parmenide

L'ossessione di Parmenide per il non

Se all’essere vengono attribuite le 8 caratteristiche che cita Parmenide, l'essere perde tutte le caratteristiche del NON, e quest’ultimo, per Parmenide, era una vera e propria ossessione, un qualcosa che non doveva essere assolutamente attribuito all’essere. Tutto ciò che è imperfetto è segnalato dal non, quindi affinché presentasse i caratteri della perfezione, doveva essere tolto. Ci rendiamo facilmente conto di come l’essere, sia una vera astrazione.

La concezione dei sensi secondo Parmenide

In poche parole, Parmenide priva il mondo dei sensi, ovvero l'unico mondo che conosciamo, dei difetti e crea quindi l’essere, quella che per lui è l'unica vera realtà, una realtà senza alcun tipo di imperfezione. Entra a questo punto la sua idea, la sua CONCEZIONE SUI SENSI. I sensi ci dimostrano il movimento, il cambiamento, i limiti, il fatto che le cose abbiano delle parti, ma se la vera realtà non deve avere questi difetti, queste imperfezioni, allora non esiste. L'essere che ci viene testimoniato dai 5 sensi, quello che conosciamo, ovvero il mondo degli enti materiali non è, non esiste secondo Parmenide. Riassumendo quindi, l'essere è legato alla perfezione e tutto ciò che non è perfezione, non esiste, non è.

Il pensiero immutabile di Parmenide

La frase più celebre di Parmenide è: l'essere è e non può non essere. Il non essere non è e non può essere. L'essere non può non essere, non può avere i caratteri del NON, non può avere i caratteri dell'imperfezione, quindi tutto ciò che è imperfetto è non essere, e l'essere rimane sempre identico a se stesso.

Da qui, deriva un’altra celebre frase: la stessa cosa è pensare ed essere. Quando una persona pensa, deve pensare secondo verità e la verità è indicata dalla celebre frase di Parmenide ovvero: l'essere è e non può non essere; quindi, quando si pensa, bisogna pensare solo all’essere, ma siccome l'essere non cambia mai, è immutabile, il pensiero, se vuole essere veritiero, non può cambiare, ed è qui che troviamo l’assurdità, ovvero che per pensare veramente, bisogna pensare solo a una cosa, all’essere, non può pensare variazione, non può pensare a qualcosa diverso dall'essere, altrimenti si tratterebbe di un pensiero erroneo. Si arriva così al massimo grado di astrazione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione di Parmenide riguardo all'essere e al non essere?
  2. Parmenide attribuisce all'essere caratteristiche di perfezione, escludendo qualsiasi imperfezione associata al non essere. L'essere è un'astrazione perfetta, mentre il non essere rappresenta imperfezione e non esiste.

  3. Come Parmenide vede il ruolo dei sensi nella comprensione della realtà?
  4. Parmenide ritiene che i sensi mostrino un mondo di cambiamento e imperfezione, che non corrisponde alla vera realtà. La vera realtà, secondo lui, è l'essere perfetto e immutabile, non percepibile dai sensi.

  5. Qual è il legame tra pensiero e essere secondo Parmenide?
  6. Parmenide afferma che pensare ed essere sono la stessa cosa. Il pensiero deve riflettere la verità dell'essere, che è immutabile. Pensare a qualcosa di diverso dall'essere è considerato un errore.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community