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Concetti Chiave

  • L'essere, secondo Parmenide, è paragonato a una sfera, rappresentando la perfezione e l'indivisibilità.
  • Parmenide rifiuta di collegare l'essere a un elemento materiale, preferendo un approccio basato sulla razionalità.
  • L'essere è considerato pieno e immobile, privo di variazioni qualitative come più o meno essere.
  • La filosofia di Parmenide si fonda su un'indagine razionale, distinguendo nettamente tra essere e non-essere.
  • Il pensiero è intrinsecamente legato all'essere, poiché rappresenta l'unico oggetto del pensiero stesso.

Indice

  1. L'essere secondo Parmenide
  2. La filosofia di Parmenide

L'essere secondo Parmenide

Neppure si può affermare che l’essere sia divisibile. Né può avere un di più o un di meno di essere, come sosteneva ad esempio la teoria della condensazione e della rarefazione di Anassimene, poiché è tutto “pieno di essere”. Né può muoversi, in quanto sarebbe e, nello stesso tempo, non sarebbe più qui o là. Parmenide prova a descrivere l’essere immaginandolo simile a una sfera (è l’idea dello sfero, come è stato chiamato), in quanto solo tale forma, come luogo dei punti equidistanti dal centro, è espressione materiale della perfezione. In tal senso l’essere sarebbe privo di un più o un meno, che implicherebbero — ancora una volta — il non essere.

La filosofia di Parmenide

Ma la caratteristica originale della filosofia di Parmenide consiste proprio nel rifiuto di identificare l’arché con un elemento materiale. Egli ha infatti tentato un approccio nuovo e originale, fondato sulla consapevolezza che sia necessario prioritariamente basarsi sul pensiero, cioè su criteri di assoluta razionalità. L'indagine sull’essere viene condotta su un piano esclusivamente razionale. Essa è una analisi logica imperniata sulla assoluta inconvertibilità di essere e non-essere. Parmenide ha legato strettamente e indissolubilmente l’essere al pensiero, perché il pensiero è solo il pensiero dell’essere del pensiero. Ciò vuoi dire che — per il pensiero — l’unico oggetto è l’essere e dell’essere si può dire solo ciò che rivela il pensiero.

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