Giuliaf92
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Concetti Chiave

  • La filosofia, etimologicamente "amore di sapienza", cerca di spiegare la realtà scoprendo il perché delle cose attraverso il logos, o ragione.
  • Il bisogno di filosofare è considerato intrinseco alla natura umana, con l'uomo da sempre alla ricerca di risposte esistenziali.
  • La filosofia antica si sviluppa in varie fasi: inizialmente si concentra sul cosmo, poi si sposta su temi umanistici con Socrate e infine esplora il soprasensibile con Platone e Aristotele.
  • I primi filosofi greci, come Talete e Anassimandro, si concentrano sulla ricerca del principio originario della natura, introducendo concetti come physis e apeiron.
  • Il periodo della filosofia ellenistica vede l'emergere di scuole come l'Epicureismo e lo Stoicismo, seguite da una rinascita del Platonismo durante l'epoca cristiana.

Indice

  1. Origini della filosofia
  2. Domande esistenziali
  3. Filosofi presocratici
  4. Socrate e il periodo umanistico
  5. Platone e Aristotele
  6. Scuole ellenistiche
  7. Talete e la physis
  8. Anassimandro e l'apeiron
  9. Anassimene e l'aria infinita

Origini della filosofia

La tradizione vuole che il creatore del termine filo-sofia sia stato Pitagora, anche se questa notizia non è storicamente sicura. Il nome filo-sofia significa ‘amore di sapienza’. La filosofia:

- Spiega la totalità delle cose, ovvero tutta la realtà, e ciò si raggiunge scoprendo quale è il perché delle cose.

- Mira ad essere ‘spiegazione puramente razionale della totalità delle cose’, in filosofia vale la motivazione logica, il logos. La filosofia deve andare oltre il fatto e le esperienze per trovare le cause attraverso l’uso della ragione.

- Ha lo scopo di conoscere e contemplare la verità. La filosofia greca è disinteressato amore di verità.

Domande esistenziali

Perché l’uomo ha sentito il bisogno di filosofare? Gli antichi rispondevano che tale bisogno è proprio della natura dell’uomo, poiché tutti gli uomini aspirano al sapere.

L’uomo si è da sempre posto delle domande: perché c’è l’uomo? Perché io esisto?

Filosofi presocratici

Inizialmente i problemi filosofici riguardavano il cosmo. Si tratta di un periodo che tra il VI e il V secolo vede succedersi gli Ionici, i Pitagorici, gli Eleati e i Pluralisti. I primi filosofi, detti Naturalisti, si posero i seguenti problemi: come sorge il cosmo? Quali sono le originarie forze che agiscono?

Socrate e il periodo umanistico

Il periodo umanistico ha come protagonisti i Sofisti e soprattutto Socrate, il quale per la prima volta cerca di determinare l’essenza dell’uomo.

Platone e Aristotele

Nel IV secolo a.C. figurano Platone e Aristotele. Si tratta di un periodo caratterizzato dalla scoperta del soprasensibile e la formulazione di vari problemi della filosofia.

Scuole ellenistiche

Segue il periodo caratterizzato dalle Scuole Ellenistiche e vede il sorgere dei grandi movimenti dell’Epicureismo, dello Stoicismo, dello Scetticismo e dell’Eclettismo.

Segue il periodo religioso del pensiero antico-pagano, che si svolge in epoca cristiana ed è caratterizzato soprattutto da una rinascita del Platonismo.

Talete e la physis

Il pensatore con il quale la tradizione fa iniziare la filosofia greca è Talete. Talete fu iniziatore della filosofia della “physis”, in quanto affermò per primo che esiste un principio originario unico, e sostenne che tale principio è l’acqua. Il ‘principio’ può essere definito come ciò da cui vengono, ciò a cui vanno a finire, ciò per cui sono e sussistono tutte le cose. Questo principio è stato denominato con il termine physis, che significa natura, ossia come ciò che è primario, fondamentale. Talete basa il suo pensiero sul ragionamento, sul logos.

Anassimandro e l'apeiron

Anassimandro fu discepolo di Talete. Compose un trattato Sulla natura; si tratta del primo trattato dell’Occidente e il primo scritto in prosa dei Greci. Anassimandro ritiene che l’acqua sia già un qualcosa di derivato e che il ‘principio’ sia, invece, l’infinito, ossia una natura infinita e indefinita da cui provengono tutte le cose. Il termine usato da Anassimandro è apeiron, che significa ciò che è privo di limiti.

Talete non si era chiesto il come e il perché dal principio derivano tutte le cose. Anassimandro si pone questa domanda e il frammento del suo trattato che ci è pervenuto contiene la risposta a questo problema. Anassimandro pensava al fatto che il mondo è costituito da una serie di contrari e che questi tendono a sopraffarsi l’un l’altro.

Anassimene e l'aria infinita

Anassimene fu discepolo di Anassimandro. Anassimene pensa che il ‘principio’ sia infinito e che deve essere pensato come aria infinita, sostanza aerea illimitata. Secondo il filosofo l’aria, meglio di qualsiasi altro elemento, si presta alle variazioni e alle trasformazioni necessarie per far nascere le diverse cose.

Domande da interrogazione

  1. Chi è considerato il creatore del termine "filo-sofia"?
  2. La tradizione attribuisce la creazione del termine "filo-sofia" a Pitagora, anche se non è storicamente certo.

  3. Qual è lo scopo principale della filosofia secondo il testo?
  4. La filosofia mira a spiegare la totalità delle cose attraverso una spiegazione puramente razionale, cercando di conoscere e contemplare la verità.

  5. Quali sono le principali fasi della filosofia antica descritte nel testo?
  6. Le fasi includono il periodo dei Naturalisti, il periodo umanistico con i Sofisti e Socrate, il periodo di Platone e Aristotele, le Scuole Ellenistiche, e il periodo religioso del pensiero antico-pagano.

  7. Qual è il principio originario secondo Talete di Mileto?
  8. Talete di Mileto affermò che il principio originario unico è l'acqua, definita come physis, la natura fondamentale di tutte le cose.

  9. Come Anassimandro di Mileto differisce da Talete riguardo al principio originario?
  10. Anassimandro ritiene che il principio originario sia l'infinito, chiamato apeiron, una natura infinita e indefinita, piuttosto che l'acqua come sostenuto da Talete.

Domande e risposte

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