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Concetti Chiave

  • La canonica nell'epicureismo si basa sull'idea che la conoscenza derivi dai sensi, offrendo un criterio per la ricerca della verità e della felicità individuale.
  • Epicuro respinge l'innatismo platonico, sostenendo che l'individuo nasce privo di conoscenze, acquisendole attraverso le sensazioni causate dagli urti degli atomi.
  • Le sensazioni sono considerate vere e costituiscono il primo criterio di verità, poiché da queste derivano le conoscenze e le anticipazioni, o prolessi, della realtà.
  • Gli errori di percezione e giudizio derivano da interpretazioni affrettate delle sensazioni, portando a una percezione errata della realtà e alla sofferenza.
  • La verità è fondamentale per raggiungere la felicità individuale e rende efficace il quadrifarmaco, convalidando la necessità della canonica nell'epicureismo.

Indice

  1. La canonica e la ricerca della verità
  2. Teoria della conoscenza di Epicuro
  3. Sensazioni e verità negli epicurei

La canonica e la ricerca della verità

La canonica (da canon che significa “criterio”) diceva che la conoscenza era basata sui sensi : questa è la logica che si vuole trasformare in legge, che tenta di dettare delle regole per la ricerca della verità, ossia un vero e proprio canone, un qualche cosa, una sottospecie di bussola che permetta all'individuo di rendere più semplice e mirata la sua ricerca della felicità (individuale).

Teoria della conoscenza di Epicuro

C’era rifiuto dell’innatismo platonico: si nasce vuoti, si è colpiti da atomi, si creano così le sensazioni e attraverso le sensazioni si conosce sempre di più. Questa è la teoria della conoscenza secondo Epicuro, ovvero il famoso sensismo. Il suo nome deriva dal fatto che ogni sorta di manifestazione della conoscenza e dovuta alle sensazioni ed esse si percepiscono grazie agli urti meccanici, la cui presenza rende verificato che tutte le sensazioni siano sempre inequivocabilmente vere. Esse infatti sono il primo criterio di verità perchè dalla verità stessa derivano. Sulla base delle sensazioni, gli uomini elaborano quelle cose che gli epicurei chiamano anticipazioni o prolessi, che consistono semplicemente nei concetti delle cose della realtà. Le sensazioni sono sempre vere e l’errore sta nell’esprimere precipitosamente un giudizio, che può portare l'individuo a una percezione sbagliata della realtà e quindi a una sofferenza anzichè alla felicità.

Sensazioni e verità negli epicurei

Come in Aristotele anche per gli epicurei la verità è uno dei primi indici che portano al raggiungimento dello scopo individuale, senza di essa il quadrifarmaco è totalmente inefficace e la necessità dell'esistenza della canonica è pertanto verificata.

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