shiciko05
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Concetti Chiave

  • La riflessione filosofica inizia nella Ionia nei secoli VII-VI a.C. con filosofi come Talete, Anassimandro e Anassimene di Mileto.
  • Questi filosofi possedevano conoscenze tecnico-scientifiche avanzate, ereditate dalla Media e dalla Babilonia, tra cui la previsione delle eclissi e la creazione di carte geografiche.
  • Essi cercarono di spiegare i fenomeni atmosferici con cause naturali anziché mitiche, segnando un cambiamento nel modo di comprendere il mondo.
  • Questi pensatori furono pionieri nell'interrogarsi sulla natura mutevole del mondo e nel cercare un principio originario da cui tutto deriva, noto come archè.
  • L'archè rappresenta la materia, la forza generatrice e la legge eterna che governa e rende comprensibile il mondo all'uomo.

Indice

  1. Origini della filosofia ionica
  2. Contributi tecnici e scientifici
  3. Spiegazioni naturali dei fenomeni

Origini della filosofia ionica

La prima riflessione filosofica si sviluppa nella Ionia intorno ai secoli VII-VI a.C. Coloro che inaugurano questo nuovo stile di pensiero sono Talete, Anassimandro e Anassimene, tutti e tre di Mileto che a quel tempo era tra le più potenti e ricche città della Ionia. Non abbiamo molte informazioni su questi pensatori: le poche che ci sono state tramandate si trovano nei testi di autori successivi come Platone, Aristotele o lo scrittore Diogene Laerzio, vissuto nel III secolo d.C. e autore di un opera intitolata Vite dei filosofi.

Contributi tecnici e scientifici

Possiamo tuttavia affermare con certezza che possedevano alcune fondamentali conoscenze di carattere tecnico-scientifico, ricevute dai sapienti della Media e della Babilonia. Si tramanda che Talete abbia previsto con largo anticipo delle eclissi e che Anassimandro abbia inventato la prima carta geografica e importato in Gracia, dall'oriente, le conoscenze tecniche per costruire l'orologio solare, cioè lo strumento che sfrutta l'ombra creata dai raggi solari per indicare l'ora del giorno.

Spiegazioni naturali dei fenomeni

Inoltre, è importante sottolineare come essi abbiano tentato di spiegare i fenomeni atmosferici e meteorologici facendo ricorso a cause naturali e non più mitiche. Essi sono dunque i primi agrimensori, geografici e tecnici dell'occidene, ma a loro va sopratutto il merito di essersi interrogati per primi sulla natura multiforme e mutevole del mondo e di aver individuato una causa , un principio originario da cui tutte le cose derivano. L'archè rappresenta sia la materia di cui sono fatte le cose, sia la forza che le ha generate, sia la legge divina ed eterna che le governa e le rende intelligibili all'uomo.

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