giulia_fiore1234
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Concetti Chiave

  • Nel regno di Dio, lo stato naturale è caratterizzato da libertà assoluta mediata attraverso leggi naturali, e la sovranità è legittimata dalla conoscenza delle leggi divine.
  • Dio governa su tutti, ma solo chi riconosce i suoi precetti e minacce è considerato suddito, mentre atei e chi non li riconosce sono visti come nemici.
  • Le leggi di Dio si manifestano attraverso la retta ragione, rivelazioni soprannaturali e la parola profetica, e sono fondamentali per comprendere il regno naturale e profetico di Dio.
  • Il culto divino si esprime attraverso preghiere, ringraziamenti e atti di rispetto, riconoscendo la potenza divina e manifestandolo sia in segreto che pubblicamente per influenzare gli altri.
  • Lo Stato può determinare il culto di Dio e le leggi, con l'autorità di interpretare leggi sacre e secolari, ma non può negare il culto a Dio; i sudditi sono peccatori se non rispettano queste leggi.

1. Stato di natura = libertà assoluta

I precetti con cui si evita l’anarchia —> leggi naturali

Lo Stato senza potere supremo non esiste; per sapere se quello che comanda il potere supremo sia contro le leggi di Dio bisogna conoscere le leggi di Dio (conoscere il regno di Dio)

2.

Indice

  1. Dio e il suo regno
  2. Regno naturale e profetico
  3. Diritto divino e potenza
  4. Obbligo di obbedire e potenza
  5. Leggi naturali e culto divino
  6. Segni dell'animo e culto
  7. Tipologie di culto
  8. Scopo del culto
  9. Attributi di Dio e ragione
  10. Culto e autorità dello Stato
  11. Obbedienza e culto civile
  12. Peccati e sudditi nel regno di Dio

Dio e il suo regno

Dio regna sulla Terra intera.

Il suo trono non è scosso da chi nega la sua esistenza o la sua provvidenza.

Governa su tutti gli uomini; ma regna solo chi governa non agendo ma con prescrizioni e minacce.

Non sono sudditi:

- Corpi inanimati e irrazionali

- Gli atei

- Chi non riconosce le prescrizioni o le minacce

Sono nel regno di Dio solo chi riconosce prescrizioni e pene; gli altri sono nemici di Dio

3. Leggi di Dio —> si manifestano (triplice parola di Dio) mediante:

- I dettami taciti della retta ragione (parola razionale)

- Una rivelazione immediata: voce soprannaturale, una visione, un sogno (parola sensibile)

- La voce di un altro uomo, il PROFETA (parola profetica)

A cui corrispondono tre modi di ascoltare Dio:

- Ragionamento corretto

- I sensi

- La fede

4.

Regno naturale e profetico

Il regno di Dio è duplice:

- Regno naturale —> regna mediante i dettami della retta ragione e comprende chi riconosce la potenza divina per la natura ragionale comune a tutti

- Regno profetico —> regna mediante la parola profetica. Non ha dato leggi positive a tutti ma solo ad alcuni uomini

5.

Diritto divino e potenza

Nel regno naturale il diritto di regnare e punire chi viola le leggi viene a Dio dalla sola potenza irresistibile.

Ogni diritto sugli altri viene per natura o per patto. Per natura tutti avevano diritto su tutti/tutto: la ragione ha dettato si dovesse abbandonare tale condizione in vista della conservazione (all’uguaglianza segue guerra) —> se qualcuno guadagnasse il diritto di dominio sugli altri a causa della superiorità della sua potenza, non ci sarebbe ragione di abbandonare il diritto datogli dalla natura.

Dio onnipotente, alla cui potenza non si può resistere, deriva il diritto di dominio dalla potenza

6. Il diritto di uccidere non dipende dal peccato dell’uomo ma dalla potenza divina.

7.

Obbligo di obbedire e potenza

Dio riceve il diritto di governare dalla sua onnipotenza

L’obbligo di obbedire degli uomini non dipende da alcun patto, ma dalla loro debolezza.

Due specie di obbligo naturale:

- Tutto obbedisce alle leggi comuni della loro creazione

- La libertà è tolta dalla speranza e dal timore

8.

Leggi naturali e culto divino

Le leggi di Dio nel regno naturale (sono nei cap 2,3,9) sono le leggi naturali da cui deduciamo i dettami della ragione:

- Umiltà

- Equità

- Giustizia

- Misericordia

9. ONORE = opinione della potenza altrui congiunta con la bontà

All’onore seguono tre passioni:

- L’amore

- La speranza

- Il timore

Onoriamo di chi abbiamo in stima la potenza. Onore diviene CULTO = atto esterno segno dell’onore interno.

10.

Segni dell'animo e culto

Tutti i segni dell’animo sono parole o atti, di tre generi:

- Lode (attribuzione della bontà)

- Magnificare (attribuzione della potenza presente)

- Attribuzione della felicità/potenza sicura per il futuro

Con le parole lodiamo /celebriamo con proporzioni attraverso nomi o attributi

Con gli atti come un ringraziamento, con l’obbedienza o dei rallegramenti

11.

Tipologie di culto

Il culto si divide in:

- Arbitrario: parole o atti che presso alcuni sono segni d’onore, presso altri, di insulto. Culto che dipende dai costumi e dai luoghi

- Naturale: parole o atti che sono segni d’onore presso tutti i popoli. Culto onorifico presso tutti e sempre

12. Il culto può essere:

- Comandato: le azioni non sono segni d’onore come tali ma sono segni di obbedienza

- Spontaneo: è onorifico in base alla sola natura delle azioni

E può essere:

- Pubblico: non può essere spontaneo in rapporto alle singole persone ma può esserlo verso lo Stato

- Privato: può essere spontaneo se viene reso in segreto

13.

Scopo del culto

Scopo e fine di rendere culto a qualcuno: grazie alla stima della potenza si ottenga una potenza vera. Il fine è procurarsi con l’amore o il timore l’obbedienza di tante persone.

14.

Attributi di Dio e ragione

Quale culto di Dio ci prescrive la ragione naturale? Le leggi naturali circa gli attributi di Dio

- L’esistenza: Dio è la causa del mondo

Dire che “il mondo è Dio; il mondo non è creato ma è eterno; Dio non ci riguarda” equivale a negare che Dio esista

- Grandezza e potenza: errore attribuire a Dio figura, idea, parti, luogo, movimento, quiete, totalità

- Sono indegni di Dio gli attributi di dolore (sono segni di una mancanza) o una facoltà passiva (se patisse dipenderebbe da altro), la volontà intesa come appetito razionale (se Dio appetisse mancherebbe) —> ogni segno di una potenza che dipende da altro non è piú eccelsa.

Con Dio si devono usare nomi negativi, superlativi o indefiniti con l’intenzione non di dire quello che Dio è (sarebbe circoscriverlo ai nostri limiti) ma di manifestare la nostra ammirazione ed obbedienza

15. Azioni esterne —> siano segni di un animo onorante

Leggi naturali circa il culto divino:

- Preghiere: sono segni di speranza (che è riconoscimento della potenza divina)

- Ringraziamento: analogamente alle preghiere, ma le prime precedono il beneficio, le seconde seguono

- Doni: sono atti di ringraziamento

- Non giurare per altri

- Parlare con rispetto di Dio: segno di timore (che è un’ammissione di potenza)

- Nelle preghiere, ringraziamenti e sacrifici, ciò che si offre deve essere il migliore e deve significare onore

- Rendere culto a Dio non solo in segreto, ma pubblicamente (per far nascere dal culto negli altri l’onore; se non lo vedono, viene meno ciò che nel culto è più gradito)

- Osservare le leggi naturali

16.

Culto e autorità dello Stato

Nel regno naturale di Dio, uno stato può istituire un culto di Dio a proprio arbitrio.

Lo Stato può decidere quali nomi-appellativi rendano onore a Dio e quali dottrine debbano essere pubblicamente accolte e professate.

Si deve obbedire allo stato qualsiasi cosa comandi di usare in segno di onore (di culto) reso a Dio.

17. Retta ragione = leggi di Dio, che si dividono in

- Leggi secolari: concernono la giustizia e i costumi. Tutti i giudizi (le interpretazioni delle leggi) spettano allo stato

- Leggi sacre: prima dello stato ognuno onorava Dio a propria discrezione dalla sua ragione naturale. Si dice però culto solo ciò che si manifesta agli altri: nessuno rende culto a Dio se non compie azioni per cui rende evidente agli altri che rende onore.

L’interpretazione delle leggi sacre e secolari dipende dall’autorità dello Stato, e quello che viene comandato dallo Stato, viene comandato da Dio

18.

Obbedienza e culto civile

E se lo Stato ordina di offendere Dio o ne vieta il culto?

- Prima dell’istituzione dello Stato nessuno aveva il diritto di negargli l’onore dovutogli quindi non può il diritto di comandare una cosa così essersi trasferito allo Stato.

- Fare/dire qualcosa che non è dirett un’offesa, ma con il ragionamento conseguenze offensive

Quello che facciamo per onorare è segno d’onore se accettato come segno d’onore

- Alcuni comandi possono apparire contrari alla retta ragione se però sono comandi dello Stato, sarebbe contro la retta ragione disobbedire

- Il culto civile si manifesta in modo simile di quello divino, con la differenza che non deve essere negato Dio. Sono uguali ma diversi per la dichiarazione dell’opinione che abbiamo intorno a colui cui rendiamo culto

19.

Peccati e sudditi nel regno di Dio

Dio regna grazie alla ragione naturale

I sudditi peccano se:

- Violano le leggi morali (cap 2,3)

- Violano le leggi/comandi dello Stato in ciò che riguarda la giustizia

- Non rendono culto a Dio

- Non ammettono pubblicamente con atti e parole che esiste un solo Dio

- Peccano di lesa maestà

- Procedono come se un uomo è re supremo e in sua assenza regni per mezzo di un viceré: chi non obbedisce al vicerè (con eccezione che non si arroghi il regno o lo voglia dare ad altri) pecca; e peccano anche coloro che obbediscono in tutto tralasciando l’eccezione (colpevoli di lesa maestà)

Domande da interrogazione

  1. Qual è la natura del regno di Dio secondo il testo?
  2. Il regno di Dio è duplice: un regno naturale, che si basa sui dettami della retta ragione, e un regno profetico, che si basa sulla parola profetica. Dio regna sulla Terra intera, ma solo chi riconosce le sue prescrizioni e pene è considerato suddito.

  3. Come si manifestano le leggi di Dio?
  4. Le leggi di Dio si manifestano attraverso la triplice parola di Dio: i dettami taciti della retta ragione (parola razionale), una rivelazione immediata (parola sensibile), e la voce di un profeta (parola profetica).

  5. Qual è il ruolo dello Stato nel culto di Dio?
  6. Lo Stato può istituire un culto di Dio a proprio arbitrio e decidere quali nomi e dottrine debbano essere pubblicamente accolte. L'interpretazione delle leggi sacre e secolari dipende dall'autorità dello Stato.

  7. Quali sono le leggi naturali nel regno di Dio?
  8. Le leggi naturali nel regno di Dio includono umiltà, equità, giustizia e misericordia. Queste leggi sono dedotte dai dettami della ragione e sono fondamentali per il culto divino.

  9. Cosa accade se lo Stato ordina di offendere Dio o ne vieta il culto?
  10. Prima dell'istituzione dello Stato, nessuno aveva il diritto di negare l'onore a Dio, quindi tale diritto non può essere trasferito allo Stato. Se i comandi dello Stato appaiono contrari alla retta ragione, sarebbe contro la retta ragione disobbedire, a meno che non si tratti di negare Dio.

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