Autoref3874d
Genius
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Gorgia di Lentini, un importante sofista, critica l'eleatismo con la sua opera "Sul non essere o sulla natura".
  • Gorgia sostiene che nulla esiste, poiché non possiamo attribuire predicati determinati e nulla può derivare dal nulla.
  • Anche se qualcosa esistesse, Gorgia afferma che sarebbe inconoscibile, poiché il pensiero non può cogliere l'esistenza esterna.
  • Gorgia ritiene che, anche se qualcosa fosse conoscibile, non potrebbe essere comunicata, poiché il linguaggio è estraneo alla realtà.
  • La filosofia di Gorgia si oppone all'eleatismo, che crede nell'essere come conoscibile e comunicabile.

Potenza della parola

Tra i sofisti solo Gorgia di Lentini (480 ca-370 ca a.C.) può competere con Protagora per profondità filosofica e per influenza sulla tradizione successiva. Nato a Lentini, presso Siracusa, egli è stato, secondo alcune fonti, un discepolo di Empedocle. Dopo aver abbandonato gli studi naturalistici, Gorgia viaggia per tutta la Grecia e soggiorna ad Atene, dove diventa uno dei principali sofisti. Nella sua lunga attività, scrive molte opere e redige numerosi manuali di retorica diffusi negli ambenti filosofici e letterari del tempo.

Lo scritto Sul non essere o sulla natura, la sua opera più importante, manifesta già nel titolo l’intento che lo animava; si tratta di un testo polemico indirizzato contro l’eleatismo, e in particolare contro Melisso, il cui scritto, ricordiamo, si intitola Sulla natura o sull’essere. In quest’opera Gorgia sostiene tre tesi:
1. nulla è (nulla esiste);
2. se anche ci fosse qualcosa, esso sarebbe inconoscibile;
3. se anche fosse conoscibile, risulterebbe comunque incomunicabile.
Proviamo ad analizzare distintamente le tre tesi sopra indicate.
Per Gorgia nulla esiste. È probabile che egli intenda sostenere non tanto che una cosa ci sia o non ci sia in assoluto, ma che non possiamo attribuire un predicato determinato a nessuna cosa, non possiamo cioè dire che essa possiede una certa qualità piuttosto che un’altra. Proviamo a comprendere la natura della sua argomentazione con un esempio. Ammettiamo che ci sia qualcosa: esso sarebbe o generato oppure ingenerato. Se fosse generato, dovrebbe essersi generato dal nulla; ma, come sappiamo proprio da Melisso e da Parmenide, nulla si può generare dal nulla; tuttavia non può neppure risultare ingenerato, perché, se lo fosse, non avrebbe principio e dunque sarebbe infinito; e ciò che è infinito, sia nello spazio sia nel tempo, non può essere in nessun luogo. Dunque, conclude Gorgia, nulla è. Ammettiamo ora che qualcosa esista, possieda cioè una qualità determinata: questa cosa secondo Gorgia non sarebbe conoscibile. Egli ritiene infatti che il nostro pensiero risulti del tutto inadeguato a cogliere l’esistenza di qualcosa che si trova al di fuori di esso. Questo sarebbe dimostrato, tra l’altro, dal fatto che molte nostre rappresentazioni mentali (per esempio cocchi che corrono sul mare, oppure chimere, e così via) non corrispondono a qualcosa di effettivamente esistente: essere e pensiero appartengono per Gorgia a due universi in qualche modo incomunicabili. Ammettiamo ora che qualcosa esista e sia conoscibile: secondo Gorgia non vi sarebbe la possibilità di comunicarla, per la semplice ragione che il linguaggio rappresenta un dominio estraneo alla realtà. Per comunicare, infatti, ci serviamo di nomi, che sono secondo Gorgia irriducibili alle cose. Esiste insomma, agli occhi di Gorgia, uno scarto ineliminabile che separa l’ordine della realtà e l’ordine del discorso intorno a essa. Siamo, come si sarà capito, agli antipodi dell’eleatismo, per il quale l’essere è, è perfettamente conoscibile dal pensiero e limpidamente comunicabile attraverso la parola.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'opera più importante di Gorgia di Lentini e quale intento manifesta?
  2. L'opera più importante di Gorgia è "Sul non essere o sulla natura", che manifesta un intento polemico contro l'eleatismo, in particolare contro Melisso.

  3. Quali sono le tre tesi principali sostenute da Gorgia nella sua opera?
  4. Le tre tesi principali di Gorgia sono: nulla esiste; se anche ci fosse qualcosa, sarebbe inconoscibile; se anche fosse conoscibile, risulterebbe comunque incomunicabile.

  5. Come Gorgia argomenta la tesi che nulla esiste?
  6. Gorgia argomenta che nulla esiste sostenendo che non possiamo attribuire un predicato determinato a nessuna cosa, e che qualcosa di generato non può derivare dal nulla, mentre qualcosa di ingenerato sarebbe infinito e quindi non esistente in nessun luogo.

  7. Perché, secondo Gorgia, il linguaggio non può comunicare la realtà?
  8. Secondo Gorgia, il linguaggio non può comunicare la realtà perché i nomi sono irriducibili alle cose, creando uno scarto ineliminabile tra l'ordine della realtà e l'ordine del discorso.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community