Concetti Chiave
- Gorgia di Lentini, nato in Sicilia, fu un influente insegnante di retorica nel V secolo a.C., noto per la sua abilità di oratore.
- Sostenne l'importanza del linguaggio come strumento di persuasione, capace di influenzare le emozioni e le decisioni degli uomini.
- Era scettico riguardo alla capacità umana di comprendere la realtà metafisica, riducendo la conoscenza a un'illusione.
- Considerato il padre della retorica, Gorgia enfatizzava l'arte del ben parlare come mezzo per affermare le proprie capacità individuali.
- Gorgia aveva una visione pessimista dell'esistenza, credendo che le azioni umane fossero guidate da circostanze e destino piuttosto che da logica e verità.
Indice
Origini e vita di Gorgia
Gorgia nacque a Leontini o Lentini, in Sicilia tra Catania e Siracusa. Visse nel V secolo a.C. Fu discepolo di Empedocle di Agrigento e attraverso di lui conobbe le problematiche della filosofia. Insegnò in molte città della Grecia, soprattutto ad Atene ed ebbe ovunque numerosi discepoli. Le testimonianze antiche riferiscono che acquisì grandi ricchezze facendosi pagare lautamente per le sue lezioni. Alcune fonti affermano che si fece costruire una statua d’oro rappresentante sé stesso, statua da porre nel tempio di delfi quale offerta votiva. Secondo Platone l’insegnamento di Gorgia fu orientato a rendere abili nel parlare(arte della retorica). Sembra che sia morto all’età di 109 anni dopo aver condotto una vita dedicata allo studio e all’insegnamento. Non ebbe mai fissa dimora, né mai si sposò per non sobbarcarsi il peso di una famiglia. Interrogato sul segreto della sua longevità rispondeva che il segreto consisteva nel “ non aver mai compiuto nulla per far piacere ad un altro”: in pratica Gorgia affermava di non aver mai fatto favori agli altri e di non essersi mai preoccupato del prossimo.
Filosofia e retorica di Gorgia
Gorgia mostra seri dubbi circa le possibilità dell’uomo di parlare con sicurezza dell’essere, degli dei e dell’origine del cosmo: per Gorgia l’uomo non può conoscere con sicurezza in che modo si è originato il cosmo, non può sapere se gli dei esistono o meno né quale sia il loro aspetto, non può conoscere a fondo l’essere o realtà. Il risultato della sua dottrina è la distruzione di ogni metafisica e la sfiducia completa nelle possibilità conoscitive della mente umana soprattutto quando, andando oltre l’esperienza, l’uomo pretende di conoscere gli assoluti metafisici(gli dei, l’origine del cosmo, l’anima).
Il valore della retorica secondo Gorgia
L’unica cosa che conta per Gorgia è la potenza del linguaggio inteso come forza che riesce a trascinare la volontà degli uomini in quanto è in grado di calmare la paura, suscitare sdegno e commozione e aumentare la pietà. La parola è quindi importante; non per nulla Gorgia è tradizionalmente riconosciuto come il padre della retorica ossia dell’arte del ben parlare e del persuadere. Il valore educativo della retorica, riconosciuto già dalla poesia di Omero e di Esiodo, diventa in Gorgia lo strumento essenziale per far valere le proprie capacità individuali. Platone invece negò alla retorica valore educativo.
Visione pessimista e "Encomio di Elena"
Gorgia ha una visione pessimista dell’uomo e delle vicende umane; per Gorgia le azioni umane non sono rette dalla logica e dalla verità ma dalle circostanze positive o negative, dalle menzogne, dai vantaggi che un individuo può trarre dalle convenienze e da un ignoto destino che governa le azioni dell’uomo.
Questo è il senso più profondo dell’opera di Gorgia “Encomio di Elena” in cui Gorgia sostiene che la bella Elena seguì Paride abbandonando lo sposo Menelao non per colpa ma perché soggiogata da forza a lei superiore ossia dalla persuasione attraverso il discorso convincente di Paride, Gorgia condivide con i tragediografi greci il sentimento tragico dell’esistenza. Come altri sofisti Gorgia si occupò della formazione politica dei giovani ai quali insegnava soprattutto ad aver sempre ragione nei pubblici dibattiti grazie all’arte della retorica.
Domande da interrogazione
- Chi era Gorgia di Lentini e quale fu il suo contributo principale?
- Qual era la visione di Gorgia riguardo alla conoscenza umana?
- Come Gorgia vedeva il ruolo del linguaggio?
- Qual era l'opinione di Platone sull'insegnamento di Gorgia?
- Qual è il significato dell'opera "Encomio di Elena" di Gorgia?
Gorgia di Lentini era un filosofo e retore siciliano del V secolo a.C., noto per essere il padre della retorica, l'arte del ben parlare e del persuadere.
Gorgia aveva seri dubbi sulle capacità dell'uomo di conoscere con certezza l'essere, gli dei e l'origine del cosmo, distruggendo ogni metafisica e sfiduciando le possibilità conoscitive della mente umana.
Per Gorgia, il linguaggio era una forza potente capace di influenzare la volontà degli uomini, calmare la paura, suscitare emozioni e aumentare la pietà, rendendolo uno strumento essenziale per esprimere le proprie capacità.
Platone criticava l'insegnamento di Gorgia, negando alla retorica il valore educativo che Gorgia le attribuiva.
Nell'"Encomio di Elena", Gorgia sostiene che Elena fu persuasa da Paride non per colpa sua, ma per una forza superiore, la persuasione, riflettendo il sentimento tragico dell'esistenza condiviso con i tragediografi greci.