Concetti Chiave
- Gorgia da Lentini era un famoso oratore, noto per il suo uso del "logos persuasivo" per convincere il pubblico nelle piazze e nei tribunali.
- Gorgia sosteneva che nulla esiste veramente, e anche se qualcosa esistesse, non sarebbe né conoscibile né comunicabile, fondando il pensiero nichilista.
- Nell'Encomio di Elena, Gorgia difende Elena dall'accusa di colpevolezza, attribuendo la sua azione al destino, alla violenza subita, alla persuasione verbale e all'eros.
- Secondo Gorgia, la parola ha un potere straordinario e può influenzare profondamente le emozioni e le azioni degli individui.
- Lo scetticismo di Gorgia si basa sull'idea che, in assenza di un criterio di verità certo, la ricerca della verità è soggettiva e sempre aperta al dubbio.
Indice
L'arte dell'oratoria
Platone gli dedicò un’opera con il suo nome
Oratore: deriva dal latino os-oris: bocca; appartiene a un contesto politico, si trova in piazza per parlare alla gente
Gorgia era un oratore: colui che utilizza i discorsi per la fine di persuadere; è l’antitesi di Parmenide, infatti propone critiche all’ontologia spiegando il non essere
1.
Il logos persuasivo
si utilizza il “logos persuasivo” per convincere un uditorio su una certa tesi, di solito avviene in piazze o forum
2. Ambito giudiziario, si cerca di convincere la giuria della colpevolezza o innocenza dell’imputato; serve a convincere la giuria sulla colpevolezza o sull’innocenza dell’imputato, così emerge la verità processuale, ovvero quello che sorge all’interno del tribunale
Logos→ si occupa di trovare la verità:
1. Mira al consenso del popolo, il politico non proporrà mai qualcosa che non piace al popolo
2. L’obiettivo dei due contro partiti è quello di scagionare o di incolpare l’imputato
A giustificazione del logos persuasivo l’impossibilità di accertare la verità e la falsità, se non è possibile il logos convinca che qualcosa sia vero o falso, il quale non è la verità.
Le tesi di Gorgia
Gorgia scrisse un’opera sulla natura o sul non essere; della quale abbiamo testimonianze di VI Empirico, il quale ci disse che Gorgia presentò 3 tesi:
1. Nulla è
2. Anche se qualcosa fosse, non sarebbe coglibile
3. Se qualcosa fosse coglibile dall’essere razionale umano, non sarebbe comunicabile
Queste 3 tesi vanno a costruire il nichilismo; da il greco nihil, niente→ studio del non essere, concezione filosofica che afferma che nulla è
1° Tesi; Nulla è: → dice una contraddizione, afferma un’essenza → dobbiamo interpretarlo in modo diverso per un essere razionale umano è impossibile stabilire la verità, la quale consiste nel distinguere una contraddizione; manca infatti il criterio per distinguere l’essere dal non essere. – criterio Ontologico: consente di distinguere l’essere dal non essere – criterio gnoseologico “da gnosis” (conoscenza): consente di distinguere il vero dal falso – criterio etico “ethos” (abitudine): consente di distinguere il bene dal male – criterio giuridico “ius” (diritto): consente di distinguere il giusto dal non giusto – criterio estetico “eisthesis” (sensazione): consente di distinguere il bello dal brutto; tra gli organi di senso utilizziamo di più gli occhi, ciò che ci appare per primo davanti alla vista è la bellezza
ammettiamo che ci sia il criterio (possibilità di distinguere l’essere dal non essere); non si potrebbe conoscere (manca il criterio gnoseologico).
3° Tesi:
L'incomunicabilità del linguaggio
ammesso che l’essere sia e si possa conoscere, non si potrebbe comunicare con gli altri
→ incomunicabilità; giustificata dal fatto che la comunicazione attraverso il linguaggio, il quale è un insieme di parole, diverse dalle cose
Le parole non sono le cose che vogliamo comunicare, la parola è eterogenea alla cosa; la parola ha un’origine mentale, mentre la cosa ha un’origine non mentale.
La comunicazione è impossibile perché parola e cosa sono contraddittori, l’essere non si può pensare, e quindi esprimere perché la verità dell’extra mentale non è esprimibile, il logos persuasivo è la via d’uscita
La difesa di Elena
Gorgia sostiene che Elena non è responsabile di ciò che ha fatto, quindi NON IMPUTABILE e di conseguenza NON SANZIONABILE.
Elena viene difesa davanti al tribunale della storia da Gorgia, benché sia già stata condannata da altri filosofi; tutti coloro che la condannano devono essere imputati perché dichiarano il falso.
Il destino e la responsabilità
Fu necessario a fare quello che fece per volontà del destino cieco (caso), perché non subisce nessuna influenza degli uomini; decreto di necessità→ non ci si può sottrarre, è inflessibile
Se Elena lo fece a motivo del destino è corretto non incolparla; a quello che gli dei hanno stabilito non ci si può sottrarre. Elena va liberata perché la responsabilità è del caso, che non è fronteggiabile dall’uomo, ma ne deve sottostare
Elena rapita e violentata da Paride;
la colpa è del rapitore e non di Elena che ha subito la sventura, secondo Gorgia Elena andrebbe compiaciuta
Il ruolo dell'eros
Elena è stata indotta con la parola→ è un “fiato” che sa compiere cose straordinarie, come suscitare emozioni
La quarta causa è l’eros ; occasionale e necessario, una volta che ti ha preso non se ne può fare a meno
Scetticismo e ricerca della verità
Dal Nichilismo→ non esiste un criterio.
Atteggiamento proprio di colui che non possiede una verità, sta nel dubbio ed è alla ricerca della verità
Scetticismo “skepsis”= ricerca, lo scettico è un ricercatore in dubbio; la sua ricerca e il suo dubbio sono permanenti perché mancando il criterio gnosiologico la verità sarà sempre soggettiva.
Domande da interrogazione
- Chi era Gorgia da Lentini e quale era il suo ruolo?
- Quali sono le tre tesi principali di Gorgia sul non essere?
- Qual è la posizione di Gorgia riguardo alla responsabilità di Elena?
- Quali sono le cause che Gorgia attribuisce alle azioni di Elena?
- Come si collega lo scetticismo al pensiero di Gorgia?
Gorgia da Lentini era un oratore che utilizzava il "logos persuasivo" per convincere un uditorio su una certa tesi, spesso in contesti politici o giudiziari.
Le tre tesi di Gorgia sono: Nulla è; anche se qualcosa fosse, non sarebbe coglibile; se qualcosa fosse coglibile, non sarebbe comunicabile.
Gorgia sostiene che Elena non è responsabile delle sue azioni e quindi non è imputabile né sanzionabile, difendendola davanti al tribunale della storia.
Gorgia attribuisce le azioni di Elena a quattro cause: il destino cieco, il rapimento da parte di Paride, l'induzione tramite la parola, e l'eros.
Lo scetticismo, derivato dal nichilismo di Gorgia, si basa sull'assenza di un criterio per distinguere la verità, portando a una ricerca continua e al dubbio permanente.