Concetti Chiave
- Gorgia sosteneva una visione relativistica della realtà, sottolineando la frattura tra fatti e interpretazioni attraverso il linguaggio.
- Il sofista vedeva il linguaggio come una forza potente ma distinta dalla realtà, elogiandolo per il suo potere persuasivo.
- Gorgia esprimeva scetticismo metafisico, affermando l'impossibilità di affermare o negare l'esistenza di un essere oggettivo.
- Nella sua opera "Encomio di Elena", Gorgia giustifica le azioni di Elena attribuendole a forze esterne come il fato e le passioni.
- L'esistenza, secondo Gorgia, è irrazionale e gli uomini sono soggetti a forze ignote che controllano le loro azioni.
Indice
La visione relativistica di Gorgia
Anche Gorgia, come altri sofisti, aveva una visione relativistica della realtà e, siccome essa portava a più punti di vista, allora si creava una sorta di frattura tra fatti e interpretazione.
Il potere della parola secondo Gorgia
Quindi il linguaggio non era rappresentato dall’essere. Secondo il sofista, il linguaggio è tutto e in un suo aforismo elogia la parola come forza conquistatrice:
“La parola è una potente signora, che pur dotata di un corpo piccolissimo e invisibile, compie le opere più divine”.
Secondo Gorgia:
• l’essere non esiste -> contraddizioni filosofiche;
• se anche esistesse, non potremmo conoscerlo -> pensiero diverso da realtà;
• se anche fosse conosciuto, non potrebbe essere comunicato attraverso le parole -> parole hanno natura diversa rispetto alle cose
• scetticismo metafisico -> impotenza dell’uomo sia di affermare, sia di negare l’esistenza dell’essere.
In breve, non esiste nulla di oggettivo poiché anche se le cose esistessero, non sarebbe possibile conoscere, pensarle e comprenderle e, anche se le conoscessimo, non potremmo comunicarle agli altri tramite la parola perché essa non si identifica con la realtà.
L'irrazionalità dell'esistenza secondo Gorgia
Secondo il sofista Gorgia, l'esistenza è irrazionale e gli uomini non sono padroni di loro stessi ma le loro azioni sono controllate da potenti forse ignote (fato, caso, passioni, forza persuasiva)
L'innocenza di Elena nell'Encomio
Il filosofo espone questa tesi nell’Encomio di Elena, il cui scopo è quello di dimostrare l’innocenza della donna.
Elena, sposata col re greco Menelao, si innamorò di Paride e scappò a Troia con lui, scatenando così la guerra.
Esistono 4 spiegazioni che giustificano l’azione di Elena:
• Volontà degli dei o necessità
• Pressione di violenza fisica
• Forza persuasiva delle parole di Paride
• Vinta dalla passione
In conclusione, Elena deve essere considerata innocente perché il suo comportamento è stato condizionato e perciò deve essere considerata esente da ogni arbitrio.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Gorgia riguardo alla realtà e al linguaggio?
- Come Gorgia giustifica l'innocenza di Elena nell'Encomio di Elena?
- Qual è la visione di Gorgia sull'esistenza umana?
Gorgia aveva una visione relativistica della realtà, sostenendo che il linguaggio non rappresenta l'essere. Secondo lui, l'essere non esiste, e anche se esistesse, non potremmo conoscerlo o comunicarlo attraverso le parole, poiché queste hanno una natura diversa rispetto alle cose.
Gorgia giustifica l'innocenza di Elena sostenendo che le sue azioni furono condizionate da forze esterne come la volontà degli dei, la violenza fisica, la forza persuasiva delle parole di Paride, e la passione, rendendola quindi esente da ogni arbitrio.
Gorgia vede l'esistenza come irrazionale, dove gli uomini non sono padroni di loro stessi, ma le loro azioni sono controllate da potenti forze ignote come il fato, il caso, le passioni e la forza persuasiva.