Concetti Chiave
- Gorgia, nato a Lentini nel 485 a.C., è noto per le opere "Sulla natura" e "Encomio di Elena".
- Nel "Encomio di Elena", Gorgia esalta il potere della parola, sostenendo che Elena fu influenzata da Paride e non colpevole della guerra di Troia.
- Gorgia considera la retorica superiore a ogni altra arte per la sua capacità di influenzare e orientare i sentimenti umani.
- Criticando la dottrina eleatica, Gorgia sostiene che nulla esiste, poiché l'essere non può essere né eterno né generato.
- Se anche qualcosa esistesse, per Gorgia sarebbe inconoscibile e incomunicabile, data la disconnessione tra pensiero, esistenza e linguaggio.
Gorgia e la retorica
Nasce a Lentini, in Sicilia, nel 485 a.C e forse era discepolo di Empedocle. Delle numerose opere attribuite a Gorgia, le più importanti sono Sulla natura e l’Encomio di Elena.
Il potere della parola
Gorgia rispetto a Protagora sviluppa maggiormente i temi della retorica. Per Gorgia la parola ha un enorme potere che riesce ad orientare i sentimenti altrui e descrive questo potere nell’Encomio di Elena, nel quale rovescia l’idea che sia stata Elena a causare la guerra di Troia. Infatti, Elena era stata suggestionata da Paride con bei discorsi e dunque non poteva essere responsabile dell’adulterio, ma era causa del potere incantatore della parola e, per le cose che riesce a suscitare, la retorica è considerata da Gorgia superiore ad ogni altra arte.
Critica alla dottrina eleatica
Sulla natura Gorgia critica e confuta la dottrina eleatica. Egli afferma che: