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Concetti Chiave

  • Heraclitus' philosophy centers on the concept of logos, an ontological principle governing all entities, yet not fully comprehended by humans.
  • The "coincidentia oppositorium" illustrates harmony through the dynamic presence of opposites, exemplified by concepts like day and night or ascent and descent.
  • Polemos, or conflict, is seen as the origin and governing force of all things, leading to order rather than chaos through the balance of opposing forces.
  • The symbol of fire represents the eternal and ordered nature of the universe, embodying the controlled conflict of opposites as a cosmic principle.
  • Apollo's oracle at Delphi signifies the hidden nature of truth, where the essence of things is revealed subtly rather than overtly.

Indice

  1. Il criterio ontologico e il divenire
  2. Il logos e la comprensione umana
  3. Il principio ontologico e la verità
  4. Il conflitto come origine e armonia
  5. La coincidenza degli opposti
  6. Il fuoco e l'universo ordinato
  7. L'essenza nascosta delle cose

Il criterio ontologico e il divenire

Non afferma né che un contradittorio è un il criterio ontologico, ne che è impossibile trovare il criterio ontologico; afferma che il criterio ontologico sia la compresenza dei contraddittori; definita Divenire: ciò che diviene non è ciò che era, non è ancora ciò che sarà.

La contraddizione è il principio fondamentale della filosofia Eraclitea.

“sulla natura”, selezione di frammenti.

Il logos come ragione degli enti e come ragionamento.

1) Con il termine “logos” Eraclito intende: →Archè, principio ontologico. (regola tutte le cose che sono) →Mente, Ragione, principio logico. (facoltà razionale)

Il logos e la comprensione umana

Gli uomini non hanno l’intelligenza, non comprendono il principio ontologico sia prima di averlo colto che dopo; nonostante tutti gli ENTI seguono questo principio, gli uomini non riescono a comprenderlo mai (non ne fanno esperienza), tuttavia provano a comprendere opere simili a quelle di Eraclito, le quali mirano a distinguere ogni ente secondo la sua natura; secondo la sua essenza (origine, archè) e così facendo dice che ogni cosa è.

Gli uomini comuni non sono consapevoli di ciò che fanno da svegli (perché non colgono il logos; seguono le proprie sensazioni) e quindi si comportano come coloro che dormono. (non sono coscienti di ciò che fanno)

2) Gli uomini sono lontani dal principio che tuttavia è sempre in rapporto con loro, il logos governa ogni cosa, essi non colgono le cose in cui si imbattono ogni giorno che per loro sono considerate estranee.

Il principio ontologico e la verità

3) È necessario seguire il principio (logos), ma pur essendo questo logos comune a tutti gli enti, essere umano compreso, la maggior parte degli uomini vive come se avessero una propria verità. (opinione)

Principio ontologico; Differenza: -Gorgia, sostiene che non esista il principio. -Eraclito, sostiene che ci sia il criterio, ma gli uomini non lo colgano.

4) Non ascoltando quello che dice Eraclito, ma ascoltando il logos (cogliendo il principio), è necessario affermare che tutte le cose hanno un unico principio.

5) La molteplicità degli enti ad un unico principio, dal quale si ricavano gli enti.

6) Per i filosofi (coloro che sono desti), il Mondo è “unico e comune”, perché è regolato da un unico principio, presente in tutti gli enti. (tutti gli enti costituiscono il mondo)

7) La verità consiste nel comprendere la ragione (archè), secondo la quale tutte le cose sono governate da un unico principio che è in tutto.

8) È necessario che coloro che utilizzano il logos (mente) si basino sul logos (ciò che è comune a tutti); come la città si fonda sulla legge, tutte le leggi umane (leggi positive), si basano sulla legge divina; che domina su tutto ed è sufficiente per le cose che sono e saranno.

9) “camminare”=pensare, ragionare; non si raggiungerà mai la completezza della conoscenza perché siamo esseri finiti → non comprenderemo il futuro; il limite dell’intelligenza è la morte.

Logos= polemos;

richiama la polemica, la quale indica un confronto tra individui che si scambiano tesi e antitesi in modo “vivace”; quindi un conflitto verbale tra individui.

Il conflitto come origine e armonia

1) Il conflitto è l’origine di tutte le cose e che lui stesso governa, coloro che colgono il polemos sono simili agli dei, mentre gli altri restano uomini schiavi dell’opinioni.

2) È necessario sapere che il conflitto (guerra), è comune a tutte le cose che sono (Enti); che la legge cosmica è polemos e che tutto accade secondo il polemos (conflitto) che è necessario→ è e non può non essere.

3) Esemplificazione di conflitto. (elenco di opposti)

Il Dio (polemos) è conflitto di contrari.

4) Il conflitto tra opposti non danno luogo al caos (disordine); i disordini che confliggono danno armonia (ordine) che è data dalla compresenza dinamica dei contrari.

5) Gli uomini comuni non comprendono come il principio, pur essendo in sé compresenza di contrari, sia concorde. (da luogo a ordine)

Il principio (polemos)→ è un’armonia generata dagli opposti.

Es. Arco: perché la freccia sia scoccata lontana, è necessitario è che i bracci dell’arco siano tesi al massimo in direzioni opposte.

Es. Lira: strumento a corde, le corde, per suonare devono essere tirate in direzioni opposte.

“la manifestazione sensibile della coincidenza oppositorium”.

Vengono presentate delle manifestazioni sensibili (dei sensi) della coincidentia oppositorium→ colta con l’intelligenza (non si può vedere)

- Filosofia Eraclitea→ si fonda sul principio di contraddizione. (p.ontologico)

- Filosofia Parmenidea→ si fonda sul principio di non contraddizione.

La coincidenza degli opposti

1) Ogni contrario, dì e notte, il dì vive la morte della notte e viceversa; danno origine al giorno. (armonia)

2) Una stessa via è sia in salita che in discesa.

3) In una circonferenza qualsiasi punto può essere utilizzato come inizio o come termine.

4) Un contraddittorio si conosce in virtù della conoscenza dell’altro; è se è anche l’altro.

Es. se non sei mai stato male, non sai cos’è la salute.

5) Non si conoscerebbe la giustizia se non ci fossero reati.

6) → Il vivente e il morente sono la stessa cosa; per non morire non bisogna nascere, la nascita è l’inizio della morte

→ Colui che si sta addormentando è come colui che si sta svegliando, coincidenza.

→ il giovane e il vecchio, i contrari coincidono.

7) Passaggio da uno stato all’altro.

8) L’acqua del mare; benefica per gli enti marini e letale per gli esseri umani.

9) Pantarei→ ogni cosa scorre.

10) Quello che è deriva dal conflitto dinamico dei contrari.

11) Ognuno di noi è in ogni istante diverso.

Fuoco: esemplificazione sensibile del polemos (coincidenza degli opposti); dà vita e morte (riduce in cenere mediante il calore)

Il fuoco e l'universo ordinato

1) L’universo ordinato non è stato creato dagli dèi né tantomeno posto in essere dagli uomini (sono capaci di generare, produrre e non creare); ma è eterno.

→ Principio del cosmo: fuoco che simboleggia il polemos.

→ il fuoco si muove secondo una regola; il conflitto dei contradittori ordinato avviene secondo una regola.

2) Elios (dio del sole= fuoco= polemos= logos)

Non sarà mai fuori regola (tutto accade secondo necessità =regola); se dovesse capitare di andare contro la legge, DIKE (legge cosmica) lo riporterebbe alla regola servendosi di alcuni Demoni Infernali. (Erinni)

3) “fulmine” (fatto di fuoco): manifestazione sensibile del polemos.

4) Il polemos è il principio di tutte le cose, valuterà tutte le cose.

L'essenza nascosta delle cose

1) Apollo che ha l’oracolo a Delfi non dice la verità, non la nasconde, ma la indica.

2) L’essenza delle cose ama nascondersi.

3) Armonia nascosta data dal polemos, vale di più di quella sensibile; principio ontologico→ fondamentale rispetto alla natura data dai sensi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il principio fondamentale della filosofia di Eraclito?
  2. Il principio fondamentale della filosofia di Eraclito è la contraddizione, che si manifesta come la compresenza dei contraddittori, definita Divenire.

  3. Come Eraclito definisce il "logos"?
  4. Eraclito definisce il "logos" come il principio ontologico che regola tutte le cose e come la facoltà razionale che gli uomini non riescono a comprendere pienamente.

  5. Qual è il ruolo del conflitto nella filosofia di Eraclito?
  6. Nella filosofia di Eraclito, il conflitto (polemos) è l'origine di tutte le cose e governa l'armonia generata dagli opposti.

  7. Come viene simbolizzato il polemos nella natura?
  8. Il polemos è simbolizzato dal fuoco, che rappresenta la coincidenza degli opposti e il principio eterno del cosmo.

  9. Cosa rappresenta il silenzio nell'indicazione della verità secondo Eraclito?
  10. Secondo Eraclito, il silenzio rappresenta un modo per indicare la verità, che ama nascondersi e la cui armonia nascosta è più fondamentale di quella percepibile dai sensi.

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