Concetti Chiave
- Eraclito concepisce la realtà come un divenire perpetuo, caratterizzato da una tensione continua tra opposti.
- La lotta tra contrari è vista come una forma suprema di giustizia, indispensabile per l'evoluzione dell'universo.
- Ogni elemento della realtà si manifesta attraverso un rapporto di opposizione, sviluppandosi dal suo contrario.
- Il concetto eracliteo di opposizione influenzerà profondamente il pensiero filosofico moderno, come la dialettica di Hegel.
- La guerra, simbolo di distruzione e creazione simultanea, è considerata la madre e regina di tutte le cose.
Il divenire e la tensione tra opposti
Nella filosofia eraclitea vi è , infatti, un motivo ricorrente: l'idea che nella realtà tutto diviene, ma come un divenire tra opposti, come permanente tensione e conflitto. "la guerra è comune" e “tutto avviene secondo contesa e necessità”, afferma il filosofo. Il divenire è un continuo passare da un contrario all’altro. Questa teoria dei contrari di Eraclito avrà un'eco profonda nel pensiero moderno e contemporaneo (a partire dalla teoria dialettica elaborata da un grande filosofo tedesco dell’Ottocento, Hegel).
La lotta dei contrari come giustizia suprema
Ogni cosa si oppone all’altra. Già Anassimandro l'aveva riconosciuto. Ma mentre per lui il combattersi dei contrati usciti dall'apeiron era un’in giustizia che essi commettevano l’uno verso l'altro,per Eraclito la lotta dei contrari è la suprema giustizia e si caratterizza come connessione e tensione perenne fra opposti. L’opposizione è una necessità, in quanto è condizione del divenire universale. La realtà delle cose si manifesta attraverso una relazione fra contrari: ciascun aspetto si oppone all’altro ma si sviluppa anche dall’altro. Ciò che è freddo diviene caldo e ciò che è caldo si raffredda. Lo stesso avviene per l’umido e il secco, per il giorno e la notte, per il giovane e il vecchio e per gli altri infiniti, contraddittori aspetti della realtà. Ecco perché Omero aveva torto ad auspicare la fine delle discordie fra gli dei e fra gli uomini: Poemos è il padre di tutte le cose (cioè “la guerra è madre e regina di tutte le cose”), poiché distrugge e trasforma ogni realtà, cancella e crea, nello stesso tempo, ogni cosa.