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Concetti Chiave

  • Eraclito concepisce la filosofia come ricerca del logos, la legge nascosta che unisce gli aspetti mutevoli e contraddittori della realtà.
  • La vita, secondo Eraclito, è un mutamento continuo, simile al flusso incessante di un fiume, ma dietro vi è un'unità fondamentale.
  • Il logos rappresenta sia la legge oggettiva che governa la realtà sia la fonte soggettiva della vera conoscenza e del discorso razionale.
  • La lotta tra opposti è vista come la suprema giustizia e armonia, poiché crea una connessione e tensione perenne tra di essi.
  • Eraclito riconosce l'ambiguità del linguaggio, dove una stessa cosa può avere nomi diversi o un nome significati diversi.

Indice

  1. La filosofia di Eraclito
  2. Il logos e l'armonia degli opposti
  3. Il mutamento e l'unità
  4. Il logos come legge e ragione
  5. L'ambiguità del linguaggio

La filosofia di Eraclito

Eraclito intende la filosofia come ricerca di quell’intima natura delle cose, che “ama nascondersi. Essa è ricerca del logos, della legge nascosta grazie alla quale gli infiniti, mutevoli e contraddittori aspetti della realtà risultano fra loro intrecciati come un “opposto concorde”.

Il logos e l'armonia degli opposti

Egli si sforza di trovare, al di là delle contraddizioni, l'armonia e la legge razionale unitaria della realtà.

Il mutamento e l'unità

Per Eraclito la vita è mutamento incessante, analogo a quello delle acque scorrono sempre diverse per coloro che s’immergono nello stesso fiume. Ma in lui questa filosofia del divenire si combina con l’idea che dietro l’eterna guerra e l’irriducibile opposizione delle cose fra loro vi sia una unità di fondo,costituita dal logos, dal loro opposto concorde. Così la lotta dei contrari è la suprema giustizia ,perché si caratterizza come connessione e tensione perenne fra opposti. Compito del sapiente e ricercare il logos, l’unità degli opposti, e far propria tale armonia, tale unita vivente tra i contrari.

Il logos come legge e ragione

Il logos è quindi da un lato una dimensione oggetti della realtà, perché è la legge che tutta la governa. E dall’altro è ragione,la fonte soggettiva della conoscenza vera;ed è il discorso della ragione che si impegna incessante della razionalità della realtà.

L'ambiguità del linguaggio

In Eraclito, infine, emerge la consapevolezza dell’ambiguità del linguaggio, del fatto, cioè,che una stessa cosa può avere nomi diversi, oppure che uno stesso nome può avere significati diversi.

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