Gabri0923
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Concetti Chiave

  • Eraclito, filosofo di Efeso, è noto per il suo carattere sdegnoso e il suo stile di vita appartato, con un pensiero aperto a diverse interpretazioni.
  • Preferisce comunicare attraverso aforismi, brevi e intensi, che alcuni storici considerano frammenti di un'opera più grande andata perduta.
  • Il suo stile espressivo oscuro e complesso gli ha conferito epiteti come "l'oscuro", per la difficoltà di comprensione simile a quella dell'oracolo di Apollo.
  • Eraclito adotta una visione aristocratica della società, utilizzando un linguaggio complesso per selezionare un uditorio capace di comprendere la verità.
  • Introduce una prospettiva filosofica in cui il logos è sia lo strumento che il principio fondamentale, sostenendo che il cambiamento è inevitabile e avviene attraverso conflitti tra opposti.

Indice

  1. La personalità di Eraclito
  2. Aforismi: vero o no?
  3. Ermetismo
  4. Visione aristocratica
  5. Pensiero filosofico di Eraclito

La personalità di Eraclito

Intorno al 490 a.C., negli anni in cui i persiani colpirono Mileto, nella vicina città e colonia di Efeso, compare un’opera che apre nuove prospettive per la storia della filosofia. Tale opera sarà intitolata Sulla natura, della quale ne conserviamo un centinaio di frammenti. Eraclito, discendente di un’antica stirpe aristocratica di Efeso, è un uomo dal carattere sdegnoso e dall’esistenza appartata, il cui pensiero si presta a diverse interpretazioni.

Aforismi: vero o no?

Infatti, egli predilige un genere di comunicazione particolarmente famoso attraverso Oscar Wilde, il genere degli aforismi, brevissime frasi all’interno delle quali è condensato un pensiero che ha una sua intensità, di fatti alla brevità della frase non corrisponde la semplicità del contenuto. Parte degli storici pensano che Eraclito si sia basato su aforismi, ma i filologi sostenevano un qualcosa di diverso, cioè che si trattasse di frammenti superstiti di un’opera più organica, dunque versi di un testo poetico o saggistico, che nel corso del tempo è andato perduto.

Ermetismo

Sia che lo sia o no, sta di fatto che la loro forma espressiva è molto complicata, ragione per cui Eraclito ha avuto diversi epiteti, soprannomi che ne definiscono le caratteristiche, con cui si identifica un tratto significativo dell’individuo o della sua storia: l’oscuro, perché il suo modo di vivere e di esprimersi è improntato all’oscurità e alla poca chiarezza, è un tipo scontroso, poco socievole, che si riversa anche in una chiusura comunicativa, non a tutti comprensibile, dal tono oracolare, basta pensare all’oracolo di Apollo, le cui profezie venivano comunicate dalla pizia, la sacerdotessa del dio, in modo poco lineare, affidato alla capacità interpretativa degli aruspici, indovini, ecc.... Infatti, il termine “interpretazione” deriva dal greco “ermenevuo” dal nome della divinità Ermes, il messaggero degli dèi, che utilizzava un intreccio poco chiaro, che necessitava di un’interpretazione. Da qui deriva il termine italiano “ermeneutica”, ovvero l’arte dell’interpretare. Di fatto, una corrente letteraria italiana, si basa proprio su questo, ovvero “l’ermetismo”. I suoi esponenti, come Ungaretti, infatti, riassumono in un singolo verso un intero concetto.

Visione aristocratica

Eraclito è come se componesse pensieri ermetici. Egli lo fa in quanto presenta una visione aristocratica della società. Egli, infatti, si esprime in modo oscuro sia perché la verità non è facile, è qualcosa di complesso; dunque, non è semplice anche il modo di comunicarla. Inoltre, lo fa perché è un modo per selezionare i propri uditori, infatti, esprimendosi in modo difficile, fa sì che questo venga compresa da individui dotati di particolare logica, i migliori, nelle condizioni di capire la verità.

Pensiero filosofico di Eraclito

Per i filosofi di Mileto, il logos era lo strumento dell’indagione filosofica, un’indagine di cui la natura (physis) era l’oggetto, e la scoperta dell’arché, il principio fondamentale, era l’obiettivo. Eraclito introduce però una diversa prospettiva: egli, infatti, sostiene che il logos, la ragione, non è soltanto lo strumento con cui cercare il principio fondamentale della natura, ma è esso stesso il principio fondamentale. Vale a dire che vi è presente un’unica legge che governa sia il pensiero sia la natura. La missione del filosofo non si riduce a individuare il principio della natura, bensì di scoprirne la legge prfonda. Il logos stabilisce innanzitutto che nessuna cosa possa mai rimanere identica a sé stessa, osserva infatti che tutte le cose sono esposte a un cambiamento inesorabile e incessante. Tale cambiamento però deve svolgersi attraverso un conflitto di elementi fra loro opposti, che però sono reciprocamente necessari per il loro essere, per la loro comprensione. E tra le sostanze osservabili quella che meglio esemplifica questo cambiamento è il fuoco: infatti da una parte la sua forma cambia costantemente, è oggetto di mutamento di tutti i corpi che lo circondano, ma soprattutto è principio di vita (in particolare di progresso) e principio di morte.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la personalità di Eraclito secondo il testo?
  2. Eraclito è descritto come un uomo dal carattere sdegnoso e dall’esistenza appartata, con un pensiero che si presta a diverse interpretazioni.

  3. Gli aforismi di Eraclito sono considerati veri o no?
  4. Parte degli storici pensa che Eraclito si sia basato su aforismi, ma i filologi sostengono che si tratti di frammenti superstiti di un’opera più organica.

  5. Perché Eraclito è associato all'ermetismo?
  6. Eraclito è associato all'ermetismo per il suo modo di esprimersi oscuro e poco chiaro, simile a quello degli oracoli, che richiede interpretazione.

  7. Come si manifesta la visione aristocratica di Eraclito?
  8. La visione aristocratica di Eraclito si manifesta nel suo modo oscuro di esprimersi, che seleziona i suoi uditori, riservando la comprensione della verità a individui dotati di particolare logica.

  9. Qual è il pensiero filosofico di Eraclito riguardo al logos?
  10. Eraclito sostiene che il logos non è solo lo strumento per cercare il principio fondamentale della natura, ma è esso stesso il principio fondamentale, governando sia il pensiero sia la natura.

Domande e risposte

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