Concetti Chiave
- Eraclito, noto come "l'oscuro", scrisse un libro enigmatico intitolato "Sulla natura", accessibile solo a chi aveva le capacità intellettive per comprenderlo.
- Il celebre concetto del "fiume" di Eraclito descrive la natura del cambiamento costante, dove tutto è in continuo divenire e nulla rimane invariato.
- Per Eraclito, l'armonia nasce dal conflitto tra i contrari, come il freddo e il caldo, che si trasformano continuamente l'uno nell'altro, definendo il divino come un'unità di opposti.
- Il fuoco è il principio fondamentale nel pensiero di Eraclito, simbolo del cambiamento continuo e governatore dell'universo attraverso il logos e l'intelligenza.
- Secondo Eraclito, la vera conoscenza va oltre l'apparenza sensoriale, rivelando un'intelligenza infinita che governa tutte le cose, avvicinandosi a concetti spirituali.
Indice
Eraclito e il suo libro oscuro
Eraclito visse ad Efeso fra il VI e il V secolo a.C. Scrisse un libro dal titolo Sulla natura, di cui ci sono pervenuti numerosi frammenti, volutamente composto in modo oscuro che ricorda molto da vicino le sentenze degli oracoli, affinché fossero comprese soltanto da coloro che ne avevano le possibilità intellettive e perché il popolo se ne stesse lontano, come afferma il filosofo stesso. Lo scopo di questa affermazione era di evitare la derisione da parte di coloro che, leggendo cose apparentemente facile, credevano di capire ciò che invece non sono capaci di capire. Per tale motivo, egli fu chiamato “Eraclito l’oscuro”.
Il fiume e il cambiamento
In due dei suoi frammenti, divenuti famosi, leggiamo “ Non si può scendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento si disperde e si raccoglie, viene e va.” Questa frase è fondamentale per capire il pensiero di Eraclito. Il fiume, apparentemente, è sempre lo stesso, ma in realtà, esso è costituito da sempre da acque nuove e diverse che arrivano e poi si dileguano. Per questo motivo, nelle stessa acqua non possiamo discendere due volte perché quando ci immergiamo la seconda volta, orma sta sopraggiungendo un’altra acqua; inoltre, anche noi stessi mutiamo e al momento in cui abbiamo completato l’immersione nel fiume, siamo già diversi da quando ci siamo immersi la propria volta. Ecco perché Eraclito afferma che noi entriamo e non entriamo nel fiume, che noi siamo e non siamo perché per essere ciò che siamo in un determinato momento, dobbiamo non-essere più quello che eravamo prima. Nello stesso modo per continuare ad essere, dovremo continuare a non-essere-più quello che siamo in ciascun momento. Per Eraclito, questo vale per ogni realtà, senza eccezione alcuna. Addirittura i suoi discepoli, come Cratilo, sostengono che il ragionamento di Eraclito non è abbastanza rigoroso poiché non solo non possiamo bagnarci due volte nel medesimo fiume, ma neppure una, vista la celerità del flusso; infatti, nel momento in cui incominciamo ad immergerci nel fiume, sopravviene già altra acqua e noi stessi prima di completare l’immersione, per quanto possa essere celere, sia già diverso da quello che eravamo un istante prima.
Il divenire e gli opposti
Eraclito procede oltre. Il divenire è caratterizzato da un continuo passare da un opposto all’altro: le cose fredde si riscalda no, quelle calde si raffreddano, quelle umide si asciugano e si disseccano, quelle secche diventano umide, il giovane invecchia, il vivo muore e ciò che muore si trasforma e ritrova una nuova vita. E come se fra i contrari esistesse una guerra continua, una guerra che però porta ad un’armonia di contrari perché solo contendendosi a vicenda, i contrari danno l’uno all’altro un senso specifico. Infatti la malattia rende dolce la salute, la fame rende dolce la sazietà e la fatica rende dolce il riposo. Inoltre non si conoscerebbe il valore della giustizia se non esistesse l’offesa. Questa “armonia” e “unità degli opposti” è il “principio” e quindi Dio o il divino è giorno-notte, inverno-estate, guerra-pace.
Il fuoco come principio
Eraclito ha posto come principio fondamentale di tutto ed ha considerato tutte le cose come trasformazione del fuoco. Per il filosofo il fuoco è dunque ciò che governa tutte le cose, è intelligenza, ragione, logos e legge razionale e con questo concetto al “principio” di Eraclito viene associato quello di intelligenza che nei pensatori precedenti era soltanto implicito. Egli sceglie il fuoco come natura di tutte le cose perché esso esprime le caratteristiche del cambiamento continuo: esso è mobile, è trasformazione (da cenere, a vapori, a fumo) ed ha continuamente bisogno di qualcosa.
Verità e conoscenza
In lui emergono già alcuni spunti che riguardano la verità e la conoscenza, quando afferma che occorre stare in guardia nei confronti dei sensi, perché questi si fermano all’apparenza delle cose. Lo stesso, bisogna guardarsi dalle opinioni degli uomini che sono basate sulle apparenze. Infatti la Verità consiste nel cogliere, al di là dei sensi, quell’intelligenza che governa tutte le cose. In Eraclito troviamo anche uno spiraglio verso qualcosa di spirituale e non solo di fisico, quando sostiene che i confini dell’anima non potranno essere mai trovati perché il suo “logos” è infinito.
Concetti spirituali e orfici
Infine sembra anche che egli abbia accolto alcuni concetti degli Orfici quando afferma che la vita del corpo né mortificazione dell’anima e la morte del corpo, invece, è vita dell’anima. Come i pensatori Orfici, egli crede nella presenza di castighi e di premi dopo la morte quando afferma che dopo la morte attendono agli uomini cose che essi non sperano e neppure immaginano.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'immagine del "fiume" nel pensiero di Eraclito?
- Come Eraclito descrive il concetto dei contrari?
- Perché Eraclito considera il fuoco come principio fondamentale?
- Qual è la visione di Eraclito sulla conoscenza e la verità?
- Cosa dice Eraclito riguardo alla vita dopo la morte?
L'immagine del "fiume" rappresenta il concetto di cambiamento continuo. Eraclito afferma che non si può scendere due volte nello stesso fiume perché sia il fiume che l'individuo cambiano costantemente.
Eraclito vede il divenire come un passaggio continuo tra opposti, creando un'armonia di contrari. Questa tensione tra opposti dà significato alle cose, come la malattia che rende dolce la salute.
Il fuoco è visto come il principio fondamentale perché rappresenta il cambiamento continuo e la trasformazione, caratteristiche essenziali del divenire secondo Eraclito.
Eraclito sostiene che la verità va oltre le apparenze percepite dai sensi e dalle opinioni umane, e consiste nel cogliere l'intelligenza che governa tutte le cose.
Eraclito accoglie concetti orfici, affermando che la morte del corpo è vita per l'anima e che dopo la morte ci attendono esperienze inaspettate.