Concetti Chiave
- Epicuro vede la filosofia come una "medicina" dell'anima, mirante al raggiungimento di benessere, piacere e felicità attraverso il Quadrifarmaco.
- La fisica epicurea si basa su atomi e vuoto, rifiutando il non essere e affermando la costanza dell'essere, ispirandosi a Democrito e Leucippo.
- Nella cosmologia di Epicuro, l'universo è infinito, composto da atomi e vuoto, con infiniti mondi che si formano e si dissolvono ciclicamente senza intervento divino.
- La gnoseologia epicurea si fonda sull'esperienza sensibile, considerando ogni sensazione vera, mentre l'errore risiede nell'opinione.
- L'etica epicurea è edonistica, basata sul piacere come assenza di dolore e passioni, rifiutando superstizioni e timori infondati riguardo agli dei e alla morte.
Indice
- Epicuro e la filosofia come medicina
- Il quadrifarmaco e la liberazione
- Lettera a Erodoto e principi fisici
- La fisica atomistica di Epicuro
- Cosmologia e infiniti mondi
- Proprietà e movimento degli atomi
- Teoria del clinamen e aggregati
- Conoscenza sensibile e verità
- Epicuro e la concezione della natura
- Etica edonistica e piacere
Epicuro e la filosofia come medicina
Epicuro reputa la filosofia una ‘’medicina’’ dell’anima,un’attività che mira al conseguimento di una condizione di benessere , piacere (voluta) e felicità (eudaimonia).
Il quadrifarmaco e la liberazione
Esplicita tutto il suo pensiero nelle proposizioni del Quadrifarmaco:
1. Non temere gli dei
2. Non temere la morte
3. Il bene è facilmente raggiungibile
4. Il male è facile da tollerare
Secondo Epicuro gli uomini conducono un’esistenza infelice,senza salute,piena di paure e turbamenti.
L’uomo teme ciò che non provoca danno e spende la sua vita nel desiderio di ciò che non può ottenere e verso i falsi scopi (es: Ambizione politica).
La filosofia e la conoscenza liberano l’uomo dalla schiavitù cui lui stesso si sottopone.
Lettera a Erodoto e principi fisici
Nella Lettera a Erodoto enuncia i principi generali che devono guidare l’uomo verso una corretta indagine del mondo fisico:
1. Nulla deriva dal NON ESSERE;
2. Nulla si dissolve nel NON ESSERE;
3. Tutto fu sempre tale ora è e quale sempre sarà
Se infatti qualcosa potesse nascere dal nulla, tutto nascerebbe dal tutto e non esisterebbero i semi;
Se i corpi si dissolvessero nel nulla,tutte le cose già si sarebbero dissolte;
Il divenire,il nascere e il perire degli enti è tutto interno all’essere,costante nel tempo.
La fisica atomistica di Epicuro
Su queste basi costruisce una fisica atomistica che si ispira a Democrito e Leucippo.
La realtà è costituita da CORPI e dal VUOTO. L’esistenza dei corpi è data dall’esperienza, quella del vuoto per ragionamento: se non esistesse il vuoto,i corpi non avrebbero dove muoversi né dove stare.
I corpi sono divisibili in parti,sono degli aggregati,se essi fossero divisibili all’infinito si dissolverebbero in nulla. Gli aggregati corporei sono composti da parti semplici,Atomi eterni e inalterabili.
Cosmologia e infiniti mondi
La cosmologia di Epicuro è basata su una concezione materialistica e meccanicistica della realtà,che esclude l’intervento divino nella formazione del mondo e nega il ruolo ontologico dei corpi celesti assegnatogli dalla filosofica platonica e aristotelica.
L’Universo costituito da Atomi e Vuoto è infinito e altrettanto infiniti sono i mondi che lo compongono.
La Terra,secondo Epicuro,è uno dei tanti infiniti mondi che compongono l’Universo.
I mondi sono aggregai atomici che si formano dalla combinazione di atomi (clinamen**) aventi forme simili.
I legami tra gli atomi danno luogo alla terra,aria,acqua,fuoco e agli astri.
Un mondo cresce per l’afflusso di nuovi atomi sino al punto in cui l’equilibrio si deteriora:ha inizio quindi il processo di decomposizione dell’aggregato atomico che si conclude con la dissoluzione; la materia così liberata si combinerà nuovamente in un meccanismo ciclico incessante:
• Età Del Bronzo →Età dell’Argento→Età dell’Oro ‘’momento di massima evoluzione’’→Deterioramento e Dissoluzione→Ricomincia Tutto il processo all’ ∞.
Tutto questo mostra l’esistenza in natura di un ordine,una regolarità dei fenomeni spiegato con l’incessante combinarsi e separarsi delle forme atomiche.
Proprietà e movimento degli atomi
Proprietà degli ATOMI:
• FORMA (schema)
• GRANDEZZA
• PESO
La forma spiega la diversità degli aggregati e dei fenomeni. La forma è il limite dell’atomo definisce la sua figura nel vuoto circostante (definizione puramente geometrica - quantitativa).
Epicuro ritiene il numero delle forme INCONCEPIBILE ma non INFINITO: gli atomi sono INIFINITI ma hanno forme FINITE. In caso contrario si darebbero infinite possibilità di combinazione e sarebbe inconcepibile quell’ordine naturale.
Analogamente la grandezza degli atomi è variabile ma non infinita.
Il peso serve a dare una ragione del movimento.
Epicuro afferma che non c’è nessun principio motore esterno agli atomi stessi: l’atomo ha in se stesso la causa del movimento,il peso stesso, che trascina gli atomi verso il basso. Tutti i movimenti sono possibili a causa degli urti e degli intoppi che gli atomi incontrano sul loro cammino o scontrandosi con altri atomi.
Teoria del clinamen e aggregati
questo era uno dei punti deboli della teoria epicurea: se gli atomi cadono lungo rette parallele come possono avvenire gli scontri che generano aggregati?
La risposta è data grazie alla teoria del CLINAMEN,possibilità della declinazione della retta perpendicolare.
il clinamen,sebbene sia uno dei concetti più discussi,è un elemento centrale della dottrina epicurea che consente di spiegare la formazione degli aggregati senza far ricorso al trascendente.
Il clinamen non ha causa è indeterminato.
Conoscenza sensibile e verità
La teoria della conoscenza per Epicuro si basa sull’esperienza sensibile a fondamento dell’atto conoscitivo.
Epicuro individua 3 criteri di verità:
• Sensazione (aisthesis)
• Anticipazione (prolepsis)
• Affermazione (pathos)
La sensazione è concepita da Epicuro su base fisica. Ogni sensazione è contatto: i corpi emettono a causa del movimento degli atomi,delle immagini i simulacri (eidola) che colpiscono i nostri organi di senso.
La rappresentazione di un oggetto è la registrazione da parte degli organi di senso del simulacro di quell’oggetto.
La rappresentazione è resa possibile dalla Prolessi o Anticipazione. Le sensazioni passate permangono del soggetto come memoria delle esperienze sensibili avute:ci ci permette di anticipare la rappresentazione dell’oggetto prima di farne nuovamente esperienza.
La conseguenza principale è che OGNI ANTICIPAZIONE e OGNI SENSAZIONE è SEMPRE VERA.
Questa certezza non è confermata dall’esperienza (es:il remo immerso nell’acqua ci appare spezzato)
L’errore non si trova nella sensazione,registrazione passiva del simulacro che è calco dell’oggetto, anche se il simulacro nel passaggio dall’oggetto agli organi di senso subisce una deformazione,l’errore sta nell’Opinione mai nella sensazione.
Esistono tre categorie di oggetti intorno al quale formulare giudizi:
• Evidenti
• Controllabili,attendono conferma dall’evidenza
• Nascosti o non percepibili, ai quali si giunge attraverso l’esperienza
Epicuro e la concezione della natura
• Epicuro presenta una concezione della natura che ammette un unico piano dell’essere:la materia;
• Alla negazione del dualismo ontologico platonico corrisponde,in campo gnoseologico,l’assenza di ogni distinzione e gerarchi tra conoscenza sensibile e intellettiva.
Il mondo di Epicuro è unitario e così anche la conoscenza di esso;
• Alla svalutazione platonica della conoscenza si contrappone una rivalutazione del sapere immediato.
Etica edonistica e piacere
Epicuro fonda un etica che parte dal piacere e dal dolore per stabilire i proprio bene.
Epicuro non nega l’esistenza degli dei,al contrario,è un fatto evidente.
Epicuro concepisce gli dei come aggregati corporei immortali. Perfettamente beati e imperturbabili (atarassia e apatia),abitano negli spazi vuoti tra mondo e mondo ,gli intermundia e non esercitano alcuna azione verso gli uomini.
L’attribuzione a questi di poteri verso gli uomini è pura superstizione.
Per Epicuro l’anima è costituita da atomi sottili e nobili, l’individuo è composto da anima e copro. Le funzioni della vita,di guida e di pensiero spettano all’anima che è però mortale.
L’individuo,di conseguenza non può avere esperienza della morte(ogni esperienza è mosso dalla sensazione) perché ciò presuppone una sopravvivenza ala mote.
Epicuro dimostra che è assurdo il timore degli dei perché non intervengono nella vita dell’uomo e della morte, perché è un evento di cui non si può fare esperienza.
→ FILOSOFIA COME LIBERAZIONE DA SUPERSTIZIONE E ANGOSCIE.
Il bene non è un’ ideale trascendente:il bene è nella vita stessa.
Virtù,benessere e felicità coincidono con il piacere(voluptas). Epicuro formula così un’etica detta EDONISTICA (hedone,piacere):
Riportarsi alla physis sgombrando l’anima da timori illusori,falsi pregiudizi e superstizioni.
Il piacere è nella vita stessa quando ci si libera dal turbamento e dal dolore.
Il piacere consiste nell’APATIA (aponia) assenza di dolore e nell’ATARASSIA assenza di passioni.
→FILOSOFIA COME MEZZO PER RAGGIUNGERE LA VOLUPTAS
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della filosofia secondo Epicuro?
- Quali sono i principi fondamentali del Quadrifarmaco di Epicuro?
- Come descrive Epicuro la struttura dell'universo?
- Qual è la concezione epicurea degli dei?
- In che modo Epicuro affronta il tema della morte?
Epicuro considera la filosofia come una "medicina" dell'anima, mirata al raggiungimento del benessere, piacere e felicità (eudaimonia).
I principi del Quadrifarmaco sono: non temere gli dei, non temere la morte, il bene è facilmente raggiungibile, e il male è facile da tollerare.
Epicuro descrive l'universo come composto da atomi e vuoto, con un'infinità di mondi formati dalla combinazione di atomi.
Epicuro concepisce gli dei come aggregati corporei immortali, perfettamente beati e imperturbabili, che non influenzano la vita umana.
Epicuro sostiene che la morte non deve essere temuta poiché non si può fare esperienza di essa, essendo l'anima mortale e composta da atomi.