Concetti Chiave
- I pitagorici consideravano la vita del filosofo come un equilibrio di ordine e misura, elementi essenziali per controllare gli istinti corporei.
- Secondo la dottrina pitagorica, l'universo è regolato dal numero, che permette di comprendere la realtà attraverso le proporzioni quantitative.
- Per i Greci, i numeri avevano attributi fisici e geometrici, rappresentando estensioni spaziali e non concetti astratti.
- I numeri pari erano associati al disordine e all'imperfezione, mentre i numeri dispari simboleggiavano ordine e perfezione.
- A ciascun numero venivano attribuiti simboli di virtù sociali, come l'intelligenza per il numero 1 e la giustizia per il numero 4.
Indice
Ordine e misura nella vita del filosofo
La vita del filosofo è ordine e misura, fattori che gli permettono di tenere a freno istinti del corpo. Tutto l'universo è intriso di ordine, basti pensare al moto regolare degli astri , la musica, le arti, il succedersi dei giorni ecc.
Il numero come archè per i pitagorici
Secondo i pitagorici, quindi, l’archè sta nel numero perché grazie a quest'ultimo possiamo capire la realtà che ci circonda, fatta di proporzione quantitativa tra gli elementi.
Il significato dei numeri per i Greci
Per i Greci il numero non era assolutamente astratto, bensì era un qualcosa dotato di caratteristiche fisiche e geometriche.
Numero: punto dotato di estensione spaziale. Il numero era proprio una figura geometrica. Secondo il matematico Filolao, da un punto si possono generare altri numeri e corpi fisici.
Numeri pari: entità illimitata, simbolo di imperfezione, disordine
Numeri dispari: entità limitata, simbolo di perfezione, bene
Simbolismo dei numeri e virtù sociali
Ai numeri vengono associati simboli delle virtù sociali:
-numero 1 -> chiamato “parimpari” perché ha sia natura pari che natura impari (se lo sommiamo a un n. pari diventa impari e viceversa) esso rappresenta l’intelligenza.
--numero 2-> opinione incerta
-numero 4-> essendo il quadrato di due, simbolo di giustizia
--numero 10-> numero perfetto perché contiene sia il pari che il disposto, simbolo della tetracys – a cui i pitagorici prestavano il loro giuramento di fedeltà all’associazione.