Anna___04
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Concetti Chiave

  • Platone distingue tra il mondo sensibile e il mondo delle Idee, quest'ultimo rappresenta la realtà perfetta e immutabile.
  • Le Idee, situate nell'Iperuranio, sono perfette, eterne e separate dal mondo fisico, accessibili solo attraverso un percorso conoscitivo.
  • Il concetto di partecipazione spiega come gli oggetti sensibili riflettano le Idee, assumendo qualità derivanti da queste ultime.
  • Nel dialogo "Fedone", Socrate raggiunge la comprensione delle Idee attraverso la "seconda navigazione", una forma di ragionamento alternativo.
  • L'Idea del Bene è centrale nella dottrina platonica, considerata come il modello ideale di bellezza e verità.

Indice

  1. Il dualismo ontologico di Platone
  2. Le Idee e l'Iperuranio
  3. La conoscenza delle Idee
  4. La partecipazione platonica

Il dualismo ontologico di Platone

La concezione della realtà da parte del filosofo Platone è caratterizzata da un dualismo ontologico, ossia Platone accetta l’esistenza di due realtà: il mondo sensibile e il mondo delle Idee.

Le Idee e l'Iperuranio

Le Idee o Forme sono per Platone il modello perfetto su cui è stata plasmata la realtà sensibile: esse sono l’oggetto della conoscenza intellettuale e le loro caratteristiche ricordano un po’ quelle dell’essere parmenideo. Infatti le Idee si trovano in una dimensione chiamata Iperuranio e sono perfette, sempre esistenti, uguali a se stesse, invariabili, separate dal mondo fisico e non percepibili con i sensi. Esse coincidono con la Verità suprema e sono contemplabili solo dopo un percorso educativo e conoscitivo, e sono gli elementi a cui i filosofi ambiscono.

La conoscenza delle Idee

Platone non dà delle informazioni su dove trovare le Idee, ma sostiene che questo concetto sia difficile da comprendere quando la nostra anima risiede nel corpo, a causa dei limiti del nostro intelletto. All’interno del Fedone il personaggio Socrate giunge alle Idee solo tramite dei ragionamenti, attraverso la cosiddetta “seconda navigazione”, cioè un processo alternativo in cui le Idee non sono concepiti come le strutture primordiali della realtà.

Le Idee platoniche sono descritte come “la verità delle cose che sono”, e all’interno di ognuna di esse è insita una certa proprietà: per esempio l’Idea del Bene, che è l’Idea suprema, è definita come “ciò che è il Bello in sé”.

La partecipazione platonica

Se noi attribuiamo una certa qualità a un oggetto, allora significa che esiste un’Idea in virtù della quale quell’oggetto assume una determinata qualità. A questo proposito Platone introduce il concetto di partecipazione, cioè il legame tra le Idee e gli oggetti sensibili: se qualcosa di visibile partecipa a un’Idea, prende il nome dalla stessa.

La partecipazione platonica può significare presenza di un’Idea in un oggetto, comunanza tra Idea e oggetto, o imitazione dell’Idea da parte dell’oggetto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione della realtà secondo Platone?
  2. Platone concepisce la realtà come un dualismo ontologico, distinguendo tra il mondo sensibile e il mondo delle Idee, dove le Idee sono modelli perfetti e immutabili.

  3. Come si possono conoscere le Idee platoniche?
  4. Le Idee sono conoscibili solo attraverso un percorso educativo e conoscitivo, poiché sono separate dal mondo fisico e non percepibili con i sensi.

  5. Che ruolo ha il concetto di partecipazione nella dottrina delle Idee di Platone?
  6. La partecipazione descrive il legame tra le Idee e gli oggetti sensibili, indicando come gli oggetti assumano qualità in virtù delle Idee a cui partecipano.

Domande e risposte

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