Concetti Chiave
- I greci, pur avendo appreso da Egizi e Mesopotamici, hanno sviluppato un approccio teorico alla matematica, cercando di dimostrare le leggi dietro i calcoli.
- Il teorema di Pitagora esemplifica questo approccio: mentre gli Egizi lo utilizzavano praticamente, i greci lo hanno teorizzato e giustificato logicamente.
- La filosofia greca si distingue per l'uso della logica e della ragione, rifiutando spiegazioni basate sull'autorità divina o su evidenze intuitive.
- Il pensiero filosofico greco si basa sull'astrazione e la teorizzazione, cercando principi e leggi dimostrabili razionalmente.
- La definizione di filosofia implica una spiegazione teorica degli eventi, basata su dimostrazioni logiche e non su affermazioni indimostrate.
Influenza greca sulla matematica
Per dare una definizione di filosofia osserviamo un altro aspetto importante della cultura greca: i greci hanno appreso la maggior parte delle regole matematiche e astronomiche dagli Egizi e dalla grandi civiltà Mesopotamia, ma da un certo punto di vista possiamo dire che sono stati loro ad inventare queste discipline, in particolare la matematica. Perché ? Prendiamo come esempio il teorema di Pitagora: gli Egizi erano perfettamente in grado di calcolare ipotenusa e cateti dei triangoli rettangoli, perché calcoli del genere erano indispensabili per l’amministrazione del regno, per la divisione dei campi etc… tuttavia possiamo dire ancora una volta che il teorema di Pitagora è stato inventato in Grecia. Gli Egizi infatti conoscevano la matematica, sapevano fare numerosissimi calcoli geometrici e algebrici, perché erano fondamentali per gestire lo stato, ma la loro era una conoscenza puramente pratica.
Approccio teorico dei greci
L’atteggiamento dei greci invece era diverso: loro si domandavano perché un calcolo funzionasse, cercavano una legge, una regola e poi cercavano di dimostrarla. Cercavano la teoria che stava dietro ai calcoli ed è per questo che li consideriamo gli inventori della matematica. Ciò che caratterizza la loro cultura, il loro modo di pensare, è questa necessità di trovare leggi che poi andranno dimostrate e giustificate. Come farlo ? Attraverso la logica e la ragione, che è diverso dal dire: è così perché l’ha detto Dio, è così perché c’è scritto sul libro sacro, oppure semplicemente: beh, è evidente che funziona. Quello dei greci è un approccio di tipo teorico. Quello che viene detto va giustificato con il ragionamento, con la dimostrazione, con la logica. Se un ragionamento è logico infatti non può essere negato e può convincere chi non era d’accordo.
Definizione di filosofia
Possiamo quindi dare adesso una definizione di filosofia:
Filosofia = spiegazione degli eventi di tipo teorico (quindi di carattere astratto: il filosofo tende ad astrarre e teorizzare. Va alla ricerca di una teoria, una legge, un principio) che si basa su una dimostrazione, una giustificazione, che deve a sua volta essere logica e razionale.
Una giustificazione come ”l’ha detto Dio” non ha senso in un ragionamento di questo tipo. Ovviamente ci si arriva gradualmente, pensatore dopo pensatore.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra l'approccio matematico degli Egizi e quello dei Greci?
- Come definiscono i Greci la filosofia?
- Perché i Greci sono considerati gli inventori della matematica?
Gli Egizi avevano una conoscenza matematica pratica per esigenze amministrative, mentre i Greci cercavano di capire il perché dei calcoli, sviluppando teorie e dimostrazioni logiche.
La filosofia è vista come una spiegazione teorica degli eventi, basata su dimostrazioni logiche e razionali, piuttosto che su affermazioni divine o evidenze non giustificate.
I Greci sono considerati inventori della matematica perché cercavano leggi e teorie dietro i calcoli, dimostrandole con logica e ragione, a differenza dell'approccio pratico degli Egizi.