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Concetti Chiave

  • Ippocrate e la sua scuola di medicina rappresentano un punto di riferimento per il sapere scientifico del periodo classico a Coo.
  • Le opere ippocratiche, appartenendo a periodi diversi, portano alcuni storici a preferire il termine "testi ippocratici" per indicare l'insieme delle tesi.
  • Ippocrate ha influenzato la medicina e la filosofia attraverso un metodo di indagine che bilancia esperienza e ragionamento.
  • Si distingue dalle scuole di Cnido, Crotone e Agrigento, opponendosi agli approcci puramente empirici o troppo speculativi.
  • Riconosce l'importanza dell'osservazione pratica, come nel caso dell'epilessia, ricercandone cause naturali tramite dati e verifiche sperimentali.

Indice

  1. Ippocrate e la scuola di Coo
  2. Il metodo di indagine di Ippocrate

Ippocrate e la scuola di Coo

Il punto forse più alto raggiunto dal sapere scientifico di quest’epoca è costituito da Ippocrate (470 a.C. — 420 a.C.) e dalla sua scuola di medicina, fiorita a Coo. Alcuni storici della scienza, avendo constatato che le opere ippocratiche appartengono a periodi diversi e lontani tra loro (sostenendo, inoltre, tesi non sempre congruenti) e nell’impossibilità di attribuire con sicurezza ad Ippocrate le tesi che a lui tradizionalmente vengono ascritte, ritengono più corretto parlare sempre e solo di testi “ippocratici”.

Il metodo di indagine di Ippocrate

È soprattutto il metodo di indagine ad avere influito sugli sviluppi della medicina e, in misura rilevante, sulla riflessione filosofica. Contro l’atteggiamento, puramente empirico - descrittivo ed elencativo, dei medici di Cnido e contro quello di segno

opposto, cioè speculativo e ancorato a princìpi e ad ipotesi troppo astratti, delle scuole mediche di Crotone e di Agrigento, Ippocrate punta, infatti, a un metodo di in ricerca nel quale trovino posto, nello stesso tempo, l’esperienza e il ragionamento. Secondo lui i ragionamenti compiuti senza alcun sostegno dell’esperienza raramente possono essere utili. Solo quelli tratti dall’osservazione dei fatti sono idonei ad affrontare i problemi della diagnosi e della cura delle malattie con possibilità di esito positivo. Così dell’epilessia, considerata tradizionalmente un “male sacro”

determinato da una specie di invasamento divino, egli cerca con cura la causa naturale attraverso una sistematica osservazione e raccolta di dati e la formulazione di ipotesi razionali mediante una continua verifica sperimentale.

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