Concetti Chiave
- La sofistica, originaria di Atene nel V secolo, rappresenta un'importante fase della cultura universale, considerata l'epoca d'oro di Atene.
- In Italia, la sofistica fu disprezzata per il suo relativismo, contrastante con il dominio culturale dogmatico imposto dalla chiesa cattolica fino al XIX secolo.
- La filosofia sofistica sposta l'attenzione dai principi universali alla centralità dell'uomo, introducendo concetti di filosofia morale ed etica.
- Con la sofistica, l'indagine filosofica diventa antropocentrica, concentrandosi su fenomeni umani come emozioni e intelligenza.
- La differenza tra discorsi sull'uomo e sulla realtà fisica è sottolineata dall'incertezza intrinseca nella natura umana rispetto alla certezza fisica.
Origini della sofistica
La sofistica è un tema tipicamente ateniese, che nasce intorno al V secolo. L’Atene di quel periodo rappresenta la stagione più importante della cultura universale ed è considerata l'epoca d'oro di Atene sotto numerosi aspetti.
Sofistica e relativismo in Italia
La sofistica è sempre stata disprezzata in Italia perché è una forma di pensiero relativistico, secondo cui, come diceva Democrito, esistono delle variabili soggettive, sulla verità, sulla percezione. In Italia, la chiesa cattolica ha imposto il suo predominio culturale fino all’800 e non poteva sentir parlare di relativismo, dal momento che aveva un modello culturale dogmatico, di imposizione, di un unico modello. Erano comuni le persecuzioni armate, le crociate, in modo da eliminare la differenza di pensiero relativismo.
Sofistica e filosofia morale
La filosofia fino ad allora si era concentrata sulla ricerca dei principi dell'universo, della realtà, della natura ma qui la cosa cambia perché l'obiettivo dell'indagine diventa l'uomo. Con la sofistica nasce la filosofia morale, l'etica, ovvero la disciplina che riflette sul bene e sul male, quindi sulla felicità dell'uomo. Questo avviene semplicemente perché i fenomeni più importanti, i fenomeni umani (le emozioni, i sentimenti e l’intelligenza) vengono riferiti a ciò a cui realmente appartengono, ovvero all'uomo. E’ ovvio che però il discorso sull'uomo non può essere assimilato al discorso sulla realtà fisica perché c'è molta minore certezza. Con la sofistica si arriva quindi a una visione antropocentrica della filosofia.