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Concetti Chiave

  • Aristotele è considerato uno dei fondatori della logica, vista come strumento essenziale per il corretto ragionamento e la base per tutte le altre discipline.
  • La logica aristotelica è strettamente connessa all'ontologia, poiché le categorie del pensiero riflettono le categorie della realtà.
  • Il sillogismo è il ragionamento perfetto secondo Aristotele, composto da tre proposizioni: due premesse e una conclusione.
  • Esistono diversi tipi di sillogismo, tra cui scientifico, dialettico e retorico, ognuno con caratteristiche specifiche riguardo alla verità e alla validità delle conclusioni.
  • La logica aristotelica si basa su tre principi fondamentali: non contraddizione, identità e terzo escluso, cruciali per evitare contraddizioni nei ragionamenti.

Indice

  1. L'importanza della logica
  2. La logica aristotelica
  3. Il sillogismo e le sue varianti
  4. Principi fondamentali della logica

L'importanza della logica

Aristotele è considerato come uno dei padri fondatori della logica che è lo strumento del pensiero, l’insieme di quelle leggi che regolano il nostro pensiero per ragionare correttamente. Prima di tutto bisogna conoscere la logica per affrontare le altre discipline. E’ una disciplina propedeutica, prepara a tutte le altre scienze.

Perché se io non ragiono correttamente non posso affrontare le altre.

La logica aristotelica

E' la disciplina propedeutica a tutte le altre scienze, non rientra nella classificazione delle scienze, quindi non è né scienza teoretica, né pratica, né poietica, ma è lo strumento del pensiero. La parola greca organon significa strumento ed è il titolo dato da Alessandro di Afrodia (Aristotelico 2° sec. dopo Cristo) agli scritti di logica aristotelica dopo averli raccolti. Questo titolo è stato mantenuto perché la logica è lo strumento del pensiero, la si può definire come l'insieme delle leggi che l'intelletto usa per ragionare correttamente. Quando parliamo di logica non parliamo della logica contemporanea (logica tautologica, astratta, non ha contenuto reale), si tratta di una logica strettamente connessa all'ontologia: le dieci categorie dell'essere di Aristotele sono sia i predicati dell'essere sia i suoi modi concreti. La logica aristotelica non è formale, astratta, ma ha un contenuto preciso, strettamente collegata all'essere, le categorie che noi usiamo con il pensiero sono le stesse categorie in cui la realtà è suddivisa, se noi pensiamo attraverso categorie della qualità, quantità, è perché la realtà è suddivisa in queste categorie.

Infatti, conoscere significa adeguare la mente alla realtà, la misura della verità delle nostre affermazioni è la loro aderenza alla realtà, mentre le realtà sono strettamente connesse, hanno uno specifico essere, il reale.

Una cosa è vera se ha un corrispettivo reale (Una cosa è bianca non perché lo dico io ma perché nella realtà lo è). E' la realtà che conferma la verità di ciò che noi diciamo.

Il sillogismo e le sue varianti

Il ragionamento perfetto è il sillogismo (tre preposizioni, due premesse e una conclusione), mentre il ragionamento scorretto è il paralogismo. La logica di Aristotele studia il ragionamento corretto, come l'uomo deve ragionare, quali leggi vanno utilizzate per ragionare in maniera corretta.

Ci sono tanti tipi di sillogismo, di cui tre sono i più importanti (la conclusione è vera solo se le premesse sono vere, la conclusione origina sempre dalle premesse, è contenuta implicitamente nelle premesse):

- SCIENTIFICO: parte da premesse vere e si conclude con una conclusione vera, consegue necessariamente;

- DIALETTICO: premesse probabili, fondate sull'opinione e non sulla scienza, conclusione che può essere vera, ma anche non vera) La dialettica per Aristotele non è la scienza più alta come lo era per Platone, ma è probabile fondata sulla Doxa.

Non è detto che tutti i sillogismi sono veri (dialettici e retorici). Però sono entrambi sillogismi con ragionamenti corretti dal punto di vista della coerenza logica (sono validi e tutti e due seguono il metodo deduttivo, infatti, sillogismo significa proprio dimostrazione). Se segue l'induzione si chiama sillogismo retorico. Partono da premesse particolari e vere per arrivare a conclusioni universali (non sempre vere). Però l'induzione non è sempre corretta, la generalizzazione può determinare un giudizio non vero. (Socrate è mortale, Platone è mortale, tutti gli uomini sono mortali). L'induzione non porta mai a qualcosa di certo.

Le tre proposizioni di cui è composto il sillogismo possono essere negative o affermative se si osserva la qualità, oppure particolari o universali se si guarda la quantità. Ogni proposizione ha quattro combinazioni possibili. 256 modi totali, 19 validi. Ogni proposizione nel sillogismo va identificata. Sillogismo A-I-I Per identificare il modo del sillogismo si deve vedere qual è la quantità e la qualità, sarebbero 64 combinazioni possibili, ma i sillogismi hanno anche le figure. Ci sono quattro possibili figure, la figura è determinata dalla posizione del termine medio nelle due premesse. Nel sillogismo ci sono tre termini:

- medio, parola che si trova uguale nelle due premesse ed è il termine su cui si fa leva per concludere;

- Maggiore, nella premessa maggiore e nella conclusione;

- Minore, nella premessa minore e nella conclusione.

Le quattro figure sono:

1) soggetto-predicato;

2) predicato-predicato;

3) soggetto-soggetto;

4) predicato-soggetto.

Se non è così il sillogismo non è valido, tutti gli uomini sono mortali, non mortali e uomini che non hanno la stessa ampiezza.

Sillogismo scientifico classico:

- Tutti gli uomini sono mortali - premessa maggiore

- Socrate è un uomo - premessa minore

- Socrate è mortale - conclusione

La validità è diversa dalla verità, la validità è data dalla coerenza logica mentre la verità è data dall'aderenza alla realtà. Un sillogismo può essere valido e vero, ma può essere anche valido e non vero come quello dialettico. (Tutti gli uomini sono pescatori, Socrate è un uomo, Socrate è pescatore).

Principi fondamentali della logica

La logica di Aristotele si basa su questi tre principi (e studia il sillogismo):

1) il principio di non contraddizione: Aristotele lo utilizza, affermando che non si può al tempo stesso e dallo stesso punto di vista affermare o negare una certa cosa di una data realtà (io non posso dire dal mio stesso punto di vista Socrate è e Socrate non è);

2) Il principio di identità (quelli della logica eleatica, A=A una cosa è uguale a sé stessa);

3) Il principio del terzo escluso, nuovo della logica aristotelica: tra due contraddittori è escluso il terzo termine, non esiste il terzo termine;

Se io prendo due contraddittorie: il bianco e il non bianco, A e non A-> non esiste un terzo termine (una è affermativa, l'altra è negativa, una è universale, l'altra è particolare).

Se io prendo due contrarie: bianco e nero, il terzo termine (possibile) è il grigio (entrambi universali, una positiva e una negativa).

Le contraddittorie sono le due diagonali nel quadrato logico, mentre le contrarie sono le due universali, non è la stessa contraddizione e contrarietà.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della logica secondo Aristotele?
  2. La logica è considerata da Aristotele come lo strumento del pensiero, essenziale per ragionare correttamente e propedeutica a tutte le altre scienze.

  3. Come si differenzia la logica aristotelica dalla logica contemporanea?
  4. La logica aristotelica è strettamente connessa all'ontologia e ha un contenuto preciso, mentre la logica contemporanea è più astratta e tautologica.

  5. Quali sono i tipi principali di sillogismo secondo Aristotele?
  6. I tipi principali di sillogismo sono il sillogismo scientifico, il sillogismo dialettico e il sillogismo retorico, ognuno con caratteristiche specifiche riguardo alle premesse e alle conclusioni.

  7. Quali sono i principi fondamentali della logica aristotelica?
  8. I principi fondamentali sono il principio di non contraddizione, il principio di identità e il principio del terzo escluso.

  9. Come si determina la validità di un sillogismo?
  10. La validità di un sillogismo è determinata dalla coerenza logica delle premesse e della conclusione, mentre la verità dipende dall'aderenza alla realtà.

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