Concetti Chiave
- Aristotele, dopo la morte di Platone, lascia l'Accademia e sviluppa una sua filosofia, pur mantenendo rispetto per il maestro.
- Fonda il Liceo ad Atene nel 335 a.C., una scuola peripatetica, dove l'insegnamento avviene passeggiando nei giardini.
- La sua residenza ad Atene diventa difficile dopo la morte di Alessandro Magno, portandolo a ritirarsi in Eubea.
- Aristotele evolve il suo pensiero, distaccandosi da Platone, ponendo la realtà nell'unione tra idee e esperienza.
- Critica Platone per la separazione tra idee e cose, sottolineando l'importanza delle idee solo nella loro manifestazione concreta.
Indice
La successione nell'Accademia
Morto Platone (347 a.C.), alla testa dell'Accademia gli succedette il nipote Speusippo. Aristotele che, venuto ad Atene diciottenne, era stato alla scuola di Platone vent'anni in posizione subordinata sebbene cominciasse a sviluppare la propria personalità speculativa, si allontanò.
Rimase tuttavia devoto alla memoria del maestro, pur criticandolo; e nei libri più antichi della Metafisica parla ancora di sé dicendo "noi platonici". Andò prima ad Asso (nella Troade), alla corte del tiranno Ermia; poi, morto costui, a Mitilene. Il progetto di fondare una scuola propria ad Atene dovette essere rinviato, tra l'altro, per l'opposizione di Isocrate, che già aveva osteggiato Platone, e che ancor più doveva temere in Aristotele un concorrente nell'insegnamento della retorica.Aristotele e la corte macedone
Il padre di Aristotele, Nicomaco, era stato medico di Aminta, re di Macedonia: nel 343-342 Filippo, succeduto ad Aminta, chiamò Aristotele alla corte di Pella come precettore del principe Alessandro, che ne ricevette insegnamenti, soprattutto di politica, di retorica e di poesa omerica
Il ritorno ad Atene e il Liceo
Nel 335 Aristotele poté tornare ad Atene, dominata ormai dal partito filomacedone, e fondarvi la scuola, che prese il nome di Liceo, o anche di "scuola peripatetica", perché gli insegnamenti più ristretti eran tenuti passeggiando per i viali del giardino dedicato ad Apollo Licio, o Liceo (a nord-est di Atene). Più tardi gli edifici provvisori della scuola diventarono una sede stabile sotto Teofrasto, cittadino ateniese. Ma frattanto, con la morte di Alessandro (323 a.C.) e la riscossa degli anti-macedoni, la residenza in Atene tornò a farsi difficile per Aristotele chee, preferendo non dare agli Ateniesi l'occasione di "peccare una seconda volta contro lo filosofia", si allontanò prudentemente, e andò a morire nella casa materna, in Eubea (322 a.C.)
L'evoluzione del pensiero di Aristotele
Solo nel secolo scorso sono stati condotti studi accurati sull'evoluzione del pensiero di Aristotele. Di certo sappiamo che Aristotele giovanissimo fu ancor più deciso del maestro nel contrapporre il mondo ideale al mondo della nostra esperienza. Per certi aspetti il suo atteggiamento sfiorava il misticismo. La presenza dell'anima nel corpo era da lui paragonata al supplizio usato da certi pirati, che legavano strato a un cadavere un vivente, finché morisse.
Il contrasto con Platone
Successivamente in Aristotele si manifestò un distacco progressivo dalle posizioni del maestro (sul quale tuttavia influì forse anche, in parte, a ritroso) e una tendenza a conservare, bensì, la distinzione tra strutture eterne e divenire, ma collocando la realtà piena nell'unione concreta di entrambi, e non nelle idee prese per sé. A Platone egli rimproverava la separazione, l'aver separato le idee dalle cose. Platone stesso si era sforzato, è vero, di connettere le cose alle idee, sempre però ammettendo che le idee sussistono anzitutto per conto loro, come la realtà più vera, di cui la realtà d'esperienza non è che un riflesso. Secondo Aristotele, invece, le idee sono bensì vere e reali, ma solo nell'atto di dar forma alla realtà d'esperienza. Di qui il contrasto simboleggiato da Raffaello nell'affresco della "Scuola d'Atene", dove Platone indica, verso l'alto, il cielo, e Aristotele, verso il basso, la terra.
Domande da interrogazione
- Chi succedette a Platone alla guida dell'Accademia?
- Perché Aristotele lasciò Atene dopo la morte di Platone?
- Quale ruolo ebbe Aristotele alla corte di Pella?
- Qual è il significato del nome "Liceo" per la scuola fondata da Aristotele?
- Come si evolse il pensiero di Aristotele rispetto a quello di Platone?
Alla morte di Platone, il nipote Speusippo succedette alla guida dell'Accademia.
Aristotele lasciò Atene dopo la morte di Platone per sviluppare la sua personalità speculativa e a causa dell'opposizione di Isocrate.
Aristotele fu chiamato alla corte di Pella come precettore del principe Alessandro, insegnandogli politica, retorica e poesia omerica.
Il nome "Liceo" deriva dal giardino dedicato ad Apollo Licio, dove si tenevano gli insegnamenti passeggiando.
Aristotele si distaccò progressivamente dalle posizioni di Platone, criticando la separazione delle idee dalle cose e sostenendo che le idee sono reali solo nell'atto di dar forma alla realtà d'esperienza.