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Concetti Chiave

  • La virtù etica è la capacità di volere fini buoni, guidata dalla ragione, attraverso esercizio e autocontrollo.
  • Aristotele definisce la virtù etica come "medietà", ovvero il giusto mezzo tra due vizi opposti.
  • Il coraggio esemplifica la virtù, mediando tra viltà e temerarietà, mentre la liberalità si pone tra prodigalità e avarizia.
  • Il giusto mezzo varia da persona a persona e dipende dalle circostanze, non è un calcolo quantitativo universale.
  • Determinare il giusto mezzo richiede una valutazione complessa delle situazioni in cui si agisce.

Indice

  1. La virtù etica secondo Aristotele
  2. Il concetto di medietà
  3. Determinazione del giusto mezzo

La virtù etica secondo Aristotele

La virtù etica è la tendenza a volere fini buoni, mediante un lungo esercizio, la volontà e il desiderio si attuano come virtù e si conformano a una regola imposta dalla ragione. Tale regola coincide con la ricerca del punto di equilibrio tra due estremi. Anche la tendenza all'autocontrollo razionale, del resto, è qualcosa di conforme alla natura umana, che è certo impregnata di passioni e di desideri, ma ha proprio nella ragione il suo tratto distintivo rispetto ad altre nature animali.

Il concetto di medietà

Secondo Aristotele, la virtù etica è precisamente "medietà" (mes6tes), ossia disposizione a volere sempre il giusto mezzo tra due vizi, «uno per eccesso e uno per difetto». Così, il coraggio è la disposizione ad agire in situazioni di pericolo evitando a un tempo la viltà, cioè l'eccesso di paura, e la temerarietà, cioè il difetto vizioso di paura; a sua volta la liberalità, che rappresenta la medietà virtuosa nel campo del dare e ricevere consiste nel guardarsi, rispettivamente, dagli opposti vizi della prodigalità e dell'avarizia.

Determinazione del giusto mezzo

Il giusto mezzo, però, non può essere definito in astratto, in modo identico per tutti ma deve essere commisurato a chi e da chi compie l'azione: la medesima quantità di cibo può presentare il giusto mezzo per un atleta ed essere eccessiva per un individuo sedentario E il giusto mezzo non può neppure essere determinato sulla base di un semplice calcolo quantitativo; la sua determinazione infatti richiede una più complessa valutazione delle circostanze in cui si svolge l'azione.

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