Concetti Chiave
- La fisica, secondo Aristotele, è considerata una scienza e viene definita "filosofia seconda" dopo la "filosofia prima".
- Aristotele descrive la natura come un insieme di corpi in movimento e il movimento stesso come sinonimo di cambiamento.
- Identifica quattro tipi di movimento: sostanziale (trasformazione della sostanza), quantitativo (accrescimento/diminuzione), qualitativo (alterazione di qualità) e locale (spostamento spaziale).
- La teoria cosmologica di Aristotele si basa su una visione finalistica della natura, dove ogni cosa tende a un fine specifico.
- Il concetto di "luogo naturale" si riferisce al luogo verso cui un corpo tende naturalmente per raggiungere il suo stato di quiete.
La fisica - filosofia seconda
I quattro tipi di movimentoLa fisica come studio della natura, in Aristotele diventa scienza.
La chiama filosofia seconda perché segue la filosofia prima, deriva dal greco "phisis" che significa natura.
La natura è concepita da Aristotele come insieme di corpi in movimento.
La fisica è lo studio dell'essere in movimento, il movimento viene inteso da Aristotele come cambiamento, per questo ne individua quattro tipi:
il movimento sostanziale è la trasformazione della sostanza, ovvero il suo passaggio, dal nascere al morire.
il movimento quantitativo è l'accrescimento o la diminuzione
il movimento qualitativo è l'alterazione, ovvero il cambiamento di una qualità, di una condizione.
il movimento locale ovvero lo spostamento da un luogo ad un altro.
Tra i movimenti sono riconducibili al movimento locale perché in qualsiasi caso vi è uno spostamento parziale.
La teoria cosmologica
Il presupposto della teoria cosmologica di Aristotele è la concezione finalistica della natura, concezione secondo la quale ogni cosa tende ad un fine.
Questa tesi ci permette di arrivare alla teoria dei luoghi naturali.
Il luogo naturale è quel luogo dove il corpo tende naturalmente a raggiungere il suo luogo di quiete.