Concetti Chiave
- Aristotele distingue tra materia e potenza, e forma e atto, dove materia e potenza rappresentano la possibilità di cambiamento, mentre forma e atto sono ciò che effettivamente si presenta.
- La potenza è vista come la capacità di un oggetto di trasformarsi in qualcos'altro, mentre l'atto è la realtà attuale dell'oggetto stesso.
- Nell'ordine della sostanza e del valore, l'atto è considerato superiore alla potenza perché rappresenta una realtà concreta e formata.
- Attraverso l'esempio dell'uovo e della gallina, Aristotele illustra che ciò che è già formato (la gallina) è necessario per la generazione e il cambiamento.
- Nel confronto tra un seme e un albero, l'albero ha più valore in quanto rappresenta una realtà concreta, mentre il seme è solo una possibilità futura incerta.
Concetti di forma e materia
Ogni oggetto del mondo è sempre fatto di qualcosa di determinato (forma) e ha in sé la possibilità (materia) di diventare altre cose. Aristotele identifica la materia con la potenza, la forma con l’atto.
Potenza e atto secondo Aristotele
• La potenza è la possibilità di cambiare e diventare altro.
• L’atto è quel che si presenta.
L’atto precede la potenza, rispetto alla sostanza e al valore.
Esempi di atto e potenza
Facciamo l’esempio dell’uovo e della gallina. Cosa viene prima? Secondo Aristotele, viene prima la gallina. È necessario che prima vi sia qualcosa di formato, che abbia una sua consistenza, in modo che possa generarsi, dando inizio al cambiamento.
Facciamo l’esempio del seme e della pianta. Qual è che ha più valore? Il seme che potrà diventare un albero, sempre che gli uccelli non lo mangiano? O l’albero che è già diventato albero? Ovviamente l’albero che è la sostanza. Il seme potrebbe dare qualcosa di grandioso, ma c’è la possibilità che diventi o non diventi, non la sicurezza. L’albero invece è la concretezza.