alessandraj10
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Concetti Chiave

  • Aristotele distingue tra sostanze mobili e corruttibili nel mondo sublunare, e mobili ma incorruttibili nel mondo sovra lunare come gli astri.
  • Le sostanze immobili e incorruttibili, come il motore immobile, sono al vertice della gerarchia delle sostanze secondo Aristotele.
  • Le intelligenze motrici spiegano i movimenti celesti e sono numerate in quarantasette, ciascuna associata a una specifica orbita celeste.
  • Il motore immobile è considerato l'ente supremo che ordina l'universo, influenzando i movimenti senza essere il creatore delle sostanze.
  • La gerarchia delle sostanze porta il discorso metafisico verso la teologia, senza dettagli sulla causalità del motore immobile rispetto alle altre sostanze.

Indice

  1. Tipi di sostanza secondo Aristotele
  2. Gerarchia delle sostanze e teologia
  3. Intelligenze motrici e motore immobile

Tipi di sostanza secondo Aristotele

Aristotele individua vari tipi di sostanza nella realtà: vi sono sostanze mobili e corruttibili proprie del mondo sublunare e sottoposte alla generazione e alla corruzione; sostanze mobili e incorruttibili, proprie del mondo sovra lunare, come gli astri, il cui unico movimento è rotatorio, quindi il più vicino alla perfezione, alla fissità, in quanto non vi si può distinguere un inizio né una fine; sostanze immobili e incorruttibili, ossia il motore immobile e le intelligenze motrici.

Gerarchia delle sostanze e teologia

Questi tre diversi tipi di sostanza sono gerarchizzati: le sovra lunari influiscono come causa sulle sublunari, poiché influenzano l’essere delle cose, mentre motore immobile e intelligenze motrici hanno superiorità sugli astri proprio perché ne spiegano il movimento.

Questo è anche il motivo per cui il discorso metafisico sfocia nella teologia.

Intelligenze motrici e motore immobile

Aristotele introduce le intelligenze motrici per spiegare le diverse orbite dovute a diverse velocità di rotazione delle sfere celesti e ne conta quarantasette. Poiché ogni calotta ha il suo moto, risulta dipendente da una rispettiva intelligenza e fra queste il motore immobile diventa l’ente supremo, perché nella realtà vi è l’esigenza di ordine. Aristotele non spiega molto la casualità del motore immobile rispetto alle altre sostanze, crea la gerarchia ma non la spiega. Egli afferma però che il motore immobile ordina l’universo, poiché ne è causa dei movimenti, però non ne è stato il creatore.

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