stefanolivieri1
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Aristotele considera il movimento non solo come spostamento, ma anche come qualsiasi alterazione o cambiamento di un corpo.
  • Il movimento implica una privazione, come nel caso del calore trasferito o della presenza spostata da un luogo a un altro.
  • La materia è il soggetto del movimento, avendo la capacità di cambiare e svolgere determinate funzioni.
  • Aristotele distingue tra potenzialità e atto, con il movimento visto come un atto incompleto tra privazione e realizzazione.
  • Il movimento è visto come un processo continuo, ordinato e teleologico, orientato verso un fine preciso.

Indice

  1. Aristotele e la fisica
  2. Il concetto di movimento
  3. Potenzialità e atto

Aristotele e la fisica

Aristotele è forse il primo a fare della fisica una scienza con una propria dignità, e pone l’esperienza come base dello studio dei fenomeni naturali, considerando per la prima volta come base di tutto il movimento

Il concetto di movimento

Per Aristotele il movimento non intende solo lo spostamento da un posto all'altro, ma anche una qualsiasi alterazione o cambiamento di un corpo. Il movimento implica l esistenza di una privazione: se un corpo si scalda significa che un’altra forma ha perso il calore, se ci si sposta dal luogo 1 al 2 significa che si è privato privato il primo della propria presenza. Il movimento è per sua natura continuo e permanente. Soggetto del movimento è la materia, che ha la funzione di svolgere determinate cose e ha possibilità di cambiamento.

Potenzialità e atto

Aristotele pertanto distingue la potenzialità dall’atto, lo scopo finale del cambiamento e quindi del movimento. Vedendo un pezzo di marmo, esso potrebbe potenzialmente diventare una statua, al termine del processo prenderebbe forma l’atto. Possiamo quindi dire che il movimento è un atto incompleto, che sta fra la privazione (i ritagli di marmo che cadono per terra dalla lastra originale) e l’atto completo (la statua). Riguardo a quando dicevamo che il movimento è continuo, bisogna ricordare che ad esempio la statua è stata creata grazie al pensiero di uno scultore e così via... per Aristotele il movimento è un processo ordinato in tempi e spazi ben precisi e teleologico, ovvero verso un determinato fine.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community