Concetti Chiave
- Il concetto di sostanza risolve il problema del divenire attraverso un cambiamento indirizzato a un fine preciso, guidato dalla forma dell'individuo.
- La potenza rappresenta la materia e l'atto rappresenta la forma; la potenza precede cronologicamente l'atto, ma metafisicamente l'atto ha la priorità.
- Aristotele definisce l'atto come entelechia, il compimento della natura di un individuo, come un bambino che diventa uomo.
- Cronologicamente, l'atto segue la potenza, ma logicamente e metafisicamente, l'atto guida e definisce la potenza.
- Il passaggio da potenza ad atto avviene per colmare una mancanza connessa alla potenza, origine del divenire.
Indice
Il concetto di sostanza
Il concetto di sostanza risolve il problema del divenire;
con il divenire abbiamo un cambiamento; esso non è casuale ma indirizzato ad un fine preciso (esempio: un bambino è destinato mediante il cambiamento a diventare un uomo, non una gallina).
Il cambiamento e quindi la trasformazione, sono guidati dalla forma dell’individuo; quest’ultimo contiene in sé, “in potenza”, ciò che sarà dopo il cambiamento, dopo il divenire.
Il divenire è il passaggio dalla “potenza” all’”atto”.
Potenza e atto
Concetti di potenza e atto:
la potenza è l’espressione della materia;
l’atto è l’espressione della forma.
La materia è quindi potenza e può assumere molteplici forme, raggiungendo alla fine l’atto.
Cronologicamente la potenza precede l’atto;
dal punto di vista metafisico l’atto ha la priorità perché costituisce la “ragione d’essere” dell’intero processo.
Aristotele definisce l’atto anche entelechia (“realizzazione”) perché raggiungendo l’atto l’individuo porta a compimento la propria natura.
Esempio:
“il bambino è in potenza un uomo”:
il bambino è in grado, con il divenire, di cambiare e diventare un uomo.
“l’uomo è in atto oppure l’uomo è un bambino in atto”:
l’uomo è la materia finale, la realizzazione del divenire del bambino; l’uomo è l’atto.
“l’uovo è in potenza una frittata o un pulcino, il pulcino è in potenza una gallina, la gallina è in atto”.
Il concetto metafisico
Il concetto metafisico:
cronologicamente l’atto è posteriore alla potenza, ma dal punto di vista metafisico e logico, l’atto precede la potenza;
questo perché per guidare il processo qualcosa deve essere già in atto, concettualmente definiamo la potenza a partire dall’atto: “chiamo insegnante colui che ha la capacità di insegnare”.
Ogni essere in potenza deriva da un essere in atto: “il bambino in potenza precede l’uomo che è atto, ma il bambino deriva da un uomo già realizzato ed in atto”.
Passaggio da potenza ad atto
Perché avviene il passaggio da potenza ad atto?
Perché alla potenza è connessa la privazione, una mancanza colmata dal processo, dal divenire; il divenire ha quindi origine dalla mancanza.
La sostanza secondo Aristotele
Ricorda che la sostanza è definita da Aristotele come unione tra materia e forma, in cui la forma da significato generale alla sostanza nel suo insieme.
Domande da interrogazione
- Come Aristotele risolve il problema del divenire attraverso il concetto di sostanza?
- Qual è la relazione tra potenza e atto secondo Aristotele?
- Perché avviene il passaggio da potenza ad atto?
Aristotele risolve il problema del divenire con il concetto di sostanza, che implica un cambiamento indirizzato a un fine preciso, guidato dalla forma dell'individuo, che contiene in potenza ciò che sarà dopo il cambiamento.
La potenza è l'espressione della materia e precede cronologicamente l'atto, che è l'espressione della forma. Tuttavia, dal punto di vista metafisico, l'atto ha la priorità perché costituisce la "ragione d'essere" del processo.
Il passaggio da potenza ad atto avviene perché alla potenza è connessa la privazione, una mancanza che viene colmata dal processo del divenire, che ha origine dalla mancanza stessa.