Concetti Chiave
- La logica per Aristotele è uno strumento fondamentale per strutturare il ragionamento e si basa sulla realtà ontologica, non è convenzionale.
- Il sillogismo è il modello di inferenza che porta alla scienza universale e necessaria partendo da premesse vere e un procedimento valido.
- Le proposizioni apofantiche, che possono essere vere o false, sono distinte in quattro tipi: universali affermative, universali negative, particolari affermative e particolari negative.
- Nel testo "Sulle categorie", Aristotele distingue tra accidenti, genere e proprio, e definisce i predicabili secondo dieci categorie fondamentali.
- Aristotele distingue tra sostanza prima, che è l'individuo come ente, e sostanze seconde, che sono la definizione e la forma delle categorie di sostanza degli enti.
La logica
Indice
La logica come strumento
La logica per Aristotele è uno strumento e non una disciplina. La logica, che in Aristotele è ontologica in quanto il pensiero corrisponda al reale, si si occupa della struttura del ragionamento e per questo soggiace ad ogni scienza particolare. Si basa sulla struttura stessa della realtà e non è convenzionale.
Aristotele ricerca un modello di inferenza che possa, partendo da premesse vere (poiché lo scopo è la conoscenza della realtà) giungere ad una scienza universale e necessaria, ovvero che non può essere altrimenti che così. Aristotele ritrova questo modello nel sillogismo, un metodo attraverso il quale giungere all’episteme.Il modello del sillogismo
Il sillogismo consta di due premesse e di una conclusione; se le due premesse sono vere e il procedimento è valido allora si giunge alla scienza universale e necessaria.
Proposizioni e categorie
Le proposizioni sono formate da un soggetto, una copula e un predicato, e possono essere distinte in base alla qualità e alla quantità: la quantità riguarda l’estensione del soggetto (alcuni o tutti), mentre la qualità riguarda il tipo di proposizione (affermativa o negativa). In base alla qualità e alla quantità si possono distinguere quattro tipi di proposizioni: universali affermative (A), universali negative (E), particolari affermative (I) e particolari negative (O). Fra queste tipologie ci sono delle relazioni. È importante chiarire che le proposizioni che Aristotele prende in considerazione sono delle proposizioni apofantiche, ovvero dichiarative, o categoriche, che possono essere vere o false; Aristotele non prende in considerazione comandi, preghiere o rimpianti, perché non possono essere veri o falsi.
Analitica e categorie
Della logica, chiamata analitica da Aristotele, fanno parte gli Analitici primi, gli Analitici secondi, la Topica, Sulle categorie, Sugli elenchi sofistici e Sull’interpretazione. Ne "Sulle categorie" Aristotele distingue gli accidenti, che sono le caratteristiche variabili dell’essere, e perciò non concorrono alla definizione in quanto quest’ultima deve essere universale, il genere, che è qualcosa di troppo generale che non è la definizione ma concorre a questa, e il proprio, che è invece qualcosa di troppo specifico, che non concorre alla definizione. Inoltre Aristotele definisce i predicabili, che sono tutti i predicati che possono essere ricondotti al predicato nominale, ossia il verbo essere. I predicabili possono essere ricondotti a dieci categorie: dove, avere, giacere, agire, patire, quando, qualità, quantità, relazione e sostanza. Tuttavia sono quest’ultima è la definizione, perché solo questa non varia ed è sempre se stessa.
Sostanze prime e seconde
Aristotele distingue due tipi di sostanze:
La sostanza prima: l’individuo in quando ente, unione inscindibile di materia (sostrato passivo privo di qualità) e forma (che organizza finalisticamente la materia secondo modelli organicistici);
Le sostanze seconde: la definizione e la forma che esprimono la categoria di sostanza degli enti.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della logica secondo Aristotele?
- Come si struttura un sillogismo secondo Aristotele?
- Quali sono i tipi di proposizioni che Aristotele considera?
- Come Aristotele distingue le sostanze?
Per Aristotele, la logica è uno strumento e non una disciplina, che si occupa della struttura del ragionamento e soggiace ad ogni scienza particolare.
Un sillogismo consta di due premesse e di una conclusione; se le premesse sono vere e il procedimento è valido, si giunge alla scienza universale e necessaria.
Aristotele considera proposizioni apofantiche, che possono essere universali affermative (A), universali negative (E), particolari affermative (I) e particolari negative (O).
Aristotele distingue tra sostanza prima, l'individuo come ente, e sostanze seconde, che sono la definizione e la forma che esprimono la categoria di sostanza degli enti.