Concetti Chiave
- L'areté, che significa virtù, era considerata una qualità degli uomini perfetti, caratterizzata da forza e perfezione, predominante nel mondo omerico.
- Era principalmente una caratteristica aristocratica, legittimando il governo di questi sulle altre classi sociali e implicava responsabilità collettiva basata sui legami di sangue.
- Lo sviluppo della scrittura ha favorito la diffusione della cultura, introducendo concetti filosofici e scientifici e rendendo la cultura più accessibile, seppur limitata da barriere economiche.
- I cambiamenti culturali hanno portato alla laicizzazione della parola, staccandola dal carattere religioso e rendendola strumento di ragionamento, politica e comunicazione.
- Questo processo ha segnato il passaggio dall'età arcaica al pensiero razionale e scientifico, distinguendo gli esseri umani dagli animali e regolando i rapporti umani.
Indice
Significato di areté
Areté etimologicamente significa virtù; infatti gli uomini dotati di questa caratteristica vengono chiamati uomini virtuosi, non solo per il loro comportamento umano, ma anche per la loro forza, la loro grandezza e la loro perfezione (erano quindi gli uomini perfetti, i migliori).
Areté nella società militare
Questo perché, essendo una società militare oltre alla bontà serviva la forza (il termine durante l’età arcaica era usato soltanto per il concetto di forza).
Areté nel mondo omerico
Il concetto di areté è presente soprattutto al centro del mondo omerico, come si può notare dai suoi testi, in cui questo era espresso.
Areté e aristocrazia
Fondamentalmente era una caratteristica peculiare degli aristocratici, che rappresentavano i militari, e questo li legittimava sul governo sugli altri.
Ereditarietà e onore
Era vista come una caratteristica ereditaria (chi non era aristocratico non poteva diventarlo) per questo è chiamata areté eroica (areté aristocratica).
Chi ne è dotato è degno di onore e rispetto.
Accompagna l’idea di responsabilità collettiva basata sui legami di sangue, ed implica quindi la difesa della propria stirpe e della propria famiglia (in Grecia esistevano molte stirpi).
In questo tipo si società si pensava che i meriti e i demeriti ricadessero sui figli, quindi i miserabili dovevano espiare le colpe degli avi.
Cultura e filosofia
Lo scritto favorisce la diffusione della cultura (facendo anche da premessa alla filosofia), da più spazio quindi all’affermazione della razionalità, dell’organizzazione logica e dei concetti astratti.
Si introducono per la prima volta i verbi astratti (e il concetto dei verbi all’infinito), dilagano i concetti filosofici e scientifici e nascono le prime regole grammaticali e alcuni concetti logici.
Transizione dalla poesia alla prosa
La scrittura può essere considerata come il passaggio dalla poesia (chiave poetica del mondo) alla prosa e gradualmente la cultura si organizza in ogni città, diventando una cultura democratica (ovvero aperta a tutti).
Accesso alla cultura
Non tutti però avevano l’accesso ai libri; i ceti sociali bassi non potevano averne per via del denaro, ma la cultura si apre comunque ad una più ampia gamma di persone.
Questo permette lo sviluppo della critica e le leggi vengono scritte, diventando così uguali per tutti.
Democrazia e libertà
I cambiamenti aprono spazi di libertà sempre maggiori, e avvengono particolarmente nelle polis (che si sviluppa anche economicamente) dove si istaura una democrazia migliore a causa del confronto.
Laicizzazione della parola
Di conseguenza si ha una laicizzazione della parola, ovvero si stacca dal carattere religioso.
Assume una sua autonomia e serve per ragionare e porre riflessioni (si stacca dal pensiero della parola degli oracoli); essa è usata successivamente anche nella politica dove la parola è usata per comunicare, giudicare e convincere.
Logos e rapporti umani
Viene quindi intesa come logos (ragionamento) e prende coscienza delle proprie leggi, diventando più efficace quando rispetta le norme (più si parla bene più si convince).
Differenza tra uomini e animali
Serve anche per regolare i rapporti umani e diventa coscienza della realtà (e degli sviluppi culturali); differenzia gli uomini dagli animali che hanno solo l’istinto, non hanno sentimenti e conoscenza.
Con la laicizzazione della parola si passa dall’età arcaica al pensiero razionale e scientifico.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato etimologico di "areté" e come si applicava nella società omerica?
- Come la scrittura ha influenzato la cultura e la società greca?
- In che modo la parola ha acquisito autonomia nella società greca?
- Quali sono stati gli effetti della laicizzazione della parola nella transizione dalla società arcaica a quella razionale e scientifica?
"Areté" significa virtù e si applicava nella società omerica come una caratteristica degli aristocratici, legittimandoli al governo e associandosi alla forza e alla perfezione.
La scrittura ha favorito la diffusione della cultura, introducendo concetti filosofici e scientifici, e ha permesso lo sviluppo di una cultura democratica e la critica, rendendo le leggi uguali per tutti.
La parola si è laicizzata, staccandosi dal carattere religioso e dagli oracoli, diventando uno strumento di ragionamento, riflessione e comunicazione politica, intesa come logos.
La laicizzazione della parola ha portato alla transizione verso il pensiero razionale e scientifico, regolando i rapporti umani e differenziando gli uomini dagli animali attraverso la coscienza della realtà e lo sviluppo culturale.