Concetti Chiave
- Euclide, oltre agli Elementi, si dedicò all'ottica geometrica e scrisse "Sugli errori", un'opera metodologica perduta.
- Aristarco di Samo propose l'ipotesi eliocentrica, suggerendo che la Terra ruotasse attorno al Sole, basandosi su misurazioni astronomiche.
- Ipparco di Nicea, noto per la sua precisione osservativa, tornò al sistema geocentrico e scoprì la precessione degli equinozi.
- Ipparco utilizzò la teoria degli eccentri per spiegare i movimenti planetari, contribuendo allo sviluppo della trigonometria.
- Le osservazioni di Ipparco portarono a una teoria quasi perfetta del moto del Sole e della Luna e a tavole per prevedere le eclissi.
Indice
Contributi di Euclide e Aristarco
Euclide, celebre per gli Elementi, studiò su lavori più originali riguardanti piuttosto l'ottica geometrica. Altre sue opere andarono perdute, come quella, di grande interesse metodologico, "Sugli errori" che possono nascere nelle ricerche di geometria.
Ipotesi eliocentrica di Aristarco
Quasi contemporaneo di Euclide fu l'astronomo Aristarco di Samo (310-230 a.C.), allievo di Stratone e docente in Alessandria, celebre per la sua ipotesi eliocentrica. Portando alle conseguenze estreme le congetture di Eraclide Pontico, egli ammise che il Sole e le stelle fisse fossero immobili, e che la Terra si muovesse in un cerchio che ha al suo centro il Sole. Gli argomenti portati in favore di tale ipotesi non sono noti, ma, probabilmente, si connettono con le misure, tentate da Aristarco, delle distanze astronomiche: in particolare con l'enorme distanza delle stelle fisse dalla Terra. Aristarco riuscì a stabilire, sia pure con molta imprecisione, le distanze relative tra Sole, Luna e Terra, misurando l'angolo formato dalle linee che congiungono l'occhio dell'osservatore rispettivamente con il centro del Sole e il centro della Luna, nel momento in cui il disco lunare appare illuminato esattamente a metà (in tal caso, infatti, l'angolo formato dalle rette che congiungono il centro della Luna con l'osservatore e con il centro del Sole si sa che è di 90°). Il metodo era geniale: ma un piccolo errore nella misura dell'angolo porta a un grandissimo errore nella misura dei lati del triangolo, sicché Aristarco trovò che la distanza tra il Sole e la Terra sarebbe di sole 18 volte maggiore che tra la Terra e la Luna, in luogo di 390.
Ipparco e il sistema geocentrico
Ipparco di Nicea, vissuto tra il 185 e il 125 a.C. e operante a Rodi, tornerà al sistema geocentrico. La ricchezza e la precisione delle sue osservazioni, aiutate da strumenti ottici appositamente da lui inventati, furono straordinarie. Egli classificò circa 850 stelle fisse, indicandone la posizione e lo splendore; e, paragonando i propri dati con altri, ricavati circa 150 anni prima, scoprì il fenomeno noto col nome di processione degli equinozi. Quanto al movimento dei pianeti, la teoria delle sfere di Eudosso aveva, ormai, fatto il suo tempo: scalzata da più accurate osservazioni, era stata sostituita da alcuni, con l'ipotesi degli epicicli (secondo cui il pianeta muove intorno a un centro che, a sua volta, ruota su una più grande circonferenza intorno alla Terra), e da altri con la teoria degli eccentri (secondo cui il pianeta ruota intorno a un punto diverso dal centro della Terra: punto che può essere fisso, o anche mobile). Ipparco propendeva per la seconda interpretazione che, per altro, il geometra Apollonio dimostrò equivalente, da un punto di vista geometrico, alla prima (purché si scelgano opportunamenente i centri, i raggi, e le velocità). Ipparco pervenne a una teoria quasi perfetta del moto apparente del Sole e della Luna (anche se con qualche errore di osservazione) nonché a dati di notevole approssimazione per la previsione delle eclissi; ma, quanto ai pianeti, dovette accontentarsi di fornire tavole dei loro movimenti senza darne una teoria completa.
Contributi di Ipparco alla geometria
In funzione dei suoi calcoli astronomici, Ipparco elaborò anche interessanti considerazioni di geometria della sfera, da cui si svilupperà la "trigonometria" o scienza delle relazioni tra lati e angoli dei triangoli (piani o sferici).
Domande da interrogazione
- Quali furono i contributi principali di Euclide e Aristarco di Samo alla scienza?
- Qual era l'ipotesi di Aristarco riguardo al sistema solare?
- Quali furono le scoperte principali di Ipparco di Nicea?
- Quali strumenti e metodi utilizzò Ipparco per le sue osservazioni astronomiche?
- Come contribuì Ipparco allo sviluppo della trigonometria?
Euclide è noto per gli Elementi e i suoi studi sull'ottica geometrica, mentre Aristarco di Samo è celebre per l'ipotesi eliocentrica e le misurazioni delle distanze astronomiche.
Aristarco ipotizzò che il Sole e le stelle fossero immobili e che la Terra si muovesse in un cerchio con il Sole al centro.
Ipparco classificò circa 850 stelle, scoprì la precessione degli equinozi e sviluppò una teoria quasi perfetta del moto apparente del Sole e della Luna.
Ipparco utilizzò strumenti ottici da lui inventati e confrontò i suoi dati con quelli di osservazioni precedenti per migliorare la precisione delle sue scoperte.
Ipparco elaborò considerazioni di geometria della sfera che portarono allo sviluppo della trigonometria, studiando le relazioni tra lati e angoli dei triangoli.