Mongo95
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Concetti Chiave

  • Democrito connette il dolore al male morale, distinguendo tra dolori fisici (del corpo) e psichici (dell'anima).
  • I dolori fisici derivano dagli eccessi dell'anima dominata dalle passioni, collegando così le due dimensioni del dolore.
  • Ipparco da Stobeo esorta all'autoconoscenza attraverso il riconoscimento del dolore, rivelando la mortalità e fragilità umana.
  • L'autoconoscenza porta a cercare saggezza e beni nobili, anticipando temi del platonismo.
  • Democrito considera il dolore una medicina per accettare la condizione umana, sebbene gli stolti comprendano solo attraverso l'esperienza.

Indice

  1. La filosofia del dolore di Democrito
  2. Ipparco e l'autoconoscenza
  3. La saggezza come medicina

La filosofia del dolore di Democrito

Democrito sviluppa una filosofia doloristica più ampia, soprattutto introduce una connessione tra dolore e male. I dolori sono indizi del male (morale). Propone anche una stringatissima fenomenologia del dolore, distinguendo tra esterni ed interni. I primi sono quelli del corpo, i secondi quelli dell’anima. Detto ciò, riconnette però le due dimensioni, perché a suo dire gli stessi dolori fisici sono dovuti agli eccessi dell’anima, che si lascia dominare dalle passioni.

Ipparco e l'autoconoscenza

Sulla linea di Democrito si trova un frammento di Ipparco da Stobeo, che esorta gli uomini all’autoconoscenza, con strada inderogabile il riconoscimento del dolore. Gli uomini, auto-conoscendosi, scopriranno di essere mortali, sovraccarichi di dolore, afflitti da molti mali, di salute cagionevole, così come la caducità dei beni presenti. Ciò vale per tutti, potenti e non.

La saggezza come medicina

Tale diagnosi della situazione umana genera un consiglio, cioè occuparsi della sapienza e saggezza, non cercando i beni inferiori ma quelli nobili e belli che può donare soltanto la filosofia. Siamo già quasi in una posizione che anticipa i temi del platonismo. Democrito, in ogni caso, per il semplice fatto che è impossibile trovare un uomo che non abbia provato la sua dose di dolore, tutto ciò dovrebbe essere una medicina sufficiente a farcelo accettare. Pur sempre vero però che gli stolti emettono giudizio soltanto quando sono provati dal dolore e dalla sofferenza, quindi per loro non è il ragionamento maestro, ma soltanto l’esperienza.

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