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Concetti Chiave

  • Il termine greco "aistesis" significa percezione o sensazione, legato al verbo "aitzo" che significa respirare.
  • Per i greci di Omero, la coscienza era collegata al respiro e alle emozioni, connesse alla respirazione sanguinea.
  • Le condizioni dei polmoni influenzano la mente, evidenziando l'importanza del respiro nel sentire e percepire.
  • Prima del discorso estetico, esisteva una mentalità estesiologica che considerava l'empatia e l'affettività del pensiero.
  • Nel 1700, l'estetica si sviluppa parallelamente alla biologia, segnalando l'importanza del senso estetico anche negli animali.

Indice

  1. Il significato di aistesis
  2. L'estetica e la biologia

Il significato di aistesis

Il termine greco aistesis vuol dire percezione o sensazione, è onnesso al verbo aitzo ossia respirare. Percepire è quindi un accorgerci di essere vivo, per i greci di Omero la coscienza si identifica al respiro connesso alla respirazione sanguinea, e con il respiro vengono coinvolte le emozioni. Il sentire è un inspirare attraverso il principio vitale che ha la propria sede fisiologica nei polmoni, tanto che le condizioni dei polmoni di un uomo determinano anche le condizioni della sua mente. Le più antiche testimonianze testuali permettono di considerare l’ipotesi di una formazione di una mentalità estesiologica (collocazione carnale empatico affettiva del pensiero) prima ancora che si inizi qualsiasi tipo di discorso estetiologico.

L'estetica e la biologia

Quando il discorso dell’estetica si avvia in chiave disciplinare nella seconda metà del 700, il suo parto avviene contemporaneamente a quello della scienza del vivente, ossia la biologia, segnala la specificità dello studio del vivente rispetto all’indagine fisica e matematica. Non è un caso che le due scienze sorgano in un giro di anni così stretto, del resto proprio nel nostro tempo la ricerca estetologica è tornata con più forza a interrogare le scienze circa la messa a fuoco di quell’attitudine ormai accertata anche negli animali che siamo soliti chiamare “senso estetico della bellezza”.

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