
E’ meglio la tesina o il percorso? In questo periodo moltissimi ragazzi devono cominciare a pensare al lavoro da portare all’esame di terza media, ma altrettanti non hanno le idee chiare sulle differenze tra percorso e tesina.
Maria Pasquarelli, docente delle scuole medie, ha svelato a Skuola.net tutti i segreti per scegliere la soluzione migliore: secondo la prof, il percorso è preferibile, ma molti studenti trovano più facile mettere per iscritto i vari argomenti in un vero e proprio elaborato, oppure i loro prof impongono loro la vecchia e cara tesina: per questo scopriremo i segreti per scriverne una davvero brillante.
Vantaggi e svantaggi
La tesina, rispetto al percorso, consente di esercitarsi e memorizzare un discorso articolato potendo contare sul ragionamento scritto. La paura di moltissimi di voi è infatti quello della scena muta! La tesina invece obbliga a elaborare i punti, collegarli e sviluppare un discorso che fissa nella mente i vari argomenti. Inoltre, si possono prevedere le eventuali domande e, quindi, fissare, attraverso la scrittura, tutte le possibili argomentazioni. Ma secondo la professoressa Maria Pasquarelli “ il percorso è preferibile, perché permette di collegare, nel colloquio pluridisciplinare, tutte le materie oggetto di esame e pertanto è consigliabile rispetto alla tesina che potrebbe risultare poco organica e ampia o mancante della trattazione di qualche argomento”.
L'argomento giusto
Ecco il consiglio della prof sugli argomenti : “si può partire da qualsiasi argomento, anche di attualità, basta che sia inerente al percorso scolastico dell'ultimo anno e che permetta il collegamento fra le materie. Si può anche partire da un argomento che ci interessa particolarmente (es. sport, informatica, musica o cinema, internet...) basta che tale argomento si presti ad "agganciare" tutti gli altri “.Comunque, sempre meglio parlarne prima con i prof e farsi consigliare. Puntare su una tematica diversa da quella scelta dai compagni è comunque una buona idea: scartate subito le più popolari in classe e giocate di fantasia, così catturerete l'attenzione dei professori. Se scegliete il percorso, pensate a una mappa concettuale da distribuire alla commissione prima del colloquio o una presentazione con Power-Point.
Aiuto i collegamenti
Non è sempre necessario trattare tutte le discipline, ma una gran parte si. Fare dei buoni collegamenti attesta la vostra capacità di analisi, sintesi e la vostra “agilità” nel trattare un discorso multidisciplinare, cose importanti quasi quanto il contenuto del vostro lavoro. Se riuscite a fare dei collegamenti originali e ben strutturati, quindi, siete già a metà dell’opera. Prendetevi del tempo: se non vi vengono le idee, leggete e approfondite gli argomenti che vi piacciono di più, trovate spunti anche dall’attualità e dalla vita quotidiana o dai consigli di chi vi può dare una mano. “L'agitazione viene quando si fanno le cose all'ultimo minuto, non quando si è ha avuto abbastanza tempo per pensarci” sostiene la prof.
L'occhio vuole la sua parte
L'aspetto grafico, nella presentazione delle tesine o del percorso, è molto importante: serve a introdurre gli argomenti, dà l'idea che abbiate fatto un lavoro curato anche nella parte visiva. La prof consiglia: “la commissione penserà che abbiate preso sul serio il compito e vi siete impegnati a dovere. Infatti, la differenza tra un lavoro mediocre e uno brillante sta nella cura dei dettagli. Evitate di presentare un lavoro sciatto, ripetitivo, fatto superficialmente.”
Un bel respiro e via
Quando arriverà il momento, ricordate che la durata del colloquio orale durerà tra i 15 e i 30 minuti, ma non vi spaventate: il tempo volerà e vi sembrerà, anzi, di non averne abbastanza. Per questo è importante, anche per gestire l’ansia, prepararsi un discorso di presentazione della propria tesina che duri circa 15 minuti. Se vi può aiutare, preparare una presentazione in Power-Point renderà la presentazione più facile per voi e più completa per la commissione.Carla Ardizzone