Esame di terza media, certificazione delle competenze: cos'è e chi la ottiene

La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili nel descrivere i risultati del percorso formativo.

Tale operazione, pertanto, piuttosto che come semplice trasposizione dei voti in pagella delle singole materie, va intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati.

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Esame di terza media, certificazione delle competenze: che cos’è

È il documento che descrive il livello delle competenze chiave e di cittadinanza progressivamente acquisito dalle alunne e dagli alunni durante ed al termine del triennio scolastico, prima, seconda e terza media; analizzando tale certificazione, gli studenti, e le loro famiglie, potranno rendersi conto in quali ambiti di apprendimento hanno una maggiore attitudine e predisposizione. Ecco perché si parla di orientamento nell’ambito della certificazione delle competenze; significa che l’alunno viene per l'appunto orientato verso la scelta di uno specifico indirizzo delle scuole superiori anche in base a quanto riportato nel documento; a dire il vero, le iscrizioni per la secondaria di secondo grado avvengono nel mese di gennaio quando ancora non si è in possesso della certificazione. Ecco perché moltissime scuole e docenti dispongono incontri informali con le famiglie e i ragazzi in prossimità delle iscrizioni, cominciando ad illustrare ed a confrontarsi le/sulle attitudini ed inclinazioni per determinati campi del sapere, presenti negli alunni.

Certificazione delle competenze: chi la ottiene?

La certificazione delle competenze per gli alunni della terza media è compilata dal consiglio di classe durante lo scrutinio finale, quindi da tutti gli insegnanti. Quest’ultimi, nella maggior parte dei casi, conoscono i propri studenti da tre anni, quindi la stesura del documento non è un momento a sé stante, ma il risultato di un percorso di apprendimento duraturo nel tempo.
La certificazione delle competenze viene rilasciata al termine dell’esame di Stato soltanto agli studenti che lo superano. Oltre alle famiglie, il documento viene rilasciato all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo. Ogni singola scuola, nella sua autonomia, determina le modalità di consegna: cartacea, online o entrambe.

Esame terza media 2024: certificazione delle competenze e INVALSI

La certificazione delle competenze è integrata da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI - Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione - che descrive i livelli conseguiti dall'alunna e dall'alunno nelle prove nazionali di italiano/matematica e attesta le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale.
Come sappiamo, quest’anno le prove INVALSI non costituiscono requisito di ammissione agli esami, motivo per il quale, la certificazione delle competenze conterrà la medesima sezione INVALSI solo per gli studenti che hanno svolto le prove.

A cosa serve la certificazione delle competenze?

Con la certificazione si vuole richiamare l’attenzione sul nuovo concetto di competenza, che impone alla scuola e ai docenti di ripensare il proprio modo di procedere all'interno del percorso di insegnamento/apprendimento, suggerendo di utilizzare gli apprendimenti acquisiti nell’ambito delle singole discipline non come un fine ma come strumento strategico per giungere, da parte degli alunni, ad una maggiore consapevolezza di sé e crescita individuale. In tal senso, i singoli contenuti di apprendimento disciplinari rimangono i mattoni con cui si costruisce la competenza personale.
Non ci si può quindi accontentare di accumulare conoscenze, ma occorre trovare il modo di stabilire relazioni tra esse e con il mondo al fine di elaborare soluzioni ai problemi che la vita reale pone quotidianamente. Progettare l’attività didattica in funzione delle competenze e della loro certificazione richiede una professionalità docente rinnovata e attenta alle domande, anche e soprattutto implicite, che possono venire dagli alunni.

Antonio Marchetta