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Concetti Chiave

  • Il riciclaggio delle fibre degli stracci storicamente avveniva raccogliendo materiali in fibra naturale e rielaborandoli in filande.
  • La città di Prato in Toscana era un centro rinomato per il riciclaggio della lana, dove si trasformavano stracci in nuovi filati.
  • Il moderno riciclaggio dei tessuti è complicato da fattori come la presenza di fibre sintetiche e i costi di scoloritura e rimozione di accessori.
  • Attualmente, gli stracci riciclati vengono utilizzati per creare materiali di riempimento come isolanti e pannelli.
  • Associazioni di volontariato raccolgono vestiti usati, molti dei quali vengono inviati a Paesi poveri o centri di accoglienza.

Indice

  1. Il riciclaggio degli stracci
  2. Difficoltà nel riciclaggio tessile
  3. Raccolta e distribuzione dei vestiti

Il riciclaggio degli stracci

Fino al 1960 c'era lo stracciaio che raccoglieva gli “stracci” fatti di fibra naturale omogenea (lana al 100%, cotone 100%). Poi li vendeva a una filanda che faceva il riciclaggio: il tessuto disfatto per ricavare le fibre, che venivano poi filate per riottenere un filato. In Italia il centro più famoso era la città di prato (in Toscana), dove si riciclavano gli stracci di lana.

Difficoltà nel riciclaggio tessile

Ogni questo tipo di riciclaggio è difficoltoso per vari motivi: le operazioni di scoloritura e rimozione di fibbie sono costose; i tessuti di lana sono spesso mescolati con fibre sintetiche, circa 10%, che rinforzano i filati ma creano problemi alla mescola delle fibre.

Oggi, dagli stracci si ottengono materiali di riempimento: isolante per le macchine, feltro, coni delle casse audio, pannelli e imballaggi. Il 10% dei vestiti raccolti è inutilizzabile ed è smaltito nelle discariche.

Raccolta e distribuzione dei vestiti

La raccolta dei tessuti avviene principalmente a opera di Associazioni di volontariato, che dispongono sul territorio dei raccoglitori nei quali si possono mettere i vestiti usati che non indossiamo più. I vestiti sono poi portati nei centri di raccolta dove viene effettuata una cernita da parte di addetti.

La maggioranza di questi vestiti (circa il 60%) è ancora in condizioni tali da poter essere indossata. Questi vestiti vengono allora spediti in Paesi poveri o in alternativa, vengono donati a centri di accoglienza per persone povere, che li distribuiscono a chi ne ha bisogno.

Domande e risposte