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Concetti Chiave

  • Il Piano Regolatore Generale regola lo sviluppo edilizio dei centri abitati tramite norme definite dal Comune con l'aiuto di esperti in urbanistica.
  • Comprende planimetrie del territorio comunale che indicano la rete stradale, le vie di comunicazione e le aree edificate e non edificate.
  • Le zone sono classificate in residenziali, produttive, di uso pubblico e di rispetto ambientale, ciascuna identificata con colori distinti.
  • Per le aree da costruire, si determinano l'indice di fabbricabilità edilizia e le norme su altezza edifici, larghezza strade e distribuzione attrezzature urbane.
  • Il Piano affronta problemi urbani prescrivendo provvedimenti specifici, come il trasferimento di attività dannose in zone più idonee.

Il Piano Regolatore Generale

Il Piano Regolatore Generale è il complesso delle norme che regolano lo sviluppo edilizio dei centri abitati. Il progetto e la compilazione del Piano Regolatore sono affidati al Comune che si avvale di ingegneri e architetti esperti in urbanistica. È composto da più planimetrie di tutto il territorio comunale, in cui vengono segnate la rete stradale, le vie di comunicazione principali, le aree già costruite e quelle ancora da costruire con l’indicazione del loro utilizzo.

Per rendere le mappe leggibili più facilmente si adoperano colori diversi per individuare le varie zone che vengono così suddivise:

- residenziali (già costruite, da costruire, in espansione);
- produttive (industriali, agricole, commerciali);
- di uso pubblico (aree verdi, giardini, ospedali, comandi di polizia, scuole, università, biblioteche, servizi di quartiere);
- di rispetto ambientale, a vincolo speciale (interesse storico, paesaggistico, monumentale).
Per le aree ancora da costruire, viene stabilito l’indice di fabbricabilità edilizia, cioè il rapporto tra le superfici occupate e quelle da lasciare libere. Altre norme fissano l’altezza massima degli edifici, la larghezza delle strade, la distribuzione delle attrezzature urbane necessarie.
Il Piano Regolatore, redatto dopo aver analizzato i problemi della città, prescrive i provvedimenti che il Comune dovrà prendere: per esempio si può stabilire che le attività che recano danno alla comunità circostante saranno trasferite in zone più idonee, sostituite da aree verdi o spazi utili all'uso pubblico. Ogni città presenta problemi simili, ma le soluzioni variano in rapporto alle dimensioni e alla struttura stessa dell’aggregato urbano e alla volontà politica degli amministratori di affrontare più o meno seriamente i problemi.

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