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Habilis
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Concetti Chiave

  • L'elettricità nei conduttori si distribuisce solo sulla superficie esterna, come dimostrato da esperimenti scientifici.
  • All'interno di un conduttore cavo, come una sfera metallica, non ci sono cariche elettriche presenti.
  • M. Faradat ha confermato che in una gabbia metallica isolata, l'interno rimane privo di cariche anche se l'esterno è elettrizzato.
  • L'elettricità non si distribuisce uniformemente su conduttori con forme diverse da quella sferica, accumulandosi maggiormente sui punti di maggior curvatura.
  • I parafulmini sfruttano la proprietà dispersiva delle punte per proteggere le strutture, disperdendo le cariche elettriche nel terreno.

L'elettricità nei conduttori

A conclusione degli argomenti trattati, occorre tener presente che negli isolanti l'elettricità rimane sulla parte strofinata, mentre nei conduttori si propaga su tutto il corpo. Ma dove e come si distribuisce l'elettricità nei conduttori?
-E' provato sperimentalmente che nei corpi conduttori l'elettricità si distribuisce soltanto sulla superficie esterna. Lo dimostrò G.B. Becarica professore di fisica all'Università di Torino, ricorrendo al pozzo di Becaria, costituito da una sfera metallica, cava e isolata, avente in alto un foro. Pertanto, quando il conduttore è cavo, nel suo interno non vi sono cariche elettriche.
L'elettricità risiede tutta sulla superficie esterna, anche se il conduttore è una rete metallica. Lo provò M. Faradat fisico inglese, con un celebre esperimento: si rinchiuse in una grande gabbia metallica isolata e in essa sistemò degli elettroscopi sensibilissimi. Fece quindi elettrizzare la gabbia: mentre la parte esterna divenne così carica di elettricità da provocare scintille, nell'interno gli elettroscopi non manifestano alcun stato elettrico.
-L'elettricità però non si distribuisce uniformemete sui conduttori, a meno che essi abbiano la forma sferica.
Sui conduttori di forma allungata, l'elettricità si accumula maggiormente nei punti di maggior curvatura. Quindi, sugli spigoli vivi e sopra le punte le cariche elettriche si accumulano in tale quantità che sfuggono respingendosi, si disperdono ed elettrizzano l'aria circostante. Per il potere dispersivo delle punte, i conduttori muniti di una o più punte non possono conservare l'elettrizzazione.
Questa proprietà dispersiva delle punte trova applicazione nel parafulmine, inventato da Beniamino Franklin, industriale, scienziato e statista americano. Il parafulmine consiste in un'asta metallica appuntita, collegata al suolo per mezzo di un buon conduttore che termina con una lastra metallica infissa nel terreno.

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