Concetti Chiave
- Il disastro di Chernobyl del 1986 fu causato da un errore umano, portando alla fusione del reattore e alla dispersione di particelle radioattive in Europa.
- La dispersione di sostanze radioattive provocò numerosi decessi e l'insorgenza di gravi malattie nella popolazione colpita.
- Nonostante i rischi, il nucleare ha applicazioni positive nel campo medico, come la radioterapia, che utilizza radio farmaci per trattare tumori.
- La radioterapia è efficace nel distruggere cellule tumorali quando le radiazioni sono dirette su aree specifiche, migliorando la salute dei pazienti.
- Il carbonio 14, una forma radioattiva, è utilizzato per datare reperti archeologici, funzionando come un orologio temporale per determinare l'età dei fossili.
Il disastro di Chernobyl
Quando si parla di radioattività si pensa al disastro avvenuto a Chernobyl il 26 aprile 1986, quando, a causa di un errore umano si verificò la fusione del reattore con conseguente dispersione nell’ambiente di particolati radioattivi.
Questi elementi furono trasportati dalle correnti d’aria in tutta Europa. La dispersione di sostanze radioattive nell’ambiente naturale causò moltissimi morti e l’insorgenza di gravi patologie.
Ma il nucleare usato nel campo della di agonistica e della cura medica, rappresenta un possibile rimedio per alcuni gravi malattie, come nel caso della radioterapia.
Tali dosi sono mortali quando vengono irridiate su tutto il corpo, ma, se vengono invece opportunamente dirette su una piccola zona interessata, distruggono le cellule tumorali con notevoli benefici per il paziente. Oggi è molto usato il carbonio 14, radioattivo, per la datazione dei reperti archeologici.
È come se il carbonio 14 rappresentasse un orologio temporale, con cui è possibile determinare il periodo di fossilizzazione o la datazione di un reperto archeologico.