Concetti Chiave
- L'acquacoltura offre una soluzione al crescente impoverimento delle risorse naturali, causato dalla crescente domanda di prodotti ittici e dall'inquinamento delle acque.
- L'allevamento di pesci in Italia include specie come trota iridea, pesce gatto e storione, praticato in modalità intensiva o per riproduzione e crescita.
- L'allevamento di molluschi, come ostriche e cozze, è particolarmente sviluppato nel sud Italia, utilizzando sistemi di sospensione su pali.
- Le spigole e le orate sono allevate intensivamente in condizioni controllate, grazie a tecniche moderne come vasche in calcestruzzo e gabbie galleggianti in mare aperto.
- Gli avannotti di spigola e orata sono prodotti in avannotterie, con l'allevamento che beneficia di acque riscaldate per accelerare la crescita delle specie carnivore.
L'acquacoltura
La richiesta sempre crescente di prodotti da pesca e l’inquinamento delle acque stanno provocando a livello mondiale un considerevole impoverimento delle risorse naturali. Una soluzione al problema può essere l’acquacoltura, cioè l’allevamento di pesci, molluschi e crostacei.
L’allevamento dei pesci (piscicoltura) può essere intensivo, quando copre l’intero ciclo biologico della specie, dalla nascita al raggiungimento della taglia commerciale: in Italia sono allevati in questo modo la trota iridea, il pesce gatto, lo storione, la carpa, il branzino e l’orata.
Un esempio di acquacoltura: l’allevamento di spigole e orate
Le spigole e le orate sono tra i pesci più richiesti e apprezzati dai consumatori. Per tale motivo negli ultimi anni si è sviluppato l’allevamento intensivo di queste specie. L’acquacoltura di specie marine e salmastre viene praticata sulle coste, in stagni e lagune costiere, in aree vicine agli estuari dei fiumi ed in baie protette. L’allevamento moderno viene fatto sia in bacini chiusi, collocati in aree costiere, sia in gabbie galleggianti sistemate in mare aperto. La gran parte degli avannotti (pesci appena nati) di spigola e orata utilizzati per le semine sono prodotti nelle avannotterie. La disponibilità di acque riscaldate tra autunno e primavera permette di accelerare la crescita. Le spigole crescono meglio se allevate in condizioni di temperatura favorevole: possono raggiungere 350-500 grammi in 15-20 mesi, mentre le orate i 400 grammi in 12-15 mesi. L’allevamento avviene in vasche viene praticato in bacini di calcestruzzo, profondi 1 m, di dimensioni tra 200 e 300 mq, o rivestiti di PVC fino a 2000 mq. L’allevamento in gabbia è attualmente il sistema più usato per l’acquacoltura della spigola e dell’orata in Mediterraneo. In quasi tutti gli impianti in gabbie, l’allevamento dei giovanili è preceduto da un periodo di preingrasso degli avannotti (2-3 mesi) praticato in impianti a terra. Queste due specie sono carnivore e sono allevate con l’uso di mangimi provenienti prevalentemente da farina di pesce.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali specie allevate nell'acquacoltura in Italia?
- Quali sono i metodi di allevamento utilizzati per le spigole e le orate?
- Quali sono i vantaggi dell'acquacoltura rispetto alla pesca tradizionale?
- Come viene accelerata la crescita delle spigole e delle orate?
In Italia, le principali specie allevate nell'acquacoltura includono la trota iridea, il pesce gatto, lo storione, la carpa, il branzino e l'orata.
Le spigole e le orate vengono allevate in bacini chiusi o in gabbie galleggianti in mare aperto, con un periodo di preingrasso degli avannotti in impianti a terra.
L'acquacoltura offre una soluzione al problema dell'impoverimento delle risorse naturali causato dalla pesca e dall'inquinamento, permettendo un controllo maggiore sul ciclo biologico delle specie allevate.
La crescita delle spigole e delle orate viene accelerata grazie alla disponibilità di acque riscaldate tra autunno e primavera, che favoriscono condizioni di temperatura ottimali.