Concetti Chiave
- La velocità in fisica è il rapporto tra spazio percorso e tempo impiegato, mentre in sport è la capacità di eseguire gesti rapidamente.
- Lo sviluppo della velocità è influenzato dal patrimonio genetico, in particolare dalla qualità delle fibre muscolari veloci.
- Sistema nervoso e muscolare sono cruciali: velocità di reazione e di contrazione determinano l'efficienza.
- Fattori chiave includono sincronismo neuromotorio, tipo di fibre muscolari, forza veloce, elasticità muscolare, tecnica e concentrazione mentale.
- Il periodo ottimale per sviluppare la velocità è tra i 13 e i 15 anni, con possibilità di trasformare fibre lente in veloci.
In fisica la velocità viene definita come il rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo.
In ambito sportivo la velocità (o rapidità) è quella qualità motoria condizionale che ci dà la capacità di eseguire un gesto nel minor tempo possibile. Sono espressioni di velocità sono quei gesti che hanno tempi d'azione relativamente brevi (attivati dall'energia ottenuta con meccanismo anaerobico alattacido).
Lo sviluppo di questa qualità è strettamente legato al patrimonio genetico: le possibilità di migliorare la velocità dipendono infatti dalla qualità di fibre veloci (fibre bianche) che i muscoli possiedono.
Tale qualità è condizionata sopratutto dalla funzionalità e dall'efficienza del sistema nervoso (velocità di reazione) e di quello muscolare (velocità di contrazione).
I fattori che la determinano, sono:
La velocità comincia a svilupparsi molto presto, tra 1 e 6 anni, e ha il suo massimo sviluppo tra i 13 e i 15 anni.
Il periodo migliore per sviluppare la velocità è dunque quello che precede la pubertà, in cui sembra sia possibile trasformare almeno una minima parte delle fibre lente in fibre veloci, incrementando sia pure di poco le potenzialità delle prestazioni veloci.