melaisa
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Concetti Chiave

  • Quando una persona sta annegando, è rischioso avvicinarsi a nuoto per salvarla, poiché potrebbe aggrapparsi al soccorritore e trascinarlo sott'acqua.
  • È consigliabile lanciare un galleggiante o una corda, oppure avvicinarsi con una barca per offrire un aiuto sicuro.
  • Nel caso in cui l'aiuto arrivi tardi e la persona sia priva di sensi, è cruciale intervenire rapidamente con respirazione artificiale e massaggio cardiaco.
  • La respirazione artificiale si esegue comprimendo e rilasciando il torace del paziente, ripetendo il movimento almeno 12 volte al minuto.
  • Il massaggio cardiaco, da eseguire premendo sullo sterno, deve essere compiuto almeno 60 volte al minuto, senza interrompere fino all'arrivo dei soccorsi.

Indice

  1. Pericoli del salvataggio in acqua
  2. Intervento tempestivo in caso di annegamento
  3. Tecniche di respirazione artificiale
  4. Importanza del massaggio cardiaco
  5. Non interrompere le manovre di soccorso

Pericoli del salvataggio in acqua

Una persona che sta annegando, se un soccorritore si avvicina a nuoto, tenta istintivamente di aggrapparsi a lui e lo trascina così sotto acqua. Quindi, a meno di aver frequentato un corso per salvataggio in acqua, è meglio non fare una cosa del genere perché, oltre a non arrecare alcun vantaggio alla persona in pericolo, ne creerebbe uno gravissimo per entrambi. Pertanto è molto meglio lanciare un galleggiante o una corda o stendere una canna a cui aggrapparsi o, meglio ancora, avvicinarsi con una barca.

Intervento tempestivo in caso di annegamento

Se invece l’aiuto giunge troppo tardi e la persona in acqua è già svenuta o, peggio, non riesce più a respirare e il cuore non batte più, allora l’intervento dovrà essere velocissimo e servirà veramente a salvare l’individuo.

Prima di tutto bisogna portare l’annegato al-l’asciutto, pulire con cura la bocca dal fango e dalla sabbia, quindi liberarlo dai vestiti e mettere in pratica alcuni accorgimenti semplici ma veramente utili. Il primo intervento deve essere diretto a facilitare la respirazione e la circolazione del sangue e questo lo si può fare con il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale.

Tecniche di respirazione artificiale

Lo scopo della respirazione artificiale è quello di riprodurre artificialmente e forzatamente gli atti respiratori. Essa può essere praticata con vari metodi. Il più semplice e rapido è il seguente: medico inginocchiarsi dietro la testa dell’annegato, afferrare i suoi polsi, quindi incrociare le mani del paziente comprimendole sul torace, cosicché l’aria esca dai polmoni; subito dopo, portare all’esterno le braccia della vittima in modo da far entrare l’aria nei polmoni. Questo movimento va ripetuto almeno 12 volte al minuto.

Importanza del massaggio cardiaco

Contemporaneamente alla respirazione artificiale sarebbe conveniente praticare il massaggio cardiaco per aiutare la circolazione del sangue. Occorre cioè premere molto forte sullo sterno della vittima con le proprie mani e quindi rilasciare; questo movimento deve essere compiuto almeno 60 volte al minuto: così facendo, il cuore viene « spremuto » e spinge il sangue in circolo.

Non interrompere le manovre di soccorso

Nel compiere tutte queste manovre, sia in attesa dell’ambulanza che durante il trasporto, una cosa non bisogna dimenticare, quella di non smettere mai dì praticare la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco anche se il malato non accenna a riprendersi; così facendo, si aumenta di molto la possibilità che i medici in ospedale riescano a salvarlo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il rischio principale per un soccorritore che si avvicina a nuoto a una persona che sta annegando?
  2. Il rischio principale è che la persona in pericolo tenti istintivamente di aggrapparsi al soccorritore, trascinandolo sotto acqua, creando un grave pericolo per entrambi.

  3. Quali sono le prime azioni da compiere se la persona in acqua è già svenuta o non respira più?
  4. Bisogna portare l'annegato all'asciutto, pulire la bocca da fango e sabbia, liberarlo dai vestiti e iniziare la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco per facilitare la respirazione e la circolazione del sangue.

  5. Come si esegue correttamente la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco?
  6. La respirazione artificiale si esegue comprimendo e rilasciando il torace per far uscire e entrare l'aria nei polmoni, ripetendo il movimento almeno 12 volte al minuto. Il massaggio cardiaco si esegue premendo forte sullo sterno almeno 60 volte al minuto per aiutare la circolazione del sangue.

Domande e risposte