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Codice di comportamento
Il 1°soccorso è l'aiuto che il soccorritore da al ferito mentre aspetta l’arrivo del medico
Il comportamento e gli obblighi nei confronti del ferito in un incidente o un malore sono regolati dalla legge infatti qualsiasi persona coinvolta deve fermarsi altrimenti commette un reato di omissione di soccorso (articolo 593 del codice penale) la legge però obbliga solo ad avvertire i soccorsi 112 non ad intervenire, si consiglia di intervenire solo quando si è preparati oppure è grave e i soccorsi sono in ritardo, la persona che interviene si assume la piena responsabilità
Nel frattempo per evitare che la situazione peggiori bisogna:
rendere l'ambiente sicuro cioè allontanare tutti dal ferito fin quando non c’è più pericolo
valutare il suo stato di coscienza chiamandolo ad alta voce:
se non risponde bisogna scuoterlo dolcemente per le spalle o pizzicarlo sul muscolo trapezio (sopra la clavicola) per vedere la sua reazione
se risponde bisogna vedere la sua capacità di orientarsi nello spazio/tempo e se la sua respirazione e situazione locale sono regolari (dove sente male e se riesce a muoversi)
chiamare il 118 (oggi 112)
Durante la valutazione
se l'infortunato risponde e l’ambiente è sicuro:
- cosa fare bisogna lasciare l’infortunato dove si trova, capire cos’è successo e chiamare il 118
- cosa non fare non bisogna muovere/spostare l’infortunato né dargli da bere/mangiare e guardare le sue condizioni per aiutarlo
- in caso di urgenza medica bisogna medicare le ferite, immobilizzare le fratture, calmare l'infortunato e alleviargli il dolore mettendolo nella giusta posizione e proteggendolo dal freddo, caldo o pioggia fin quando arrivano i soccorsi
se l’infortunato non risponde: significa che è incosciente quindi bisogna chiamare i soccorsi e mettere la vittima in posizione supina così si aprono le vie aeree e si applica la manovra GAS (guarda ascolta e senti):
se respira si mette in posizione laterale di sicurezza e si aspettano i soccorsi
se non respira (emergenza assoluta) bisogna chiamare il 118 dicendo che è incosciente e manca il respiro e poi si fa la rianimazione cardio polmonare (RCP) che non può essere interrotta
Classificazione degli infortuni
Per intervenire bisogna valutare la gravità del danno:
urgenze= sono i traumi e le situazioni meno gravi, è più importante l’intervento della rapidità quindi è meglio aspettare un medico
emergenze= sono situazioni a rischio di vita e quindi serve un intervento rapido e immediato; sono situazioni in cui è compromessa la capacità respiratoria/circolatoria
Come si effettua la chiamata al 118
È importante comunicare al 118:
il n°del telefono da cui si chiama
il luogo esatto dell’incidente indicando dei punti di riferimento se è possibile
il tipo e la gravità dell’incidente
il n°, il sesso e l’età approssimata degli infortunati coinvolti e le loro lesioni
se la vittima respira ed è cosciente o incosciente
Posizioni di sicurezza
Se la persona infortunata è incosciente e vomita oppure respira con difficoltà per lasciare le vie aeree libere impedendo alla lingua che lo soffochi bisogna metterla in posizione laterale di sicurezza cioè con il capo iperesteso e la bocca aperta, poi bisogna:
mettersi in ginocchio in parte all’infortunato
slacciare ciò che stringe esempio cinture
spingere delicatamente il capo all’indietro e sollevare il mento mettendo una mano sulla fronte l’altra sotto la punta del mento (anche sotto la nuca)
aprire la bocca e liberarla eventualmente da corpi estranei esempio denti rotti o cicca
stendere in modo perpendicolare al corpo il braccio dell'infortunato verso di noi e flettere la gamba opposta, e afferrando l’anca e la spalla ruotare il corpo del soggetto verso braccio steso portando l'infortunato sul fianco
iperestendere nuovamente il capo mettendo una mano sopra la fronte e una sotto la nuca, posare il ginocchio della gamba destra a terra e sistemare il braccio destro piegato al gomito con la mano che tocca a terra per sostenere la parte superiore del corpo
Prevenzione attiva e passiva
La prevenzione è un elemento fondamentale dell’azione, infatti prima di fare movimenti fisici impegnativi bisogna avere una preparazione psicofisica adeguata per attivare il sistema cardiovascolare, respiratorio e nervoso e favorire la massima elasticità muscolare; è utile anche sapere come compiere il movimento e utilizzare bene gli spazi (prevenzione attiva)
Bisogna intervenire sullo stato generale di buona salute/benessere con giuste abitudini di vita (prevenzione passiva) esempio alimentazione, riposo e abbigliamento e attrezzature adeguate per evitare traumi
Un'azione preventiva deve tener conto dell’efficienza degli oggetti usati e della disponibilità del materiale di soccorso esempio borsa del ghiaccio e garze sterili
Contusioni
Sono lesioni traumatiche provocate da un urto diretto che si verificano quando il muscolo è in contrazione e di solito ledono solo la sottocute con un versamento di sangue sotto la pelle (ecchimosi ) che si risolve da solo in pochi giorni, ma il nano può essere anche più grave e colpisce i tessuti più profondi
La zona contusa è dolorante e gonfia, il versamento di sangue può formare anche un’ematoma intramuscolare e serve un intervento con una siringa per svuotare la sacca di sangue e più giorni, quando il sangue si raccoglie in una cavità articolare esempio gomito o ginocchio si parla di emartro, l’articolazione è calda, livida, gonfia e dolente e non ci si riesce a muovere
Si interviene con il ghiaccio o con garze bagnate con acqua fredda per fermare il sangue, bisogna mettersi a riposo e usare una pomata
Ferite
Dopo un trauma con un corpo tagliente si crea una rottura nei tessuti si ha una ferita che può essere:
superficiale se interessa la cute e sottocute
profonda se coinvolge vasi e muscoli
penetrante quando sono coinvolti anche organi e cavità naturali
Può essere provocata da diversi oggetti che la differenziano:
ferita da taglio= la pelle viene sezionata nettamente e sanguina molto
ferita da punta= sanguina meno ma si infetta più facilmente
ferita lacero-contusa= dopo una contusione la pelle nella zona colpita ha bordi irregolari
escoriazioni (abrasione)= è una lesione superficiale per via di uno sfregamento della pelle contro una superficie dura
se la ferita è lieve basta lavarla con una garza con disinfettante e la medicazione verrà fissata con una benda non troppo stretta o con un cerotto
se la ferita è profonda e continua a sanguinare bisogna fermare l'emorragia con una medicazione compressiva e poi andare in porto soccorso per farsi mettere i punti
Anche dopo una ferita lieve bisogna fare l’antitetanica entro le 24 ore dall’infortunio e non bisnonna mai usare l'alcol come disinfettante perché aumenta la perdita di sangue e non è efficace contro batteri
Emorragie
È una fuoriuscita di sangue dei vasi e può essere:
interna= il sangue si raccoglie dentro l’organismo
esterna= il sangue fuoriesce
In base al vaso leso ci sono 3 tipi di emorragia:
arteriosa= è la più grave e il flusso di sangue è rosso vivo perché è ricco di ossigeno che proviene dal cuore e quindi sotto pressione esce zampillando senza fermarsi in base al battito cardiaco
venosa= il flusso di sangue è rosso scuro perché c’è meno ossigeno ed esce in modo costante e uniforme
mista= è la più frequente e interessa piccoli vasi venosi arteriosi
Si interviene con una medicazione compressiva con più garze
Emorragia dal naso
È la perdita di sangue dal naso dopo un colpo, intenso sforzo o forte starnuto
L’emorragia nasale è chiamata anche epistassi e può causare una forte perdita di sangue che può essere ingerito provocando vomito o soffocamento
Si interviene facendo sedere l'infortunato con la testa inclinata in avanti e premere i lati del naso per 10 minuti applicando il ghiaccio e una spugna di acqua fredda sulla fronte
Se insieme al sangue c’è un liquido limpido significa che potrebbe esserci una frattura cranica
Crampo muscolare
È una contrattura muscolare involontaria, acuta e improvvisa causata dall'eccessivo affaticamento fisico quando c’è una forte sudorazione, freddo o posizioni forzate a lungo Il muscolo è duro e dolorante e sembra di non riuscire ad usarlo
Si interviene facendo pressione con un massaggio o con la borda dell’acqua calda perché il caldo aiuta il rilassamento
Stiramento muscolare
È l’allungamento eccessivo di poche fibre muscolari ed è il grado più semplice di lesione muscolare per via di una tensione eccessiva del muscolo
C’è un dolore forte e improvviso, si riesce ad usare lo stesso il muscolo ma con il movimento ricompare impedendo di continuare l’attività
La guarigione è spontanea e il muscolo recupera la sua piena funzionalità con 5/6 giorni di riposo
Strappo muscolare
Quando l’eccessivo stiramento provoca la lacerazione delle fibre muscolari si tratta di distrazione o strappo muscolare
È una lesione frequente negli sport e può interessare 1 o + muscoli
C’è un dolore improvviso e molto acuto anche con un piccolo movimento infatti non ci si può muovere
Può essere di:
1°grado= meno grave
2°grado= più grave
3°grado= è il più grave e interessa tutto il muscolo
Si interviene con la tecnica RICE cioè porre l'infortunato in posizione di riposo mantenendo decontratta la muscolatura interessata, non si devono massaggiare le fibre lese ma usare subito il ghiaccio per 48 ore, per circa 10 giorni il muscolo deve restare assolutamente a riposo
Tendinopatie
Sono infiammazioni delle strutture tendinee per via di un’eccessiva sollecitazione o microtraumi nel tempo o nell’allenamento
tendinite (acuta)= infiammazione traumatica di un tendine o di una sua parte che è frequente nello sport o in un lavoro particolare, c’è dolore, incapacità funzionale con arrossamento e gonfiore
tendinosi (cronica quindi è più grave)= infiammazione cronica del tendine e della guaina tendinea, succede negli atleti quindi il tendine viene indebolito
Si interviene lasciando a riposo il soggetto o con impacchi di ghiaccio in attesa del medico (tecnica RICE)
Tecnica rice
R=REST: Riposo
I= ICE: Ghiaccio
C=Compression: compressione
E=Elevation: elevazione
È la soluzione migliore dopo un trauma muscolo-scheletrico
Il riposo serve per recuperare l'integrità fisica, il ghiaccio è antinfiammatorio e limita la percezione del dolore infatti viene applicato 3/4 volte al giorno per circa 20 minuti non direttamente sulla pelle, la compressione si fa con un apposito bendaggio e l’elevazione serve a drenare il versamento e limitare l’edema per un recupero più rapido
Distorsione
È l'allontanamento temporaneo dei 2 capi articolari con difficoltà di movimento
Infatti è la fuoriuscita temporanea di un capo articolare dalla propria sede naturale con un ritorno immediato e spontaneo nella sede giusta
È causata da una forte sollecitazione dell'articolazione su piani diversi da quello del normale movimento
Lo spostamento dei capi articolari causa la distensione e a vuole anche la rottura dei tessuti e dei vasi sanguigni vicini determinando:
forme semplici= con gonfiore, edema e possibilità di emartro
forme più gravi= con tumefazione dell’edema e instabilità articolare, il dolore è spontaneo e si aggrava col movimento
Si interviene con la tecnica RICE: interrompere l’attività, applicare ghiaccio/acqua fredda per ridurre il dolore e il gonfiore, sollevare la parte dolorante e fasciare per limitare l’edema perché l’eventuale immobilizzazione dell'articolazione spetta al medico con una fasciatura o il gesso
Lussazione
È l’impossibilità di movimento
È lo spostamento permanente dei capi articolari fuori nella propria sede fisiologica
Quando tra i rapporti articolari ci sono dei punti di contatto si tratta di sub-lussazione
È causata da un colpo violento e provoca una grave lacerazione della capsula articolare e dei legamenti
C’è un dolore fortissimo che peggiora muovendosi, l’incapacità funzionale e l’edema e l’articolazione ha delle deformità per lo spostamento dei capi articolari per il gonfiore
Si interviene con la tecnica RICE: mettere l'articolazione colpita a riposo con la muscolatura rilasciata, mentre si aspetta il medico che deve intervenire immediatamente si calma il dolore con una borsa di ghiaccio
Frattura ossea
E la rottura di un osso dovuta a una forza capace di superare la resistenza dell'osso
Viene classificata in diversi modi in base al tipo:
di lacerazione= frattura completa, incompleta o frammentata
di trauma= diretto o indiretto
della posizione dei segmenti fratturati= composta o scomposta
Nella fattura esposta c’è la fuoriuscita dell'osso dalla cute quindi ci possono essere delle infezioni al contrario di quella chiusa che non esce
C’è dolore che aumenta nel tempo, il rumore della rottura, la tumefazione, l’impotenza funzionale, l’ipermobilità dei monconi oppure l'accorciamento o la rotazione di un arto
Si interviene:
non muovere l’infortunato per evitare che il peso sia sulla parte lesa, bisogna trovare la posizione in cui il soggetto sente sollievo
tagliare gli abiti che coprono la parte probabilmente fratturata e cercare i sintomi
quando c’è una frattura esposta bisogna solamente coprirle con garze
usare la borsa del ghiaccio per alleviare il dolore e l’ematoma
Evitare lo spostamento della parte fratturata immobilizzando le parti vicine mentre si aspetta il medico esempio la frattura del radio comporterà l’immobilizzazione del gomito e del polso, quella della tibia del ginocchio e del piede
Perdita dei sensi
È una temporanea perdita di coscienza per via della diminuzione dell'irrorazione sanguigna a livello cerebrale
È causata da un brusco abbassamento della pressione arteriosa e dalla frequenza cardiaca scatenato da stati emotivi o fisici come il dolore, la fatica e il digiuno
Il soggetto perde i sensi di modo graduale ma la perdita di coscienza non è mai totale c’è solo uno stato confusionale che riduce la reazione agli stimoli
I sintomi generali sono la sudorazione abbondante, il freddo, la nausea e l’offuscamento della vista
È diversa dallo svenimento (o sincope) perché in questo caso la perdita di coscienza è brusca
Si interviene mettendo il soggetto in posizione antishock cioè disteso a terra con i piedi sollevati (30 cm) per favorire l'afflusso di sangue al cervello e bisogna mantenere la posizione per 10 minuti anche dopo il ritorno allo stato di coscienza per evitare che si ripeta, non bisogna mai dare bevande alcoliche solo qualche sorso d'acqua dopo che il soggetto ha ripreso coscienza
Supporto di base delle funzioni vitali (BLS)
II supporto di base delle funzioni vitali (BLS: Basic Life Support) sono le procedure di rianimazione cardiopolmonare (RCP) necessarie per soccorrere un soggetto che ha perso coscienza oppure che ha una ostruzione delle vie aeree, è in apnea o in arresto cardiaco L'obiettivo è prevenire i danni cerebrali infatti se alle cellule celebrali non arriva ossigeno (anossia cerebrale) dopo 4/6 minuti si hanno dei danni gravissimi
In caso di arresto cardiaco la perdita di coscienza e la fine della respirazione si verificano dopo 30 secondi, in caso di apnea o grave difficoltà respiratoria l'arresto cardiaco può avvenire dopo
Sequenza del BLS La sequenza del BLS è una serie di azioni e fasi di valutazione
Le azioni sono ABC:
A. Apertura delle vie aeree (Airway) B. Bocca-a-bocca (Breathing) C. Compressioni toraciche (Circulation)
Apertura delle vie aeree
La perdita di coscienza provoca un rilasciamento muscolare e la lingua ostruisce le vie
aeree, per liberarle bisogna iperestendere il capo e sollevare con due dita il mento poi si spinge la testa all'indietro appoggiando l'altra mano sulla fronte infatti l’obbiettivo di questa manovra è quello di non far cadere indietro la lingua facendo così passare l’aria; dopo si guarda se c’è attività respiratoria (GAS: Guardo, Ascolto, Sento) bisogna tenere sempre il capo esteso e il mento sollevato, si avvicina la guancia alla bocca e al naso della vita e si sente il passaggio dell’aria e si guarda se il torace si alza e abbassa
Respirazione bocca - bocca
Se non c’è respiro bisogna iniziare la respirazione artificiale cioè la respirazione bocca-bocca, ci si mette in parte alla vittima, si tiene il capo esteso con una mano sulla fronte e l’altra con due dita solleva il mento, si appoggia la bocca aperta su quelle della vittima e si soffia 2 volte nelle vie aree per fargli gonfiare i polmoni e guardare se il torace si alza e abbassa, il pollice e l'indice sulla fronte stringono il naso durante l'insufflazione
Dopo 2 insufflazioni bisogna vedere se c’è battito quindi si sentono le pulsazioni alla carotide (polso carotideo)
Compressioni toraciche
Se non c’è polso carotideo è assente bisogna procedere alla circolazione artificiale con le compressioni toraciche o massaggio cardiaco esterno II cuore è nella gabbia toracica dietro allo sterno infatti se si comprime lo sterno il cuore viene schiacciato contro la colonna vertebrale e insieme all’aumento della pressione all'interno del torace permette al sangue di essere spinto in circolo
Per trovare il punto di compressione e posizionare bene le mani si parte dal margine inferiore dell’arcata costale e si risale con 2 dita unite seguendo la costola fino a raggiungere il punto in cui le costole si uniscono allo sterno quindi poi si appoggiano sullo sterno e sopra le 2 dita si mette il palmo dell'altra mano e poi si sovrappone l’altra
Per fare il massaggio cardiaco bisogna mettere le braccia e le spalle sulla verticale dell'area della compressione, poi si comprime il torace con una frequenza di 100/min e il torca si abbassa di 4-5 cm, la compressione ed il rilasciamento devono avere la stessa durata, bisogna tenere le braccia tese e alternare 30 compressioni a 2 insufflazioni, dopo 4 cicli, e successivamente ogni minuto, si ricontrollare il polso carotideo e se è assente bisogna continuare
Quando si tratta di bambini le compressioni devono essere meno energiche e la compressione con 2 dita altrimenti si potrebbe sfondare il torace, nei bambini il ritmo del cuore è più veloce 80 - 100 battiti al minuto mentre negli adulti 60 - 70
Anche il ritmo del massaggio deve essere più veloce
Si continua quando:
l’infortunato riprende la respirazione efficace
arriva il soccorso avanzato
il soccorritore è esaurito fisicamente
Epicondilite
L’epicondilite (nota come gomito del tennista) è una forma di tendinite che colpisce il gomito di tutte le persone che usano molto il braccio
Se non viene curata può aumentare sia l’infiammazione che il dolore che possono diventare cronici I sintomi sono il dolore dalla parte esterna del gomito fino all’avambraccio e al polso
Per curarlo bisogna smettere di fare sport fin quando la situazione non migliora, si usa la borsa del del ghiaccio per diminuire il dolore e l’infiammazione
Pubalgia
La pubalgia è un’infiammazione della zona pubica e dei muscoli che ci sono lì
È comune negli sportivi soprattutto i calciatori I sintomi sono il semplice fastidio quando ci si alza o durante l’allenamento che poi si trasforma in un dolore intenso che impedisce qualsiasi attività fisica
Per curarla serve restare a riposo dallo sport per circa 2-3 mesi e deve essere fatta una terapia antinfiammatoria
PRIMO SOCCORSO
CODICE DI COMPORTAMENTO
Il 1°soccorso è l'aiuto che il soccorritore da al ferito mentre aspetta
l’arrivo del medico
Il comportamento e gli obblighi nei confronti del ferito in un incidente o un
malore sono regolati dalla legge infatti qualsiasi persona coinvolta deve
(articolo 593
fermarsi altrimenti commette un reato di omissione di soccorso
del codice penale) la legge però obbliga solo ad avvertire i soccorsi 112 non ad
intervenire, si consiglia di intervenire solo quando si è preparati oppure è grave
e i soccorsi sono in ritardo, la persona che interviene si assume la piena
responsabilità
:
Nel frattempo per evitare che la situazione peggiori bisogna
rendere l'ambiente sicuro cioè allontanare tutti dal ferito fin quando non . 1
c’è più pericolo
:
valutare il suo stato di coscienza chiamandolo ad alta voce . 2
se non risponde bisogna scuoterlo dolcemente per le spalle o pizzicarlo sul •
muscolo trapezio (sopra la clavicola) per vedere la sua reazione
se risponde bisogna vedere la sua capacità di orientarsi nello spazio/tempo e •
se la sua respirazione e situazione locale sono regolari (dove sente male e se
riesce a muoversi)
chiamare il 118 (oggi 112) .
3
DURANTE LA VALUTAZIONE
:
se l'infortunato risponde e l’ambiente è sicuro •
cosa fare bisogna lasciare l’infortunato dove si trova, capire cos’è successo e -
chiamare il 118
cosa non fare non bisogna muovere/spostare l’infortunato né dargli da -
bere/mangiare e guardare le sue condizioni per aiutarlo
in caso di urgenza medica bisogna medicare le ferite, immobilizzare le -
fratture, calmare l'infortunato e alleviargli il dolore mettendolo nella giusta
posizione e proteggendolo dal freddo, caldo o pioggia fin quando arrivano i
soccorsi
se l’infortunato non risponde: significa che è incosciente quindi bisogna •
chiamare i soccorsi e mettere la vittima in posizione supina così si aprono le
:
vie aeree e si applica la manovra GAS (guarda ascolta e senti)
se respira si mette in posizione laterale di sicurezza e si aspettano i soccorsi -
se non respira (emergenza assoluta) bisogna chiamare il 118 dicendo che è -
incosciente e manca il respiro e poi si fa la rianimazione cardio polmonare
(RCP) che non può essere interrotta
CLASSIFICAZIONE DEGLI INFORTUNI
:
Per intervenire bisogna valutare la gravità del danno
urgenze= sono i traumi e le situazioni meno gravi, è più importante •
l’intervento della rapidità quindi è meglio aspettare un medico
emergenze= sono situazioni a rischio di vita e quindi serve un intervento •
rapido e immediato; sono situazioni in cui è compromessa la capacità
respiratoria/circolatoria
COME SI EFFETTUA LA CHIAMATA AL 118
:
È importante comunicare al 118
il n°del telefono da cui si chiama .
1
il luogo esatto dell’incidente indicando dei punti di riferimento se è possibile . 4
il tipo e la gravità dell’incidente .
5
il n°, il sesso e l’età approssimata degli infortunati coinvolti e le loro lesioni .
6
se la vittima respira ed è cosciente o incosciente . 7
POSIZIONE DI SICUREZZA
Se la persona infortunata è incosciente e vomita oppure respira con difficoltà
per lasciare le vie aeree libere impedendo alla lingua che lo soffochi bisogna
metterla in posizione laterale di sicurezza cioè con il capo iperesteso e la bocca
:
aperta, poi bisogna
mettersi in ginocchio in parte all’infortunato -
esempio
slacciare ciò che stringe cinture -
spingere delicatamente il capo all’indietro e sollevare il mento mettendo una -
mano sulla fronte l’altra sotto la punta del mento (anche sotto la nuca)
esempio
aprire la bocca e liberarla eventualmente da corpi estranei denti -
rotti o cicca
stendere in modo perpendicolare al corpo il braccio dell'infortunato verso di -
noi e flettere la gamba opposta, e afferrando l’anca e la spalla ruotare il
corpo del soggetto verso braccio steso portando l'infortunato sul fianco
iperestendere nuovamente il capo mettendo una mano sopra la fronte e una -
sotto la nuca, posare il ginocchio della gamba destra a terra e sistemare il
braccio destro piegato al gomito con la mano che tocca a terra per sostenere
la parte superiore del corpo
PREVENZIONE ATTIVA E PASSIVA
La prevenzione è un elemento fondamentale dell’azione, infatti prima di fare
movimenti fisici impegnativi bisogna avere una preparazione psicofisica
adeguata per attivare il sistema cardiovascolare, respiratorio e nervoso e
favorire la massima elasticità muscolare; è utile anche sapere come compiere il
movimento e utilizzare bene gli spazi (prevenzione attiva)
Bisogna intervenire sullo stato generale di buona salute/benessere con giuste
esempio
abitudini di vita (prevenzione passiva) alimentazione, riposo e
abbigliamento e attrezzature adeguate per evitare traumi
Un'azione preventiva deve tener conto dell’efficienza degli oggetti usati e della
esempio
disponibilità del materiale di soccorso borsa del ghiaccio e garze sterili
CONTUSIONI
Sono lesioni traumatiche provocate da un urto diretto che si verificano quando
il muscolo è in contrazione e di solito ledono solo la sottocute con un
versamento di sangue sotto la pelle (ecchimosi ) che si risolve da solo in pochi
giorni, ma il nano può essere anche più grave e colpisce i tessuti più profondi
La zona contusa è dolorante e gonfia, il versamento di sangue può formare
anche un’ematoma intramuscolare e serve un intervento con una siringa per
svuotare la sacca di sangue e più giorni, quando il sangue si raccoglie in una
esempio
cavità articolare gomito o ginocchio si parla di emartro, l’articolazione
è calda, livida, gonfia e dolente e non ci si riesce a muovere
Si interviene con il ghiaccio o con garze bagnate con acqua fredda per fermare
il sangue, bisogna mettersi a riposo e usare una pomata
FERITE
Dopo un trauma con un corpo tagliente si crea una rottura nei tessuti si ha una
:
ferita che può essere
superficiale se interessa la cute e sottocute .
1
profonda se coinvolge vasi e muscoli . 8
penetrante quando sono coinvolti anche organi e cavità naturali .
9
:
Può essere provocata da diversi oggetti che la differenziano
ferita da taglio= la pelle viene sezionata nettamente e sanguina molto .
1
ferita da punta= sanguina meno ma si infetta più facilmente .
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ferita lacero-contusa= dopo una contusione la pelle nella zona colpita ha .
11
bordi irregolari
escoriazioni (abrasione)= è una lesione superficiale per via di uno . 12
sfregamento della pelle contro una superficie dura
se la ferita è lieve basta lavarla con una garza con disinfettante e la •
medicazione verrà fissata con una benda non troppo stretta o con un cerotto
se la ferita è profonda e continua a sanguinare bisogna fermare l'emorragia •
con una medicazione compressiva e poi andare in porto soccorso per farsi
mettere i punti
Anche dopo una ferita lieve bisogna fare l’antitetanica entro le 24 ore
dall’infortunio e non bisnonna mai usare l'alcol come disinfettante perché
aumenta la perdita di sangue e non è efficace contro batteri
EMORRAGIE
:
È una fuoriuscita di sangue dei vasi e può essere
interna= il sangue si raccoglie dentro l’organismo •
esterna= il sangue fuoriesce •
:
In base al vaso leso ci sono 3 tipi di emorragia
arteriosa= è la più grave e il flusso di sangue è rosso vivo perché è ricco di . 1
ossigeno che proviene dal cuore e quindi sotto pressione esce zampillando
senza fermarsi in base al battito cardiaco
venosa= il flusso di sangue è rosso scuro perché c’è meno ossigeno ed .
13
esce in modo costante e uniforme
mista= è la più frequente e interessa piccoli vasi venosi arteriosi .
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Si interviene con una medicazione compressiva con più garze
EMORRAGIA DAL NASO
È la perdita di sangue dal naso dopo un colpo, intenso sforzo o forte starnuto
L’emorragia nasale è chiamata anche epistassi e può causare una forte perdita
di sangue che può essere ingerito provocando vomito o soffocamento
Si interviene facendo sedere l'infortunato con la testa inclinata in avanti e
premere i lati del naso per 10 minuti applicando il ghiaccio e una spugna di
acqua fredda sulla fronte
Se insieme al sangue c’è un liquido limpido significa che potrebbe esserci una
frattura cranica
CRAMPO MUSCOLARE
È una contrattura muscolare involontaria, acuta e improvvisa causata
dall'eccessivo affaticamento fisico quando c’è una forte sudorazione, freddo o
posizioni forzate a lungo Il muscolo è duro e dolorante e sembra di non riuscire
ad usarlo
Si interviene facendo pressione con un massaggio o con la borda dell’acqua
calda perché il caldo aiuta il rilassamento
STIRAMENTO MUSCOLARE
È l’allungamento eccessivo di poche fibre muscolari ed è il grado più semplice
di lesione muscolare per via di una tensione eccessiva del muscolo
C’è un dolore forte e improvviso, si riesce ad usare lo stesso il muscolo ma con
il movimento ricompare impedendo di continuare l’attività
La guarigione è spontanea e il muscolo recupera la sua piena funzionalità con
5/6 giorni di riposo
STRAPPO MUSCOLARE
Quando l’eccessivo stiramento provoca la lacerazione delle fibre muscolari si
tratta di distrazione o strappo muscolare
È una lesione frequente negli sport e può interessare 1 o + muscoli
C’è un dolore improvviso e molto acuto anche con un piccolo movimento infatti
non ci si può muovere
:
Può essere di
1°grado= meno grave •
2°grado= più grave •
3°grado= è il più grave e interessa tutto il muscolo •
Si interviene con la tecnica RICE cioè porre l'infortunato in posizione di riposo
mantenendo decontratta la muscolatura interessata, non si devono
massaggiare le fibre lese ma usare subito il ghiaccio per 48 ore, per circa 10
giorni il muscolo deve restare assolutamente a riposo
TENDINOPATIE
Sono infiammazioni delle strutture tendinee per via di un’eccessiva
sollecitazione o microtraumi nel tempo o nell’allenamento
tendinite (acuta)= infiammazione traumatica di un tendine o di una sua -
parte che è frequente nello sport o in un lavoro particolare, c’è dolore,
incapacità funzionale con arrossamento e gonfiore
tendinosi (cronica quindi è più grave)= infiammazione cronica del tendine e -
della guaina tendinea, succede negli atleti quindi il tendine viene indebolito
Si interviene lasciando a riposo il soggetto o con impacchi di ghiaccio in attesa
del medico (tecnica RICE)
TECNICA RICE
R=REST: RIPOSO •
I= ICE: GHIACCIO •
C=COMPRESSION: COMPRESSIONE •
E=ELVATION: ELEVAZIONE •
È la soluzione migliore dopo un trauma muscolo-scheletrico
Il riposo serve per recuperare l'integrità fisica, il ghiaccio è antinfiammatorio e
limita la percezione del dolore infatti viene applicato 3/4 volte al giorno per
circa 20 minuti non direttamente sulla pelle, la compressione si fa con un
apposito bendaggio e l’elevazione serve a drenare il versamento e limitare
l’edema per un recupero più rapido
DISTORSIONE
È l'allontanamento temporaneo dei 2 capi articolari con difficoltà di movimento
Infatti è la fuoriuscita temporanea di un capo articolare dalla propria sede
naturale con un ritorno immediato e spontaneo nella sede giusta
È causata da una forte sollecitazione dell'articolazione su piani diversi da quello
del normale movimento
Lo spostamento dei capi articolari causa la distensione e a vuole anche la
:
rottura dei tessuti e dei vasi sanguigni vicini determinando
forme semplici= con gonfiore, edema e possibilità di emartro -
forme più gravi= con tumefazione dell’edema e instabilità articolare, il -
dolore è spontaneo e si aggrava col movimento
Si interviene con la tecnica RICE: interrompere l’attività, applicare
ghiaccio/acqua fredda per ridurre il dolore e il gonfiore, sollevare la parte
dolorante e fasciare per limitare l’edema perché l’eventuale immobilizzazione
dell'articolazione spetta al medico con una fasciatura o il gesso
LUSSAZIONE
È l’impossibilità di movimento
È lo spostamento permanente dei capi articolari fuori nella propria sede
fisiologica
Quando tra i rapporti articolari ci sono dei punti di contatto si tratta di sub-
lussazione
È causata da un colpo violento e provoca una grave lacerazione della capsula
articolare e dei legamenti