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Concetti Chiave

  • Ben Johnson, famoso velocista, è noto per i suoi successi nell'atletica e per l'uso di sostanze dopanti.
  • Innovativa la sua "posizione a rana" di partenza, che gli dava un vantaggio competitivo grazie a una potente spinta iniziale.
  • Vinse il record mondiale sui 100 metri alle Olimpiadi di Seul 1988, poi squalificato per doping.
  • Nonostante inizialmente innocente, Johnson ammise l'uso di dopanti, accusando una cospirazione per il caso Seul.
  • Nel 2008 presentò prove di un sabotaggio, sostenendo di non aver mai usato lo stanozololo.

Johnson, Ben

Benjamin Sinclair Johnson Junior, più conosciuto come Ben Johnson, è un famoso velocista, che spiccò con i suoi eccezionali risultati nella disciplina dell'atletica leggera ma che divenne anche famoso per il suo utilizzo di sostanze dopanti nella pratica sportiva.

Indice

  1. Tecniche di partenza e vantaggi
  2. Origini e primi successi
  3. Ascesa e caduta olimpica
  4. Confessioni e conseguenze
  5. Ritorno e squalifica definitiva
  6. Rivelazioni e accuse di cospirazione

Tecniche di partenza e vantaggi

E' ricordato anche per la sua peculiare posizione di partenza delle gare, ovvero la cosiddetta "posizione a rana". Tale posizione consiste nel posizionarsi ai blocchi di partenza con entrambi i piedi sulla stessa linea (anziché con il piede di spinta più avanti dell'altro), in modo tale da poter dare a sé stesso la spinta iniziale con entrambe le gambe contemporaneamente, raddoppiandone quindi la potenza. Altra caratteristica che lo aiutò nella sua carriera da velocista, era quella di aver un tempo molto basso di reazione al rumore dello sparo che indicava l'inizio gara. L'insieme dei due fattori congiuntamente alle sue capacità fisiche gli permettevano di ottenere un notevole vantaggio rispetto agli avversari.

Origini e primi successi

Ben Johnson nacque nel 1961 in Giamaica a Trelawny da una famiglia povera, emigrò poi da ragazzo nel 1976 in Canada, nazione per cui partecipò alle varie competizioni come velocista.

Iniziò a correre da ragazzo, ma la sua carriera internazionale cominciò con i Giochi del Commonwealth nel 1982 a Brisbane, in cui vinse due medaglie d'argento nelle discipline dei 100 metri e nella staffetta 4x100 m.

Ascesa e caduta olimpica

Nel 1983 partecipò ai Campionati mondiali ma venne eliminato nelle semifinali dei 100 metri.

Nel 1984 arrivò terzo alla finale dei 100 metri ai Giochi olimpici di Los Angeles e terzo nella staffetta canadese 4x100 m.

Nel 1985 ottenne il titolo di campione mondiale indoor dei 60 metri piani.

Ma divenne ancora più famoso nel momento in cui, nel 1987, riuscì a battere il suo eterno rivale Carl Lewis ai Mondiali di Roma, conseguendbao il record sui 100 metri in soli 9''83.

L'anno seguente, nel 1988, alla finale dei Giochi Olimpici di Seul ottenne il suo miglior record di 9''79 sui 100 metri, nonché record mondiale della disciplina.

Ma dopo tre giorni arrivarono i risultati dei test antidoping degli atleti. I test antidoping vengono effettuati dopo lo svolgimento delle competizioni su tutti i concorrenti più un atleta non qualificato scelto a sorteggio. Ben Johnson fu dichiarato, in base ai risultati del suo test sulle urine, positivo a uno steroide anabolizzante, più specificatamente allo stanozololo (un medicinale per uso veterinario). I risultati rilevarono una quantità pari a 80 nanogrammi di tale sostanza. Alla luce di questi risultati, venne squalificato per due anni dalla disciplina sportiva, venne cancellato il suo record poiché non pulito e dovette passare la medaglia d'oro vinta nella finale al secondo classificato Carl Lewis.

Confessioni e conseguenze

Sin dall'inizio Ben Johnson si auto dichiarò innocente. Solo in seguito l'atleta ammise di aver fatto uso di sostanza dopanti già da tempo prima, ma mai dello stanozololo. Confessò che all'inizio fu convinto dal suo allenatore ad assumere tale sostanza poiché quest'ultimo sosteneva che tutti i migliori velocisti non erano puliti, perciò per riuscire a dimostrare la sua bravura e le sue capacità da velocista, doveva mettersi nelle stesse condizioni degli avversari, potendo così giocare ad armi pari con i migliori, altrimenti non sarebbe mai arrivato a determinati livelli.

L'atleta ammise di aver fatto uso di sostanza dopanti anche nel 1987, e gli venne così tolto anche il riconoscimento conseguito ai Mondiali di Roma.

Ritorno e squalifica definitiva

Dopo l'emanazione di norme più severe nella lotta contro il doping, tornò a gareggiare nel 1991, ma i suoi risultati ovviamente non erano agli stessi livelli di prima.

Nel 1993 fu trovato nuovamente positivo a un controllo antidoping in una gara a Montreal e fu squalificato a vita dallo IAAF (International Association of Athletics Federations).

Rivelazioni e accuse di cospirazione

Solo nel 2003, a distanza di 15 anni, si scoprì che anche Carl Lewis e altri atleti risultarono positivi allo stanozololo nei test dei trials per la qualificazione alla competizione di Seul, cioè quelli svolti per selezionare gli atleti partecipanti. Ma il tutto fu insabbiato e nessuno degli avversari ebbe una situazione comparabile alla sua e un'interruzione della propria carriera. Inoltre Carl Lewis nel 1987 accusò Ben Johnson apertamente in televisione della sua assunzione di sostanze vietate per la pratica sportiva. Anche il terzo classificato alla gara olimpica, Richard Moore, risultò positivo.

Inoltre è bene evidenziare che tra gli 8 concorrenti della finale, divenuta ormai famosa come la "gara più sporca della storia", solo 2 di essi avevano un passato pulito per le vicende antidoping.

Nel 2006 Ben Johnson dichiarò di voler riaprire il caso, perché riteneva di essere stato vittima di una cospirazione, in particolare accusò personaggi vicini a Carl Lewis di averlo sabotato. Ben Johnson dichiarò che, ai tempi dei giochi olimpici di Seul, l'ultima volta che aveva assunto sostanze dopanti fu sei settimane prima della gara, e soprattutto dichiarò di non aver mai usato lo stanozololo (le cui quantità furono tali da poterlo uccidere).

Nel 2008 presentò prove che dimostrarono la sua innocenza, ovvero una registrazione di un discorso tra lui, il suo legale e un uomo, che ammise di essere stato colui che mise la sostanza illegale in una sua bibita.

L'atleta ha sempre sottolineato che nell'atletica leggera le prestazioni sportive sono sempre fortemente condizionate dall'utilizzo di sostanza vietate, e per tale ragione ha iniziato a farne uso anche lui, per poter gareggiare nelle stesse condizioni di tutti gli altri.

Domande da interrogazione

  1. Chi è Ben Johnson e perché è famoso?
  2. Ben Johnson è un famoso velocista noto per i suoi eccezionali risultati nell'atletica leggera e per l'uso di sostanze dopanti.

  3. Qual era la caratteristica peculiare della posizione di partenza di Ben Johnson?
  4. La sua posizione di partenza era la "posizione a rana", che gli permetteva di dare una spinta iniziale con entrambe le gambe contemporaneamente.

  5. Quali furono le conseguenze del test antidoping positivo di Ben Johnson alle Olimpiadi di Seul 1988?
  6. Fu squalificato per due anni, il suo record fu cancellato, e dovette cedere la medaglia d'oro a Carl Lewis.

  7. Cosa rivelò Ben Johnson riguardo all'uso di sostanze dopanti?
  8. Ammise di aver usato sostanze dopanti, ma non lo stanozololo, e dichiarò di essere stato convinto dal suo allenatore per competere ad armi pari.

  9. Cosa dichiarò Ben Johnson nel 2006 riguardo al suo caso di doping?
  10. Dichiarò di essere stato vittima di una cospirazione e presentò prove nel 2008 per dimostrare la sua innocenza.

Domande e risposte