camillazampese
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Concetti Chiave

  • Il doping è l'uso illecito di sostanze che migliorano artificialmente le prestazioni fisiche, comportando rischi per la salute e sanzioni legali severe.
  • La World Antidoping Agency (WADA) ha istituito un codice antidoping che amplia la responsabilità penale a chiunque faciliti l'uso di sostanze dopanti.
  • Steroidi anabolizzanti, diuretici e beta-2 agonisti sono tra le sostanze proibite, ognuna con effetti collaterali dannosi come alterazioni organiche e disidratazione.
  • L'eritropoietina (EPO) e la somatotropina (GH) aumentano la capacità di trasporto di ossigeno e la massa muscolare, ma comportano rischi di trombosi e alterazioni scheletriche.
  • La corticotropina (ACTH) è usata per aumentare la massa muscolare ma può causare ipertensione e danni all'apparato sessuale.
Doping → uso di sostanze e metodiche che, per natura, dosaggio, metodo e applicazione, sono nocive alla salute e/o possono migliorare artificiosamente la prestazione fisica

E' una pratica illecita perchè:
costituisce un vantaggio acquisito slealmente. Ogni sport presenta regole e divieti e l'infrazione di questi viene punita con la squalifica o con la sospensione dalle gare
come previsto dalla legge n. 367 del 2007, il doping è considerato reato che prevede come pena minima la reclusione da 3 mesi a 3 anni ed il pagamento di una multa consistente per chiunque procuri, somministri, assumi o comunque favorisca l'utilizzo di sostanze
l'uso indiscriminato di farmaci provoca gravi danni organici e può mettere a repentaglio la vita di chi ne fa un uso inappropriato
la pratica del doping promuove tra i giovani un modello sportivo distorto e mina la credibilità dello sport (agonistico in particolare)
Per combattere il doping:
comprendere che i farmaci servono a curare le malattie e non a migliorare l'efficienza fisica
essere consapevoli che la sperimentazione di farmaci su soggetti sani è un atto illecito
combattere l'idea che per vincere sia necessario essere supportati da qualcosa di artificiale
ricordarsi che le prestazioni si migliorano con adeguati stili di vita, una sana alimentazione ed un buona programmazione di allenamenti

Indice

  1. La World Antidoping Agency
  2. Le sostanze sempre proibite
  3. I diuretici e altri agenti mascheranti
  4. I beta-2 agonisti
  5. Gli antagonisti e i modulatori degli ormoni
  6. Gli ormoni
  7. L'eritropoietina (EPO)
  8. La somatotropina o GH (ormone della crescita)
  9. La corticotropina (ACTH)

La World Antidoping Agency

nel 2009 ha approvato un nuovo Codice antidoping, il codice WADA
amplia il concetto di doping affermando la responsabilità penale non solo per chi ne fa uso, ma anche per chi procaccia, prescrive e/o somministra i farmaci o cerca di alterare il risultato delle analisi
istituisce una commissione di vigilanza e controllo sul doping che aggiorna ogni 6 mesi l'elenco delle sostanze e metodiche illecite
obbliga le società alla presentazione trimestrale del Whereabouts Information From che indica la località e gli orari di allenamento e il luogo dove regolarmente soggiorna l'atleta
Le violazioni del Codice WADA (è doping qualsiasi violazione di una delle norme sportive contenute nel codice):
uso, tentativo di uso o anche il solo possesso di una sostanza vietata o di un metodo proibito (da parte dell'atleta, ma anche del suo personale di supporto)
il rifiuto o l'omissione, senza giustificato motivo, di sottoporsi a test anti-doping
omessa comunicazione di informazioni utili per la reperibilità dell'atleta
il tentativo o la manomissione di una qualsiasi fase del controllo
il traffico o la somministrazione di sostanze vietate o di metodi proibiti
I principi del Codice WADA:
principio della responsabilità oggettiva dell'atleta, per cui l'atleta è personalmente responsabile se trovato positivo al test
considera aperta la lista delle sostanze dopanti
pretende che ogni assunzione di farmaci venga motivata da cause cliniche espressamente dichiarate
bandisce ogni tipo di infusione endovenosa
richiede la reperibilità degli atleti, che possono essere sottoposti a controlli anche fuori gara
La lista antidoping (in vigore dal 1° gennaio 2009) prevede:
sostanze e metodi sempre proibiti
sostanze e metodi proibiti in competizione
metodi proibiti
sostanze proibite in particolari sport

Le sostanze sempre proibite

Steroidi anabolizzanti androgeni (SAA)
sono derivati del testosterone (ormone sessuale maschile) che aumentano la massa muscolare e la resistenza allo sforzo permettendo allenamenti più intensi ed efficaci; riducono la massa grassa e favoriscono il recupero dopo lavori intensi
alterano, però, la funzionalità di tiroide, fegato e reni, con alta incidenza di tumori al fegato
portano all'inibizione della produzione naturale dell'ormone e alla perdita di elasticità del tessuto connettivo muscolare
nelle donne conducono a virilizzazione e provocano gravi danni all'apparato sessuale

I diuretici e altri agenti mascheranti

sono farmaci che favoriscono l'eliminazione di liquidi attraverso la diuresi
sono in grado di provocare in poche ore la riduzione del peso corporeo da 1 a 3 kg e permettono di diluire o eliminare rapidamente eventuali sostanze illecite mediante l'urina
l'atleta, però, subirà la diminuzione del volume liquido del sangue circolante con conseguente abbassamento della pressione arteriosa e minore fluidità del sangue stesso (rischi di trombosi)
andrà incontro a difficoltà di termoregolazione e al blocco del sistema di sudorazione, con rischio di grave disidratazione

I beta-2 agonisti

sono farmaci broncodilatatori e in medicina vengono usati per favorire la respirazione negli attacchi asmatici
in alti dosaggi ha effetto anabolizzante (doping)
a lungo termine → tachicardia, insonnia, vertigini, palpitazioni, ipotensione, infarto del miocardio

Gli antagonisti e i modulatori degli ormoni

sono sostanze che influenzano gli effetti degli ormoni
non hanno effetti sulle prestazioni fisiche, ma sono in grado di ridurre o sopprimere gli effetti collaterali causati dall'abuso di steroidi androgeni anabolizzanti
in realtà scatenano altrettanti squilibri ed effetti collaterali non specifici e pericolosi

Gli ormoni

sono prodotti naturalmente dall'organismo (dalle ghiandole endocrine) per regolarne specifiche funzioni
l'assunzione di ormoni esogeni ha effetto dopante ed è illecito

L'eritropoietina (EPO)

ormone prodotto dal rene e dal fegato, che stimola la produzione di globuli rossi ad opera del midollo osseo
quando l'apporto di ossigeno si riduce, l'organismo produce EPO nel sangue, che a sua volta, stimola la produzione di ulteriori globuli rossi
una alta percentuale di globuli rossi assicura una più alta capacità del sangue di fornire ossigeno alle cellule
3-4 settimane per aumento del normale valore fisiologico dell'ematocrito (45%) fino al valore massimo consentito di 50% per gli uomini e 48% per le donne
con l'assunzione farmacologica un aumento si presenta già dopo le prime 24 ore e raggiunge il picco massimo dopo soli 4-6 giorni
provoca, però, un'elevata viscosità del sangue, con conseguenti problemi cardiocircolatori e pericolo di trombosi, ictus, infarto cerebrale
permette il circolo di cellule imperfette, provocando il rischio di patologie ematiche e tumorali

La somatotropina o GH (ormone della crescita)

è l'ormone responsabile dell'accrescimento in lunghezza delle ossa e nell'adulto stimola l'efficienza del trasporto di proteine per aumentare la massa muscolare
alta viscosità del sangue con rischio di cardiopatie, ipertensione e diabete
altera il funzionamento della tiroide
può causare acromegalia e sviluppo scheletrico anomalo

La corticotropina (ACTH)

ormone prodotto dall'ipofisi in condizioni di stress
l'assunzione di quest'ormone favorisce la produzione di corticosteroidi, che agevolano lo sviluppo della massa muscolare e la riduzione della massa grassa
provoca però ipertensione, aumento della glicemia, gravi danni all'apparato sessuale
l'assunzione esogena può provocare l'atrofia della ghiandola corticale surrenale, che cessa quindi la sua produzione endogena

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le conseguenze legali del doping secondo la legge italiana?
  2. Il doping è considerato un reato in Italia, punibile con la reclusione da 3 mesi a 3 anni e una multa per chiunque procuri, somministri, assuma o favorisca l'uso di sostanze dopanti.

  3. Qual è il ruolo della World Antidoping Agency (WADA) nel contrasto al doping?
  4. La WADA ha approvato un codice antidoping che amplia la responsabilità penale a chiunque coinvolto nel doping, istituisce una commissione di controllo e richiede la reperibilità degli atleti per i test.

  5. Quali sono gli effetti collaterali degli steroidi anabolizzanti androgeni?
  6. Gli steroidi anabolizzanti possono alterare la funzionalità di tiroide, fegato e reni, inibire la produzione naturale di ormoni, e causare virilizzazione nelle donne e gravi danni all'apparato sessuale.

  7. Come agiscono i diuretici nel contesto del doping e quali rischi comportano?
  8. I diuretici favoriscono l'eliminazione di liquidi e possono diluire sostanze illecite, ma comportano rischi come disidratazione, abbassamento della pressione arteriosa e difficoltà di termoregolazione.

  9. Quali sono i rischi associati all'uso di eritropoietina (EPO) nel doping?
  10. L'uso di EPO aumenta la viscosità del sangue, causando problemi cardiocircolatori, rischio di trombosi, ictus e infarto cerebrale, oltre a patologie ematiche e tumorali.

Domande e risposte