Concetti Chiave
- L'attività fisica di bassa intensità, come camminare, aiuta a bruciare grassi e a ridurre il consumo di carboidrati, aumentando il metabolismo anche dopo l'esercizio.
- Il corpo utilizza le proteine come fonte di energia solo in situazioni particolari, preferendo carboidrati e grassi durante l'attività fisica.
- Durante l'esercizio, il corpo smantella le proteine per fornire energia, ma le ricostruisce durante i periodi di riposo, adattandosi alle nuove esigenze muscolari.
- Una dieta ricca di carboidrati riduce il consumo di proteine, mentre una dieta povera di carboidrati e ricca di grassi aumenta l'uso delle proteine per l'energia.
- Gli atleti più allenati richiedono meno proteine per l'energia, poiché il loro corpo diventa più efficiente nel metabolismo durante l'attività fisica.
Alcuni principi dell'attività fisica e dell'alimentazione
• La pratica sportiva brucia i grassi depositati: per chi vuol dimagrire praticando sport, è utile sapere che un paziente, persistente e consistente allenamento di bassa intensità, come il camminare, è la strada che porta al massimo consumo di grassi e al minimo di carboidrati. In generale, più lunga è la durata della prestazione, maggiore è il contributo dei grassi al fabbisogno energetico.
Il metabolismo risulta più alto non solo al termine dell’attività fisica, ma anche il giorno seguente.
• Uso di fonti proteiche per l’attività fisica: le proteine assunte con gli alimenti vengono usate come fonti d’energia solo in caso di necessità. L’organismo utilizza le proteine in modo diverso a seconda che si trovi in stato di riposo o svolga attività fisica più o meno intensa. Mentre si pratica sport e per qualche ora dopo aver terminato l’attività sportiva non si formano nuove proteine perché la loro sintesi si è soppressa. Nel periodo di riposo, l’organismo ricostruisce le proteine necessarie. Quando, praticando uno sport, il corpo si rimodella, nuove strutture prendono il posto delle vecchie e ciò implica un rimaneggiamento delle proteine, in particolare quelle dei muscoli.
Se non siete ben allenati, le cellule muscolari non hanno un numero di mitocondri sufficienti a permettere un metabolismo aerobico, però captano il segnale ‘nuove e urgenti richieste’ e realizzano gli opportuni adattamenti: poche ore dopo l’inizio dell’attività, inizia lo smantellamento delle proteine.
Contemporaneamente, mediante messaggi molecolari, arrivano ai geni e alle strutture deputate alla formazione delle proteine, le informazioni riguardanti il tipo e la quantità di proteine da costruire. La risposta della cellula avviene prontamente, nei limiti delle sue possibilità. Un fattore limitante è costituito dalla disponibilità di aminoacidi essenziali. Se si corre una o due volte a distanza di tempo, i muscoli non si modificano molto, ma se la ‘corsa’ è quotidiana, anch’essi si rimodellano e aumenta il numero dei mitocondri: correre diventa sempre meno faticoso! È stato rilevato che nei muscoli, durante i periodi di allenamento ad alta intensità e di lunga durata (quali ad esempio le competizioni di fondo), il contenuto di proteine aumenta di molto.
Durante l’attività fisica on solo si consumano carboidrati e grassi come combustibile energetico, ma si bruciano e si consumano un maggior numero di proteine, le quali forniscono mediamente il 10% del fabbisogno calorico totale. In tal modo, per ottenere energia, si demoliscono molte più proteine che durante il riposo o nel corso di un’attività moderata. Se la dieta dell’atleta è ricca di carboidrati, il consumo di proteine è minore perché non c’è richiesta di glucosio che altrimenti verrebbe fornito dagli aminoacidi ottenuti per decomposizione delle proteine; mentre se la dieta è ricca di grassi e scarsa di carboidrati, si avrà un consumo maggiore di proteine per il fabbisogno energetico.
Se l’attività fisica è di tipo anaerobico, le proteine sono meno richieste per fornire energia. Inoltre più un atleta è allenato, meno necessita di proteine per soddisfare il fabbisogno energetico.
Domande da interrogazione
- Qual è il modo più efficace per bruciare i grassi attraverso l'attività fisica?
- Come influisce l'attività fisica sul metabolismo dopo l'esercizio?
- In che modo l'organismo utilizza le proteine durante l'attività fisica?
- Qual è l'effetto dell'allenamento regolare sui muscoli?
- Come influisce la dieta sul consumo di proteine durante l'attività fisica?
Un allenamento di bassa intensità e di lunga durata, come il camminare, è il più efficace per massimizzare il consumo di grassi e minimizzare quello di carboidrati.
Il metabolismo rimane elevato non solo al termine dell'attività fisica, ma anche il giorno seguente, poiché l'energia necessaria per riassemblare il glucosio e costruire nuovo tessuto muscolare proviene dai grassi.
Durante l'attività fisica, le proteine vengono utilizzate come fonte di energia solo in caso di necessità, e la loro sintesi si sopprime temporaneamente, per poi ricostruirsi durante il riposo.
L'allenamento regolare porta a un rimodellamento dei muscoli, con un aumento del numero di mitocondri, rendendo l'attività fisica meno faticosa nel tempo.
Una dieta ricca di carboidrati riduce il consumo di proteine per il fabbisogno energetico, mentre una dieta ricca di grassi e povera di carboidrati aumenta il consumo di proteine.