Concetti Chiave
- L'attività fisica e la nutrizione sono interdipendenti: l'esercizio richiede energia e la dieta deve fornirla e reintegrarla.
- I glucidi, immagazzinati come glicogeno, sono essenziali per le prestazioni sportive, influenzando l'intensità e la durata dell'attività fisica.
- Una dieta povera di carboidrati e ricca di grassi può compromettere le prestazioni sportive, sottolineando l'importanza di un equilibrio nutrizionale.
- I grassi sono una fonte energetica chiave per le attività prolungate, specialmente in condizioni aerobiche che richiedono ossigeno.
- L'attività aerobica potenzia la capacità cardiocircolatoria e respiratoria, migliorando l'efficienza energetica e riducendo la necessità di insulina.
Attività fisica e alimentazione
L’esercizio fisico e la nutrizione vanno di pari passo: da una parte l’attività fisica sportiva richiede maggiore energia, dall’altra la nutrizione deve fornire l’energia richiesta, reintegrare le riserve mobilizzate e sopperire alle aumentate perdite di particolari sostanze, come ad esempio il ferro, i sali minerali…
• I glucidi nell’attività fisica: il glucosio è immagazzinato nel fegato e nei muscoli sotto forma di glicogeno.
• I lipidi nell’attività fisica: se ci si nutre solo di grassi e di proteine e si assumono quantità trascurabili di carboidrati, durante l’attività fisica si consumeranno molti più grassi che nella norma: il risultato della prestazione sportiva in queste condizioni risulta di livello scadente. Ricordando poi che una dieta fa aumentare il rischio di disturbi cardiovascolari, si comprende come e perché tutti gli esperti di nutrizione siano contrari a diete iperlipidiche. Però il ruolo dei grassi di deposito nell’attività fisica è importante. Liberati dalle cellule adipose gli acidi grassi sono riservati nel sangue e trasportati nei luoghi di consumo. L’energia fornita dai grassi può permettere ore di attività senza che l’organismo ne soffra. I grassi sono quindi un’ottima fonte di energia, dato che le riserve di glucosio sono limitate. Gli acidi grassi già presenti nel torrente circolatorio all’inizio dell’attività fisica vengono ben presto utilizzati dai muscoli e, se l’attività continua per qualche minuto, si libera adrenalina che induce le cellule adipose a idrolizzare i trigliceridi immagazzinati, con la conseguente immissione nel sangue di un’ulteriore quantità di molecole di acidi grassi.
Dopo circa 20 minuti di attività, il livello ematico degli acidi grassi è aumentato significativamente rispetto allo stato di riposo. L’intensità e la durata della prestazione fisica influenzano l’utilizzazione dei grassi. Quando l’intensità dell’attività aumenta, la richiesta totale di grassi diminuisce: infatti la loro demolizione per ottenere energia avviene solo per via aerobica, quindi i grassi non possono essere usati come fonte energetica se l’apporto di ossigeno non è sufficiente: il consumo di ossigeno per l’utilizzazione dei grassi è maggiore che per i carboidrati.
L’attività aerobica si basa soprattutto sul rifornimento di energia da parte dei grassi e più ci si allena, maggiori sono le richieste di ossigeno, quindi un numero maggiore di mitocondri (organuli cellulari che provvedono alla respirazione cellulare), deve essere presente nelle cellule; nel contempo cuore e polmoni migliorano la capacità di rifornire ossigeno ai muscoli. Bastano 20 minuti di attività aerobica eseguita tre volte alla settimana per potenziare l’attività cardiocircolatoria e respiratoria e gli enzimi cellulari necessari. La quantità di insulina circolante diminuisce con l’esercizio fisico aerobico perché, aumentando il consumo di grassi rallenta il rilascio di glucosio.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dei glucidi nell'attività fisica?
- Come influisce l'assunzione di grassi sulle prestazioni sportive?
- Qual è l'importanza dell'attività aerobica per il corpo?
- Come cambia il livello di acidi grassi nel sangue durante l'attività fisica?
- Qual è l'effetto dell'esercizio fisico aerobico sull'insulina?
I glucidi, immagazzinati come glicogeno nel fegato e nei muscoli, forniscono energia durante l'attività fisica. La quantità di glicogeno immagazzinato influenza le prestazioni sportive.
Un'alimentazione ricca di grassi e povera di carboidrati porta a prestazioni sportive scadenti, poiché i grassi richiedono ossigeno per essere utilizzati come energia.
L'attività aerobica migliora la capacità cardiocircolatoria e respiratoria, aumentando il numero di mitocondri e migliorando l'apporto di ossigeno ai muscoli.
Dopo circa 20 minuti di attività fisica, il livello ematico degli acidi grassi aumenta significativamente rispetto allo stato di riposo.
L'esercizio fisico aerobico riduce la quantità di insulina circolante, poiché l'aumento del consumo di grassi rallenta il rilascio di glucosio.